martedì 27 settembre 2011

Non limitiamoci a chiamarli "diversamente abili"

Oggi.it  26 settembre 2011
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Il ragazzo che mi sta di fronte lascia esplodere la sua rabbia impotente verso un mondo insulso e in un certo senso iniquo. Leggo sul suo volto lo sconforto palese e mi sento quasi colpevole. 23 anni, disabile, sulla sua carrozzella lamenta l’inadeguatezza delle strutture che non gli consentono di affrontare la quotidianità come avrebbe diritto di fare.
Parla per sé e per i tanti che come lui sfoderano tutta la buona volontà per affrontare disagi già notevoli, ma guarda il mondo che, indifferente si muove intorno a lui. Bastano pochi gradini che non prevedano uno scivolo stabile e sicuro e in loro percorso si blocca.
Marciapiedi mal tenuti,mettono i difficoltà, mamme con i passeggini, anziani creano ulteriori intoppi ai disabili. Ma cosa posso io, se non unirmi alla sua invocazione? Lo faccio con il tramite di queste poche righe e con l’ausilio del giornale che cortesemente mi ospita.
 Chi ha potere non dimentichi questi cittadini e soddisfi i loro diritti primari considerandolo un dovere ineludibile. La nostra fiduciosa speranza non vuole morire.
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6 commenti:

Francesco Zaffuto ha detto...

Guardo una stradella vicino casa, stanno costruendo un palazzo, bastava arretrare di un metro e quel pezzo di strada sarebbe diventata meno pericolosa per tutti. Ma anche un centimetro di proprietà viene considerato sacro.

Renata ha detto...

Caro Zaffuto per andare avanti bisogma proprio decidersi a tornare indietro, COMINCIANDO IN FAMIGLIA.Considerando il superfluo molto,molto secondario e riconoscendo alla semplicita' il posto privilegiato che le spetta.Considerare il denaro un mezzo anziché un fine deve diventare atteggiamento normale e consueto se vogliamo garantirci un futuro. E io conto sul fatto che, quando si è toccato il fondo....si può soltanto risalire.

Adriano Maini ha detto...

Tanti sbagli soprattutto nel passato. Penso ad esempio ai marciapiedi stretti; certo con la buona volontà li allarghi, trasformando le strade in sensi unici: ma lo faranno?

Renata ha detto...

E' tutto subordinato alla buona volontà, all'altruismo e al buon senso. Parlandone c'è la speranza che qualcuno ascolti. Buona giornata Adriano.

riri ha detto...

..ne fanno sempre una questione di soldi, di guadagno, spero che qualche sindaco prenda a cuore la situazione, tanto il comune si rifà con le multe..un bacio

Renata ha detto...

RIRI, tutto vero, tutto ingiusto. ma....continuiamo a parlarne ! Un abbraccio.