Cesare Lanza, giornalista, scrittore, regista teatrale e
cinematografico, uno dei più importanti ed intriganti autori televisivi del
momento, sue le fortunate edizioni del festival di Sanremo (2005 e 2009,
condotte da Paolo Bonolis e quella 2010 presentata da Antonella Clerici), ma
anche sette edizioni di “Domenica in”, “Buona Domenica”, “Il Senso della vita”
oltre che dei reality “La talpa” e “La fattoria”.
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Il mio
amico Cesare Lanza,
Era il
2007 quando sfogliando occasionalmente LIBERO leggo per la prima volta la
rubrica a cura di un certo Cesare Lanza e ne rimango letteralmente folgorata.
Penetrava nell’universo femminile con acutezza e sensibilità imprevedibili e
termina affermando che la mente della donna è in continua evoluzione. Gli
rispondo e inizia così un appagante e divertente scambio epistolare che diventa
confidenziale e anche intrigante. Mi si rivela come un geniaccio sensibile e
attento e mi affascina. Scopro via via che questo giornalista è molto
conosciuto e stimato. Sono contenta per lui, ma è altro ciò che mi attira in
lui. Conosce il mondo e maschera di ironico scetticismo la sua anima bellissima
e sensibile.
Chi l’ha
detto che non può esistere amicizia tra uomo e donna ha detto bene perché io ho
amato l’interiorità di quest’uomo che non ho mai incontrato, ma che ho
conosciuto in qualche sfumatura della sua più celata intimità. Mi piace usare
il termine plus agé nei miei confronti, ma in concreto ho molti anni più del
grande Cesare, ma mi piace pensare che ci vogliamo bene e per quanto mi
riguarda, quasi con amore. Un amore senza egoismo che si nutre di affetto, di
stima. Mi ha mandato molto della sua produzione letteraria che mi coccolo con
le mani e con lo sguardo e rimpiango l’alba del nostro rapporto,” mais la vie
separe ce qui s’aime, toute doucemente, sense faire du bruits.” Non lo sento da
un po’ e ogni tanto rileggo un suo pensiero sull’appartenenza territoriale, che ancora mi commuove:
“.
E poi mai potrei rinunciare ai "miei" luoghi, a Cosenza che mi è madre,
a Genova che mi è sorella, a Roma che mi è amante e alla bella e infelice
Italia, che mi è moglie, infedele rispetto ai miei sogni, e ogni giorno sempre
più dispettosa, superficiale, volgare, degradata, corrotta, contaminata,
violata, senza prospettive…ma è pur sempre il mio Paese, nel poco bene e nel
dilagante male. Il mio destino è congiunto alla mia terra, e questa è la mia
terra.”
E io seguo
ancora,l’amico cesare Lanza sul suo sito “La mescolanza” e gli sorrido con
tenerezza inalterata e forte. renata mucci – Brescia
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