Se in tema di fede mi sento confusa so comunque
che Dio è talmente grande che accoglierà anche me tra le Sue grandi
braccia. Lui sa che il mio rifiuto riguarda le impalcature che le varie
religioni, così lontane dall'essenza, gli hanno costruito intorno.
Rappresentare un Dio nato in una capanna e costruire poi gerarchie
ecclesiastiche; far risalire l'origine dell'uomo a qualcosa di
incestuoso; ritenere plausibili, con le crociate, guerre intrise di
prevaricazioni dell'uomo sull'uomo;
pensare all'inquisizione; attribuire infallibilità a proclami papali
emanati da Papi che procreavano disinvoltamente... sono tutte
contraddizioni che disorientano. Le sovrastrutture imposta dall’uomo
difettano di quella coerenza che, in questo settore, sarebbe invece
auspicabile. Ecco perché il mio annaspare non avrà fine. Quando
affermo di non credere vorrei urlare "Credo". Ma Lui non ha bisogno di
sentirmi urlare, e sa anche che sono confusa e disorientata davanti ai
disastri naturali, alle guerre, alle valanghe, alle bare bianche, alle
sofferenze inspiegabili, al calvario dei malati senza speranza, alle
torture, alle violenze. Perchè? Mi chiedo. Perché? Non dimentichiamo gli
eroismi dei missionari, delle suore che hanno vissuto in terrena
santità, ma poniamoli nello spazio riservato agli essere superiori, e
collochiamoli al di sopra degli impaludatissimi cardinali che porgono
mani inanellata da baciare. Ricordiamoci che non e indispensabile
recarsi in un luogo particolare per sentire Dio e non dimentichiamo che
nei dettami spontanei di un’onesta coscienza c’é già tutto ciò che
serve per compiacere Dio.
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