domenica 25 giugno 2017

Le bolle di sapone, custodi di sospiri.

block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 25 giugno 2017

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Trilussa scrisse :"La bolla di sapone è l'astuccio trasparente di un sospiro"  e mille volte mi è tornata in mente questa frase seguita da un sorriso compiaciuto e complice. Si, perché conferma che anche gli adulti e i plus agé indulgono al gioco delle bolle di sapone, ponendo in ogni bolla un sospiro. 

Quante volte, ad una virtuale bolla di sapone abbiamo affidato un rimpianto, un desiderio,  un  ricordo ? Ritengo che, generalmente, il sospiro che si affida a quell’astuccio fragile, ma anche saldo e protettivo, sia legato alla bellezza :infatti si conserva teneramente qualcosa che si rimpiange, che si vorrebbe aver vissuto o che si vorrebbe rivivere; qualcosa di sognato, di appagante insomma. Qualcosa che la memoria accarezza con tocco cauto e lieve, qualcosa che è, per noi prezioso. 

In una, io vi ho posto un brivido d’amore e in un’altra bolla una notte troppo piena di stelle. E anche un amplesso, una delusione cocente, un fiore raccolto in un prato, un moto d’orgoglio per una conquista sudata. Tutti ricordi che si accompagnano ad un dolce, tenue sospiro e anche voi, amici lettori, quanti sospiri avreste voluto conservare in quel fragile astuccio trasparente? Quante gioie e quante delusioni, quante cose – belle e meno belle – si sono concluse con un sospiro ? 

Tante, certamente e io provo un’infinita gratitudine per chi inonda di poesia le nostre semplici e normali sensazioni, i nostri sospiri. Sono quindi profondamente grata a Trilussa che eleva anche la più tenue emozione, attribuendole  valore e prestigio e rendendola degna di essere custodita in una bolla di sapone che diventa l’astuccio trasparente di in sospiro.
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