Giornale di Brescia - 31 luglio 2010
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Un giorno, un non vedente era seduto sul gradino di un marciapiede con un cappello ai suoi piedi e un pezzo di cartone con su scritto: «Sono cieco, aiutatemi per favore»
Un pubblicitario che passava di lì si fermò e notò che vi erano solo alcuni centesimi nel cappello. Si chinò e versò della moneta, poi, senza chiedere il permesso al cieco, prese il cartone, lo girò e vi scrisse sopra un'altra frase.
Al pomeriggio, il pubblicitario ripassò dal cieco e notò che il suo cappello era pieno di monete e di banconote Il non vedente riconobbe il passo dell'uomo e gli domandò se era stato lui che aveva scritto sul suo pezzo di cartone e soprattutto che cosa vi avesse annotato.
Il pubblicitario rispose: "Nulla che non sia vero, ho solamente illustrato la tua situazione in un modo diverso " . Sorrise e se ne andò.
Il non vedente non seppe mai che sul suo pezzo di cartone vi era scritto:
"Oggi è primavera e io non posso vederla".
4 commenti:
..colpisce in modo terribile una frase del genere e fa riflettere. Spesso ci si lamenta per niente e non ci si accorge che intorno ci sono cose bellissime da godere con lo sguardo, un cielo nuvoloso o terso, il volo di un uccello, il sorriso di chi spera...
Baci
Fa impressione, vero ? Cara RIRI,
A volte il giusto modo di porgere aiuta a cogliere in maniera più intensa e profonda il significato VERO della situazione.
Un grande insegnamento.
Buen dia cara Riri
Un'idea geniale quella di cambiare la prospettiva.
Un caro saluto Renata.
Ciao Nicola DOC, che piacere !
Io gironzolo poco, ma vi penso molto e il contatto con Riri è, contatto con te.
Grazie per la gradita visita.
Buoba serata. muccina
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