giovedì 6 settembre 2018

Dire o non dire.

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Non credo che la sincerità “ad ogni costo” sia sempre positiva, anzi, spesso un bel tacer…conviene. Ed è questo un argomento appassionante che ha spesso catturato la mia partecipazione anche perché la discrezione, mi affascina da sempre. E’ augurabile che chi afferma “Io dico sempre quello che penso” tenga ad opportuna  distanza l’impulsività che, spesso, favorisce l’esposizione di giudizi non richiesti creando soltanto disagio.

 Ho constatato nel lungo percorso, che c’è diversità tra lealtà e sincerità. Mi è capitato a volte – specie in passato - di pensare “Ho perso una buona occasione per tacere” senza potervi porre rimedio ed è proprio la lealtà nei comportamenti che dovrebbe favorire la cautela nella gestione della sincerità verbale. Mi spiego meglio : un individuo leale può e deve talvolta frenare quella che è comunemente definita “sincerità” favorendo il silenzio che pone al riparo da inutili e tardivi pentimenti.

In tempi ormai lontani ce lo ricordava il Metastasio con questa affermazione, sempre attuale : “ Voce dal sen fuggita, poi richiamar non vale: non si trattien lo strale, quando dall’arco uscì.”- renata mucci - Brescia

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