venerdì 11 maggio 2012

Il mese di maggio.

Bresciaoggi - lettere - 11 maggio 2012
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“E adesso, la mia Renata vuole già uscire la sera.” Disse costernata la mia mamma quando, all’inizio di quel lontano mese di maggio io annunciai fermamente che sarei uscita dalle 20 alle 22 per tutto il mese.

Maggio era il mese dedicato alla Madonna e gli adolescenti a frotte, si recavano alle funzioni serali in Parrocchia…da soli. Che avvenimento ragazzi ! Noi, studenti delle medie, eccitati e felici affrontavamo le ore proibite, memori delle sentenze genitoriali : “Il buio scende per dirci che non c’è più niente di bello da vedere.”

Ma, in concreto, noi non affrontavamo le tenebre, perché il sole era ancora alto fino alle 21 – 21,30, ma un presagio di buio ci accompagnava al rientro. E perché questo ricordo riaffiora nei giorni che festeggiano “la mamma”? Perché ricordo il suo sguardo. Accorato e trepido all’uscita e radioso e grato al rientro.

Mamma, lo so che mai più nessuno mi ha amato come tu hai saputo fare, ma solo in seguito ho capito quanto era prezioso. L’ho intuito quando sono diventata a mia volta mamma e poi in seguito, man mano che affrontavo le prove del vivere e poi quando ho cominciato a cercarti in quell’angolo privilegiato del mio cuore, dove ti eri assestata.

 So che ci sono casi anomali, ma generalmente la mamma che ci ha dato la vita, ci ha poi nutrito d’amore durante tutto il suo percorso. E rimane un riferimento, un pensiero che ha la capacità di commuoverci, sempre. Per la festa a lei dedicata, a tutte le mamme, pensieri affettuosi e solidali.
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4 commenti:

Adriano Maini ha detto...

Notevole testimonianza di ordine storico, che emerge da questo tenero affetto filiale!

Renata ha detto...

Buen dia Adriano, fedele amico !

Luigina ha detto...

Un augurio sincero anche a te, muccina, mamma di noi blogger e per me anche qualcosa di più.

Renata ha detto...

Ciao Lugina. Un abbraccion e forte fess.