Giornale di Brescia - domenica 9 ottobre 2016
bock notes di renata mucci
Si,
lo ammetto, io amo il dolce cicaleccio con l‘amica, alla quale mi
racconto e alla quale offro amorevole ascolto. L’incontro quotidiano
nell’ accogliente Bar Pasticceria favorisce la narrazione dei piccoli
eventi e il parlare fitto di un’ emozione, forse destinata ad essere
cancellata dal tempo. E gli argomenti non si esauriscono mai nello
scambio confortevole della frequentazione. Stamattina devo chiederle se
ricorda quella canzone che dondola sull’altalena del mio cuore , della
quale mi sfugge il titolo “Nun 'me 'mporta do passato Nun 'me 'mporta e
chi t'ha avuto …” e poi sorrideremo del nostro nostalgico riandare.
Veglio sapere se si è placata la malinconia che ieri la disturbava, le
parlerò del piacere che mi ha fatto la visita inaspettata di mia nipote
col suo fagottino di appena tre mesi, lo stupendo Andrea. Le riferirò
della visita oculistica ai miei occhi malati e spero di sentire che lei
ha dormito bene ed è serena. Infilerò nella conversazione la barzelletta
breve che favorirà la risata e so per certo che domani ci saranno altre
parole, altri sguardi e nuovi sorrisi. Sarà certamente capitato anche a
voi di notare che – sentendosi raramente con un’amica, - in assenza di
eventi determinanti - ci
sia ben poco da raccontare, invece la quotidiana frequentazione,
lontana mille miglia dall’insulso bla, bla, favorisce uno scambio che
arricchisce e conforta. E quando la distanza dai verdi anni è notevole
ecco che il Poeta stupendamente narra di una fanciulla che fu , che «
novellando vien del suo buon tempo, quando ai dí della festa ella si
ornava, ed ancor sana e snella solea danzar la sera in tra di quei
ch'ebbe compagni nell'età piú bella…».
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