block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 10 dicembre 2017
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Il riposo domenicale
Il supermercato vicino a casa mia è aperto la domenica e io mi ci sono
recata – per pura curiosità – domenica mattina verso le undici. Com’era
nelle previsioni, ero la sola cliente a fronte dei cinque addetti alla
vendita , alla cucina e al riordino. Io - che sono profondamente
convinta del ruolo essenziale e positivo della famiglia nella società –
mi sono immediatamente posta il problema che, con questa nuova norma,
coinvolge un numero rilevante di individui (titolari e dipendenti).
Ma vale veramente la pena di togliere a molti lavoratori il diritto al riposo domenicale e alla simbiosi familiare ? Per quanto riflette il settore alimentare non è certamente indispensabile e anche chi lavora fino a tarda sera ha sempre il sabato per approvvigionarsi o può provvedere come ha fatto fino a ieri. Mi pare che questa novità porti soltanto nocumento a tutti i lavoratori del settore che si vedono privare del legittimo piacere di godere con i familiari di quello che è un sacrosanto e sancito giorno di riposo dal lavoro.
Tutto ciò che vale per la sanità, i vigili del fuoco, le farmacie, non è assolutamente applicabile al comparto alimentare che credo tragga pochissimi, irrilevanti vantaggi dall’apertura domenicale. Anzi, inserisce una serie di disagi nel panorama concorrenziale creando disguidi e malcontento in tutto il settore. Presumo che la pensi come me, tutta la gente che si lascia guidare dal buon senso e da un criterio di libertà e di doveroso rispetto per tutti.
Credo fermamente che – ove possibile, come nel caso in esame – sia giusto ed essenziale che il riposo festivo venga rispettato. E mi piace infine ricordare che, la domenica, anche Dio riposò ! (r:m:)
Ma vale veramente la pena di togliere a molti lavoratori il diritto al riposo domenicale e alla simbiosi familiare ? Per quanto riflette il settore alimentare non è certamente indispensabile e anche chi lavora fino a tarda sera ha sempre il sabato per approvvigionarsi o può provvedere come ha fatto fino a ieri. Mi pare che questa novità porti soltanto nocumento a tutti i lavoratori del settore che si vedono privare del legittimo piacere di godere con i familiari di quello che è un sacrosanto e sancito giorno di riposo dal lavoro.
Tutto ciò che vale per la sanità, i vigili del fuoco, le farmacie, non è assolutamente applicabile al comparto alimentare che credo tragga pochissimi, irrilevanti vantaggi dall’apertura domenicale. Anzi, inserisce una serie di disagi nel panorama concorrenziale creando disguidi e malcontento in tutto il settore. Presumo che la pensi come me, tutta la gente che si lascia guidare dal buon senso e da un criterio di libertà e di doveroso rispetto per tutti.
Credo fermamente che – ove possibile, come nel caso in esame – sia giusto ed essenziale che il riposo festivo venga rispettato. E mi piace infine ricordare che, la domenica, anche Dio riposò ! (r:m:)
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