domenica 10 giugno 2018

non è troppo tardi

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 “Insegnanti picchiati e offesi da studenti ribelli. Choc a scuola”. Ma quale cioc visto che era tutto nell’aria da tempo ?! I segnali c’erano chiari e premonitori, ma si è  continuato a tollerare con promozioni, facili voti di condotta che non influiscono sulla media e vergognose, ingiustificate indulgenze.
Il fenomeno non è neanche mortificante perché purtroppo ed evidentemente, è stato favorito da comportamenti impostati su biasimevole rinuncia al rispetto verso il docente a cominciare dal tu al professore .
Quest’ultimo atteggiamento cara la mia gente, non è per nulla insignificante ed instaura una cnfidenzialità inutile che non giova assolutamente al profitto, ma apre a negativi, inutili camerateschi atteggiamenti. “In piedi, entra il Prof.:”  stabiliva già, da subito, il rispetto dei ruoli . Ma questo è soltanto un dettaglio sul quale possiamo glissare, ma è gravissimo dimenticare che essere indulgenti è comodo e facile oltre che negativo.
Difficile è essere giusti. Difficile ma non impossibile perché è pacifico che chi non merita la promozione deve essere bocciato. Laureati ignoranti ce ne sono già troppi a testimoniare il degrado culturale nel quale ci siamo infognati. Forse dobbiamo tornare a quel grado di giusta severità che non consente scappatoie !
Comunque, correre ai ripari si può e si deve a cominciare da severe punizioni ai bulli di qualsiasi grado e specie. Punire vuol dire trasferire il soggetto verso  lavori nel sociale, per spostarne l’ottica verso più costruttive realtà. Partecipare significa anche rifiutare l’ingannevole supremazia di chi si fa scudo della prepotenza per colpire. Siamo ancora in tEmpo , quindi : ad maiora - renata mucci -

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