block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 25 giugno 2017
-------------------------------------------
Trilussa scrisse :"La bolla di sapone è l'astuccio trasparente di un sospiro" e
mille volte mi è tornata in mente questa frase seguita da un sorriso
compiaciuto e complice. Si, perché conferma che anche gli adulti e i
plus agé indulgono al gioco delle bolle di sapone, ponendo in ogni bolla
un sospiro.
Quante volte, ad una virtuale bolla di sapone abbiamo
affidato un rimpianto, un desiderio, un ricordo ? Ritengo che, generalmente, il sospiro che si affida a quell’astuccio
fragile, ma anche saldo e protettivo, sia legato alla bellezza :infatti
si conserva teneramente qualcosa che si rimpiange, che si vorrebbe aver
vissuto o che si vorrebbe rivivere; qualcosa di sognato, di appagante
insomma. Qualcosa che la memoria accarezza con tocco cauto e lieve,
qualcosa che è, per noi prezioso.
In una, io vi ho posto un brivido
d’amore e in un’altra bolla una notte troppo piena di stelle. E anche un
amplesso, una delusione cocente, un fiore raccolto in un prato, un moto
d’orgoglio per una conquista sudata. Tutti ricordi che si accompagnano
ad un dolce, tenue sospiro e anche voi, amici lettori, quanti sospiri
avreste voluto conservare in quel fragile astuccio trasparente? Quante
gioie e quante delusioni, quante cose – belle e meno belle – si sono
concluse con un sospiro ?
Tante, certamente e io provo un’infinita
gratitudine per chi inonda di poesia le nostre semplici e normali
sensazioni, i nostri sospiri. Sono quindi profondamente grata a Trilussa
che eleva anche la più tenue emozione, attribuendole valore
e prestigio e rendendola degna di essere custodita in una bolla di
sapone che diventa l’astuccio trasparente di in sospiro.
--------------------------------------
Nessun commento:
Posta un commento