Giornale di Brescia - domenica 16 ottobre 2016
block notes di renata mucci
RISCOPRIRE LE REGOLE CON IL "SERVIZIO CIVILE"
L‘episodio è recente ed ha asciato tutti basiti ma, purtroppo, non si tratta di un caso isolato perché sono in molti a pensare che la libertà riguardi soltanto loro. Roma, Pestato a sangue nel vagone della metro, trentaseienne in prognosi riservata con fratture craniche. Si era lamentato perché i due picchiatori fumavano nel treno e la madre aveva difficoltà a respirare.
Ma qual’è la fonte di tanta brutale violenza ? E’ la mancanza di rispetto, non inculcata fin dall’asilo , che sfocia in questi deprecabili comportamenti ? Bambini indisciplinati, al ristorante e ovunque ne vediamo continuamente, bimbetti che non vengono redarguiti, anche nei super mercati quando toccano a destra e a manca. Giovani senza guida, i cui genitori, permissivi oltre i normali limiti, tollerano in nome di un d’amore malato.
Il caso ripropone l’assoluta mancanza di regole e di autodisciplina, e - a questo dilagante degrado – dovrebbe, a mio avviso, intervenire lo Stato rendendo OBBLIGATORIO per TUTTI, uomini e donne, un periodo di servizio civile. L’abolito servizio militare, non ostante i suoi risvolti negativi, era comunque formativo ed efficace - oltre che per stabilire il rispetto dei ruoli – anche per disciplinare il comportamento del singolo nei confronti della società.
Molti saranno pronti ad avversare tale proposta, ma altrettanti si schiereranno a favore, auspicando un contesto sociale più vivibile e rassicurante. Non dimentichiamo che anche così oltre che servire la Patria, si consente allo Stato di interagire in maniera solidale con le famiglie che, succubi di un malinteso amore nei confronti dei figli, confondono spesso il “voler bene” con il “volere il loro bene” r.m.
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