block notes di renata mucci
Giornale di Brescia 2 luglio 2017
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Giornale di Brescia 2 luglio 2017
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Dai
numerosi consensi che raccolgo il faceboock, riscontro che la
quotidiana esternazione di un pensiero, colma l’eventuale vuoto e invita
al sorriso. Si crea la gentile atmosfera del sorseggiare, insieme, un
caffè e, nell’ affrontare il giorno con una giusta carica positiva mi accorgo – leggendo i numerosi, favorevoli commenti – di
riuscire a trasmetterla. Salvo imprevisti, scrivo un pensiero ogni
mattino sulla mia pagina e gli amici virtuali rispondono da questa
finestra sul mondo che, usata con la dovuta cautela, aiuta a mantenerci
inseriti anche nel mondo tecnologico. Questo è un invito per le pantere
grigie, in particolare se devono affrontare la sindrome del nido vuoto o
se si ritrovano a godere il tempo libero nell’età della pensione, o
anche per chi vuole staccare la spina per qualche minuto. Ribadisco che,
come nella vita, si incontrano stranezze e banalità, ma si fanno anche
piacevoli incontri che diventano duraturi e sinceramente affettuosi. Per
spiegarmi meglio, a titolo di esempio, trascrivo in calce la
riflessione che ho inserito stamattina e che, almeno nell’intenzione, vuol essere un invito alla serenità.
" Consapevole e grata, centellino la vita. Sorrido al nuovo giorno con lieto stupore. Carezzo con lo sguardo, gli alberi, il cielo, il mondo. Quel nero silenzioso che, vicino al parcheggio, spera “in un aiutino”, mentre due innamorati si baciano più in là. Quel ragazzo che corre, il vecchio che va piano, la mamma che sorride al bimbo e ai suoi perché.. L’aria che vien da fuori, il tepor della casa e la mia solitudine che chiamo libertà. Guarderò nello specchio il mio volto segnato e poi, teneramente, mi sorriderò.
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" Consapevole e grata, centellino la vita. Sorrido al nuovo giorno con lieto stupore. Carezzo con lo sguardo, gli alberi, il cielo, il mondo. Quel nero silenzioso che, vicino al parcheggio, spera “in un aiutino”, mentre due innamorati si baciano più in là. Quel ragazzo che corre, il vecchio che va piano, la mamma che sorride al bimbo e ai suoi perché.. L’aria che vien da fuori, il tepor della casa e la mia solitudine che chiamo libertà. Guarderò nello specchio il mio volto segnato e poi, teneramente, mi sorriderò.
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