E se – invece di imparare a rialzarti dopo la caduta – tu imparassi a
non cadere ?! Voglio dire che forse è meglio impegnare tutte le forze
per restare in piedi, per non lasciarsi atterrare . Cioè, fare in modo
che il dolore NON ci trovi impreparati, che ci scopra meno creduloni,
meno illusi e più temprati. Forse è sbagliato entrare nel mondo a passo
di danza, con l’atteggiamento di Alice nel Paese delle meraviglie. Forse
è meglio mettere in bilancio anche l’eventuale sconfitta.
In proposito ricordo mio padre che, quando mi vedeva piangere per le
piccole, insignificanti disavventure mi diceva : “ Si, si, piangi
tesoro, ma ricorda che queste sono “lacrime dolci”. Ti insegnerà la vita
che esistono, invece, le “lacrime amare”, quelle provocate dal dolore
vero, spesso inevitabile !” E mi insegnava così a mettere in conto il
peso di avversità che fanno parte del bagaglio di tutti. Si, avevi
ragione papà e io sono stata avvantaggiata dai tuoi preziosi
insegnamenti. Lo riconosco con sentimenti pieni di gratitudine.
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