martedì 27 luglio 2010

La giusta ottica.

LIBERO - 30 luglio 2010
Giornale di Brescia - 31 luglio 2010
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Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: «Sono cieco, aiutatemi per favore»

Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.

Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.

Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente illustrato la tua situazione in un modo diverso " . Sorrise e se ne andò.

Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:

"Oggi è primavera e io non posso vederla".

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Di Anonimo trascritto da renata

4 commenti:

riri ha detto...

..colpisce in modo terribile una frase del genere e fa riflettere. Spesso ci si lamenta per niente e non ci si accorge che intorno ci sono cose bellissime da godere con lo sguardo, un cielo nuvoloso o terso, il volo di un uccello, il sorriso di chi spera...
Baci

Renata ha detto...

Fa impressione, vero ? Cara RIRI,

A volte il giusto modo di porgere aiuta a cogliere in maniera più intensa e profonda il significato VERO della situazione.

Un grande insegnamento.

Buen dia cara Riri

Nicolanondoc ha detto...

Un'idea geniale quella di cambiare la prospettiva.
Un caro saluto Renata.

Renata ha detto...

Ciao Nicola DOC, che piacere !

Io gironzolo poco, ma vi penso molto e il contatto con Riri è, contatto con te.

Grazie per la gradita visita.

Buoba serata. muccina