“Ho ben poco da raccontare perché la pioggia tiene lontani gli amici
abituali, ma vi posso raccontare di quando un giorno…anch’io ho pianto. Due
giovani donne si sedevano spesso qui, su di me e si raccontavano da straniere,
piccole gioie e brucianti dolori. Una sembrava più grande e parlava di due
bimbe lontane, affidate alla nonna, e mentre parlava sorrideva perché aveva potuto
mandare in Patria , abiti, scarpine e anche soldini. L’altra ascoltava e
fremeva perché qualcosa aveva anche lei da raccontare. Il ragazzo che si era
offerto di insegnarle la nostra lingua, sembrava interessato a lei che già lo
sognava.
”Stai
attenta!” le raccomandava l’amica, ma sembrava rassegnata a non essere
ascoltata.anche se si ritrovavano spesso in fitto chiacchiericcio.E io ho
pianto perché, dopo l’annuncio della gravidanza della più giovane, non le ho
più riviste.
Avrà un padre quel nuovo fiore ? Una famiglia ? Ho maledetto la mia
impotenza, la mia inamovibilità. Ho pianto di rabbia con lacrime che rincorrevano
la fiaba. Forse anche lui l’ama e se fosse vero…tutto si sarebbe risolto perché
l’amore rompE argini, abbatte muri, annulla le distanze e io credo nell’amore !
CI CREDO FERMAMENTE ! Chi sa che non possa darvi una buona notizia, al sorgere di un nuovo giorno pieno di sole.
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2 commenti:
Siamo in trepidante attesa di buone nuove muccina
Grazie Lù, le aspetto anch'io con ansia, ma....ci vuole il sole perchè per ora il parco é deserto ! Anch'io mi auguro di sentire bupone nuove:-)
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