mercoledì 7 luglio 2010

Bambini idolatrati.

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La Stampa Forum 5/7/2010 9:16
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Bambini idolatrati ? Forse, ma sono la speranza. Con questo titolo il Direttore de la Stampa introduce il tema dell'amore genitoriale e termina lasciando capire che i nonni hanno diritto di impazzire per i loro nipoti. Con cortese obiettività ha però pubblicato nel Forum il mio intervento che trascrivo :

Caro dott. Calabresi, aveva ragione la sua nonna. E’ contro natura seppellire un figlio, ed é straziante sopravvivergli ! Ed ha ragione lei nell’affermare che loro, i figli, sono la speranza. Ma la premessa “bambini idolatrati” invita all’obiettività e al ritorno al significato vero del verbo amare. Che, nello specifico, significa formare, preparare alla vita.

Anch’io ricordo gli insegnamenti della mia nonna che affermava essere più formativo un “no” che un “si” e - di mio- aggiungo che la vita non propone la stessa atmosfera ovattata che i bimbi vivono in famiglia e molto del disorientamento adolescenziale, deriva proprio da questo essere impreparati a superare ostacoli.

Lasciar credere (certo inconsapevolmente) che si possa ottenere facilmente, pensare che possa bastare un sorriso per raggiungere uno scopo è diseducativo e il do ut des (insegnamento non verbale praticato nella mia famiglia) è sempre stato un valido monito.

In contrapposizione mi è stato insegnato “Se dai, dimentica e se ricevi ricorda” riservando il do ut des a ricordare l’importanza dell’impegno, del merito,. al valore della conquista. Adoro i miei nipoti e i miei pro/nipoti, ma guarderò sempre con cauto sguardo a qualunque tipo di eccesso. Anche dell’indulgenza.

Con la stima di sempre renata mucci

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4 commenti:

riri ha detto...

Come non essere daccordo cara Muccina? Io ho un solo nipotino, ma so che è necessario ogni tanto (quando il momento lo richiede) imporsi con un no..loro fanno in fretta a chiedere, a volte pretendere, ma l'educazione comincia da piccolini, il mio Zucchero ha solo 2 anni, ma sta imparando:-) Grazie per le tue perle di saggezza ed un abbraccione.

Renata ha detto...

RIRI Non si tratta di saggezza, ma di ciò che possediamo (spero) tutti.
UN MINIMO DI BUON SENSO
Il fatto è che a volte crediamo di poter indulgere per ottenere un sorriso in più e non ci rendiamo conto del danno che provochiamo.
Grazie per la tua cara, gradita presenza.
Ricambio l'abbraccione.

Lucignolo ha detto...

Libertà per i nonni !

Ma non esentiamoli dalla responsabilità dell'essere soggetti di riferimento, quindi volenti o nolenti figure formative.

Non sarà certo paragonabile al ruolo di genitore, l'unico che sia riconoscibile come "pienamente educativo" a mio modesto parere, tutti gli altri sono discendenti nell'influenza (se il genitore lavora bene)... altrimenti, i figli si arrangiano con altre figure di riferimento, spesso non consone.

Dal mio punto di vista, meglio tanti SI e pochi No, tanto per non svalutare la loro valenza.

Comunque mi sembra che si demandi troppo a "nonni_genitori", per lasciare spazio a "genitori_bambini"...

Qualcosa di irrisolto che viene da lontano... chissà come erano quei nonni quando facevano i genitori.

Libertà ai nonni !

Renata ha detto...

Certamente libertà per i nonni MA :

"Ma non esentiamoli dalla responsabilità dell'essere soggetti di riferimento, quindi volenti o nolenti figure formative."

E su questo, concordo pienamente.

Poi tanti Si e pochi no, dipende dalle circostante.

E trovo discutibile che i nonni si sostituiscano ai genitori .

Ad ognuno il suo ruolo, credo sarebbe la soluzione migliore.