domenica 30 agosto 2015

A un passo dal buio.

Giornale di Brescia del 4 settembre 2015 
block notes di renata mucci
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Forse, il mio amore per la vita deriva anche dalla consapevolezza della provvisorietà che mi viene ricordata dalla terapia che, da anni, perseguo a seguito di una conclamata ischemia cerebrale di cui sono affetta .E, recentemente un attacco ischemico mi ha sospinto alle soglie del buio, ma il ricovero urgente e i solleciti interventi mi hanno tenuta al di qua del confine. Si sa che cervello e cuore sovrintendono alla vita NON soltanto nell’immaginario collettivo e, pertanto,  mi consento una certa enfasi nell’esprimere la mia gioia. Aver superato l‘evento, mi lascia indulgere ad una gioia davvero genuina. Fin qui la cronaca ed ora, le sensazioni che dopo lo sgomento e il ritorno alla vita sono sfociate in una gratitudine in continua lievitazione. Si, è vero, raccontare è quasi un bisogno, ma il fine vorrebbe essere di una qualche utilità e da sprone ad onesto operare, scevro da stupida avidità, disdegnando un accumulo eccessivo, esente da cattiverie e prevaricazioni unitamente ad una generosa disponibilità verso l‘altro. In subordine vorrei avere il potere di spronare a godere della bellezza che ci circonda fino a far vostre le parole del Poeta là dove recita la struggente conclusione che qui riporto : “Così tra questa immensità s'annega il pensier mio: e il naufragar m'è dolce in questo mare.”

muccina

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