domenica 7 aprile 2019

C'eravamo tanto amati.

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    Giornale di brescia 7 aprile 2019 pag.63

        Mi pongo di fonte a una coppia che sembra solida e invulnerabile. E la mia attenzione si sofferma su questa sposa innamorata che si è trasformata in una moglie efficiente e in una mamma dedita e attenta. E di lei parlo – con il tramite di queste righe – con l’intento di colloquiare con molte altre donne che vivono circostanze simili, con l’erroneo convincimento  che la situazione sia destinata a non mutare. Poi, come spesso accade, altre considerazioni intervengono e mi riferisco a chi, dopo anni di serena convivenza, tradisce e si allontana, spesso definitivamente. La corretta disamina dell’evento impone la verifica dei comportamenti della controparte perché, certamente, saranno stati determinanti. Se all’inizio di una relazione di coppia è prioritaria l’attenzione ai reciproci atteggiamenti, avviene frequentemente che, con il matrimonio, si dia tutto per scontato e l’iniziale interesse verso l’altro si affievolisca fino a scomparire. Un importante concorso di colpa è da ricercare nell’eccessiva dedizione al ruolo genitoriale o alla professione e alla carriera. Capita – purtroppo frequentemente  - che uno dei partner si allontani definitivamente pur restando nel contempo, fisicamente fedele al suo ruolo, attuando ciò che provo a definire un rassegnato “andarsene, restando” . Oppure c’è la rottura palese del vincolo che trova nel divorzio la sua malinconica e spesso rancorosa conclusione,  danneggiando irrimediabilmente anche la prole. E’ quindi indispensabile prendersi cura costantemente dei sentimenti al fine di evitare un inutile e doloroso rimpianto. Se  avete il privilegio di intraprendere un percorso basato sull’amore, non dimenticate  che - ogni giorno e per tutti i giorni a venire – dovrete dedicare alla sua sopravvivenza, l’imprescindibile attenzione che merita. Renata Mucci - Brescia

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