Giornale di Brescia - lettere - 3 novembre 2013
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Un libro di poesie, qualche foglio gelosamente conservato, una lettera, tutto posato sulla piccola scrivania, mentre le mie dita scorrono lievi sulla tastiera del computer. Tutto parla d’amore e dimostra ancora una volta che –fortunatamente - niente apporterà varianti al più alto, gratificante, tormentoso, paradisiaco sentimento che si chiama amore.
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Un libro di poesie, qualche foglio gelosamente conservato, una lettera, tutto posato sulla piccola scrivania, mentre le mie dita scorrono lievi sulla tastiera del computer. Tutto parla d’amore e dimostra ancora una volta che –fortunatamente - niente apporterà varianti al più alto, gratificante, tormentoso, paradisiaco sentimento che si chiama amore.
Tutto cambia, nel bene e nel male, "ma l'amore, NO!" E ne parlo perché è giusto farlo. Perché è la parte migliore di noi e non vorrei limitarlo all’amore di coppia. L’amore è quello universale, immenso che si innalza superbo, altero, invincibile tra gli eventi del passato e quelli del vivere attuale.
Che il dipanarsi delle stagioni non riesca a scalfirlo o deteriorarlo è evento
degno di nota. Dopo aver vissuto e amato, ascoltato figli, e nipoti e palpitato
con loro e ascoltando i turbamenti dei giovani e dei meno giovani prendo atto
con gioia che le mode passano, mutano i comportamenti, si evolvono o si
involvono talune situazioni ma, inamovibile, rimane “amor che move il sole e
l’altre stelle”. Volevo ricordarlo e darvi con questa riflessione, il mio
gioioso buen dia !
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