bloch notes di renata mucci
Giornale di Brescia - domenica 9 prile 2017
-----------------------------
7 aprile. E’ stato il compleanno di Mauro il mio unico figlio. Premuroso, ma riservato e schivo nei sentimenti, mi dimostra in mille modi – concretamente – il suo affetto. Naturalmente il mio sorriso in questi giorni è tutto per lui insieme al mio riandare.
Lo rivedo con il
grembiulino bianco all’asilo e, più grandicello, nell’approccio con il
mondo della scuola fino al raggiungimento del diploma. Il mio ragioniere
innamorato che, sul suo diario e quotidianamente, disegnava cuori con
all’interno il nome Ambra che poi è diventata
la mia amatissima nuora.
Me lo
coccolo con lo sguardo le decine di mattinate in cui sostiamo in
Poliambulanza per gli interventi ai miei occhi malati . Osservo i suoi
capelli imbiancati e il suo sguardo affettuoso che mi incoraggia nei
momenti difficili. Nato il 7 aprile del 1950, il venerdì Santo dell’Anno
Santo ha dato origine alla mia tribù con due figlie, mamme adesso dei
miei sei pro/nipoti.
Sportivo praticante, si dedica ancora, abitualmente
al tennis e al calcio amatoriale, appassionato camminatore ama la
genuina semplicità nelle azioni e nei sentimenti e dedica, da sempre il
suo amore e la sua dedizione a sua moglie Ambra. Nonno assiduo e
partecipe si prodiga assiduamente e supporta i suoi nipoti anche nelle
attività ludiche. Pietro che gioca a calcio e Giulia che ama la
pallavolo e i più piccini hanno la sua tenerezza incondizionata.
Quando
sono presente, osservo questo suo prodigarsi che rivela l’amore di cui è
saturo il suo “core de nonno”. Spero non si adombri per questa palese
dichiarazione di amore materno e già che si sono aggiungo–se non si è
capito–che sono fiera di lui come figlio e
uomo. Ma veramente e debù !
----------------------------------
Nessun commento:
Posta un commento