Per un domani migliore.

Pubblicato tra le lettere su OGGI.it - 31 gennaio 2012
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Ci sono proposte attuabili, per arrivare ad una società rispettosa dei diritti di tutti ? Denuncie ne arrivano da ogni parte, ma i rimedi (più o meno intelligenti) sono davvero scarsi.E va considerato, in seconda battuta, che anche le proposte valide hanno bisogno di uomini integri e onesti disposti ad attuarle.

Così, io torno al mio convincimento di sempre : ” é indispensabile fornire in famiglia, esempi validi con il semplice mònito “migliora te stesso”.

E sarà ancora la famiglia che dovrà adoperarsi per dare alla società individui rispettabili e idonei alla conduzione della società.

Questa é la mia speranza che non vedrà attuazione per motivi anagrafici, ma io non voglio rinunciare al mio sogno soltanto perché ci vuole tempo per realizzarlo perché il tempo…passerà comunque.

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Cos'é un ragazzo.

 Conservavo questo scritto da circa 40 anni e l'ho ritrovato,come spesso accade, nel riordinare. Di autore anonimo, mi piace riproporlo perché ne ho ritrovata intatta e attuale la bellezza.
Pubblicata nella rubrica "Genitori e figli" a cura del dr.Fulvio Scaparro il 30 gennaio 2011 e su Oggi.it il 31 gennaio 2012
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I ragazzi ci arrivano in misure, pesi e colori assortiti.

 Li troviamo dappertutto : sulla cima di... sotto a... dentro il... mentre si arrampicano su...dondolano da...corrono per...e saltano sopra...Le madri li adorano, le bambine li odiano, le sorelle e i fratelli maggiori li tollerano, gli adulti li ignorano e...il Cielo li protegge.

Un ragazzo è la verità con la faccia sporca, la saggezza con i capelli arruffati, la speranza nell’avvenire con un ranocchio in tasca.  Il ragazzo ha l’appetito di un cavallo, la digestione di un ingoiatore di spade, l’energia di una bomba atomica tascabile, la curiosità di un gatto, i polmoni di un dittatore, la fantasia di Giulio Verne, la timidezza della violetta, Gli piacciono i gelati,  le lime, il Natale, i giornali a fumetti,  i boschi, l’acqua (nel suo ambiente naturale), i grossi animali, il babbo, i treni, la domenica mattina e i carri dei pompieri. Non vede di buon occhio il catechismo, le visite, la scuola, i giornali senza illustrazioni, le lezioni di piano, il barbiere, le bambine,le persone grandi, e il momento di coricarsi.

Un ragazzo è una creatura magica : potete chiuderlo fuori da vostro studio, ma non dal cuore. Potete scacciarlo dalla vostra stanza ma non dalla vostra mente. Un terremoto in miniatura con la faccia lentigginosa...è il vostro padrone.

Ma quando tornate a casa la sera, recando con voi soltanto i brandelli delle vostre speranze e dei vostri sogni, lui può rimetterli a nuovo con due magiche parole :  “Ciao papà”.

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Buon senso CERCASI .

pubblicata su Oggi.it il 26 gennaio 2012 - lettere
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Qualcuno ha detto : ” Trovo scandaloso che, in un periodo in cui la maggior parte degli Italiani è costretta a tirare la cinghia, la Rai paghi certe cifre al predicatore Celentano per una partecipazione al festival di San Remo.”

E io aggiungo che è scandaloso SEMPRE.

Celentano è un cantautore di grande valore e merito, ma Sandro Usai che è morto recentemente per salvare qualcuno che nemmeno conosceva, è certamente un esempio inestimabile, e può essere che lo Stato non intervenga a sostenere dignitosamente la sua famiglia.
Gente ! vi accorgete che si sono spostati tutti dico TUTTi i criteri del buon senso, dell’equità e dei valori di cui parliamo tanto, senza capirne il senso ?


Homo herectus cosa aspetti a diventare veramente “sapiens” ?

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Lasciateci almeno respirare !

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Targhe alterne, blocco nei giorni festivi, propongono palliativi che attenuano , ma non risolvono. Per tornare a respirare aria pulita e non contaminata le soluzioni ci sono. Lente da attuare, ma positive nell’esito.

In sintesi : piste ciclabili su tutto il territorio e mezzi pubblici veloci e a basso costo.

Tutto questo prevede impegno economico notevole che può essere recuperato con la riduzione delle spese sanitarie. La qualità dell’aria deve essere rispettata a qualsiasi costo ! Finché siamo in tempo. E’ questa la mia preghiera che è anche un’invocazione. Qualcuno vorrà ascoltare ?
 muccina
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Ho imparato che...

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 Ho imparato che la vita va presa "con leggerezza" perché le cose che contano VERAMENTE e meritano impegno, reazione e totale partecipazione CI SONO PER OGNUNO DI NOI.

Nella quotidianità, diventano importanti le cose alle quali noi, diamo importanza Quindi, scrolliamo le spalle, sorridiamo e tiriamo a campà. muccina

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Costa Concordia.

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Il cittadino ha il sacrosanto diritto all'informazione alla quale dovrebbe riservare ascolto partecipe. Sarebbe auspicabile che la conseguenza non fosse aprire il varco a pareri, illazioni, ipotesi. Le conclusioni dovrebbero essere lasciate alle autorità competenti e anche per loro sarà arduo il compito.

Abbassiamo i toni, ha detto qualcuno. Umilmente e consapevolmente, condivido . muccina

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Amore e dintorni.

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Anche oggi, l'incomparabile d.ssa Gianna Schelotto, rispondendo ad una domanda nello spazio "Questioni d'amore" del Corriere della sera, ripropone la sua illuminata interpretazione del rapporto d'amore. Ne trascivo uno stralcio :

""La passione, quella che lei descrive, potrebbe essere definita come la primavera dell'amore: una stagione di esplosioni emotive, di attese, di promesse, di fortissime sensazioni. Ma è una fase "a tempo determinato". Se la primavera durasse troppo a lungo i fiori non lascerebbero il posto ai frutti con le conseguenze che è facile immaginare. Quando la passione non riesce a diventare amore vuol dire che c'è qualcosa da rivedere.""

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Non deve essere dimenticato.

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Carlo Fruttero se ne è andato, ma ci ha lasciato un grande mònito perché Togliere ogni peso superfluo alle parole, alle relazioni umane e ai pensieri era il suo modo di essere leggero rimanendo profondo.(assimilando la lezione di Calvino).

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Sotto zero.

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h 8. . Ancora calda di sonno alzo la tapparella e vedo, accovacciato sotto una pianta un ragazzo, non riesco a vedere se bianco o di colore, evidentemente intirizzito e, il freddo esterno, mi entra nel cuore.

Mi vesto in fretta, ancora prima della solita accurata toilette con acqua bella calda, prendo l'ascensore e, a terra .esco e lancio un richiamo : " Ehi !". Lui volge  lo sguardo verso di me, ma non si muove. Mi avvicino e gli porgo ciò che può servire e gli indico il Bar vicino. Noto che é di colore, ha le labbra viola dal freddo.

Rientro in fretta e dalla finestra guardo la pianta solitaria e  l'erba bianca di brina. Che freddo stamattina !.
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La vera ricchezza .

OGGI . it lettere del 10 gennaio 2012
Bresciaoggi ............ 12 gennaio 2012
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Stranamente oggi,svegliandomi, non penso al governo Monti, alle tasse, ai rincari e alle residue risorse economiche. Insperatamente serena lascio le tepide coltri e sollevo la tapparella dalla parte dove sorgerà il sole e rimango incantata a guardare tre strisce rosse e abbacinanti che solcano un cielo azzurro e terso.

E’ indescrivibile la meraviglia che ci regala costantemente questo nostro mondo che potrebbe essere un paradiso per tutti. Ma alcuni tra noi lo rendono infernale e invivibile e portano i più colpiti a maledire la vita e spesso, a troncarla prematuramente. Perché ?

Perché non riusciamo a convincerci che la vera ricchezza non ha assolutamente niente a che veder col denaro. Il denaro aiuta, ma non ci giustifica quando – per ottenere i suoi favori – seminiamo infelicità e morte. Me lo chiedo stamattina, davanti al miracolo di questo giorno che sorge avvolto in tanta smagliante bellezza che ci viene offerta a costo zero.

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Alzo la tapparella ed ecco un nuovo giorno !

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Ecco è lì alta nel cielo, senza un’ombra,senza un velo

una bella luna piena si pavoneggia sulla scena
e si appresta a salutare chi già sta per arrivare.
Poi, si toglierà di torno, per lasciare spazio al giorno
e il sole sorgerà sul mondo,nel suo eterno girotondo.
Il miracolo si rinnova pronto a metterci alla prova !

Dai facciamogli vedere che di ciò sappiam godere
che apprezziamo tanta gloria mentre noi facciam la storia
Siamo caldi, siamo forti, e ci opporremo sempre ai torti
per proporci ai nuovi albori,con gran lena e un po’ migliori.

muccina
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Se il computer diventa «amico»

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Bresciaoggi -lettere del 06 gennaio 2012

Gentile direttore, vorrei rispondere alla gentile signora Giulia Deon che, tra le lettere del 31 u.s., esponeva le sue perplessità in ordine all´uso del pc. Lei signora Giulia, la sua lettera l´ha inoltrata semplicemente cliccando su «invia» e con la certezza che sarebbe giunta a destinazione in tempo reale. E già questo è magico come il telefono, il televisore, la vettura, l´aereo.

Alcune di queste invenzioni hanno fatto le loro vittime, ma soltanto in conseguenza di un uso talvolta sconsiderato e maniacale o di imprevedibili fatalità.

Io mi sono accostata al computer dieci anni fa e sono felice di aver superato remore e perplessità perché oggi che alcuni inevitabili inconvenienti dovuti all´impietoso logorio del tempo mi costringono alla sedentarietà, ho un compagno disponibile che ogni tanto mi mette ancora in difficoltà, ma che spesso mi premia con le sue meravigliose prestazioni. 

 Sono in facebook che è uno spazio d´incontro talvolta deludente e qualche volta davvero gratificante. Il mondo tecnologico aiuta quando se ne fa buon uso e risulta negativo nell´abuso e, come per i medicinali, è bene attenersi alle dosi consigliate, in questo caso, dal buon senso.

Non demorda Signora Giulia, sono certa che imparerete a conoscervi, lei e il suo pc, e passerete assieme gradevoli intermezzi alla routine quotidiana. Buon divertimento, con solidale simpatia.

 renata mucci

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Bentornata Befana !

Ti aspettavo sai, Befana perché io ti voglio bene e comprendo le tue pene. Ti dipingon sempre brutta, mal vestita e trasandata che, a cavallo di una scopa, solchi il cielo un po’ crucciata.

Tu  sei  vecchia, ma non sei sola perché pensi tutto l’anno a lenir tristezza e affanno. Pensi ai bimbi e vuoi donare tutto ciò che può giovare a comporre sopra un viso la bellezza di un sorriso.

 Vedi, anch’io non son più in fiore, ma son qui piena d’amore e perciò mi sento bella anche se uso una stampella. La vecchiaia è una conquista, pur se cala un po’ la vista. Dai Befana andiamo avanti e dimentichiam gli affanni  e fin che c’è chi condivide pur la vita ci sorride.

muccina.

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Gracias a la vida !

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Gennaio 2012 - Un ragazzo si chiede cosa ci sia da festeggiare, con musica e fuochi d'artificio ecc. Gli rispondo qui, come mi viene dal cuore alla tastiera. Ecco cosa c'é da festeggiare, forse !

Forse, la vita ! Questo viaggio nel quale chi vuole può porgere aiuto. Questo viaggio pieno di tutto e tutto mal distribuito. Questo viaggio con i suoi panorami da incubo e qualche volta radiosi. Questo viaggio, tutto sommato, breve che si può intraprendere con una compagna di viaggio, sempre confortante: LA SPERANZA.

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Un elogio ai diversamente giovani !

Massimo Gramellini, Vice direttore de LA STAMPA pubblica oggi l'interessante riflessione che  trascrivo per voi.------------------------

Dalle profezie di sventura che gravano sul 2012 (non mi riferisco ai Maya, ma agli economisti) ci salveranno soltanto i vecchi. Chiedo scusa, i diversamente giovani, protagonisti di una rivoluzione di cui non colgono ancora la portata, ma che finirà sui libri di storia perché mai erano stati così tanti e, nonostante gli acciacchi, così in salute.

Fin quando rappresentavano una minoranza, gli anziani potevano smettere di lavorare, rifugiarsi negli hobby a scarso dispendio energetico, rintanarsi sulla poltrona buona del salotto per pontificare sulla decadenza dei costumi. Ora che sono maggioranza, non più. Devono contrastare le leggi di natura e darsi una mossa. Come il marito novantenne della regina Elisabetta che all’indomani di un intervento a cuore aperto è andato alla messa di Capodanno a piedi (anche se lui, va detto, negli 89 precedenti non aveva sgobbato un granché).

Ai diversamente giovani del 2012 non si chiede solo di mantenere nipoti e figli falciati dalla crisi, ma di rovesciare una traiettoria esistenziale. Sono i primi anziani della storia umana a non potersi permettere il lusso di contemplare il passato. Devono ancora occuparsi del futuro. Altrimenti chi ?

Gli effettivamente giovani sono pochi, penalizzati, avviliti. Gli adulti, inadeguati e confusi. Solo l’esercito sterminato dei Div. Giov. ha i mezzi caratteriali, economici e ormai anche fisici per indicarci il prossimo orizzonte comune. Quella «forza motivante» di cui hanno appena parlato Ratzinger e Napolitano, arzilli esponenti della categoria.

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