Giornale di Brescia - domenica 28 agosto 2016
block notes di renata mucci
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Con l‘approssimarsi del mese di settembre vago incuriosita. alla
ricerca virtuale dei vigneti e dei grappoli turgidi dell’uva matura,
pronti per la vendemmia. Nell’’immaginario collettivo la vendemmia evoca
la gioia e l’ allegria , ma non è soltanto questo che la caratterizza !
Una buona vendemmia premia un
lavoro attento, costante e faticoso che finalmente, placa l’ansia
dell’attesa. Un’improvvisa grandinata può infatti devastare una vigna e
chi coltiva la terra lo sa bene e la teme fino all’ultimo giorno. Una
terra come la nostre - a intensa vocazione vitivinicola – ritrova a
settembre un fervor d’opra, indubbiamente affascinante che la coinvolge
da cima a fondo. In Liguria, nella zona delle Cinque Terre, gli
instancabili vignaioli, coltivano e raccolgono l'uva affrontando
faticosi dislivelli. Dall'altro capo della nostra penisola, a Pantelleria inizia la raccolta di uve dolcissime dalle quali si ottiene il prestigioso passito, che è diventato una reale. concreta difesa contro l'abbandono di una terra, tra le più belle d'Itaia. Per onorare il merito – e non solo per amor
di campanile – guardo con giustificato orgoglio ai nostri fertili e
privilegiati territori della Valtenesi, Lugana e Franciacorta che producono uva bianca o scura con gli acini gonfi di dolce succo, pronti a portare la festa sulla tavola o a trasformarsi in vino. Con l'augurio di una buona vendemmia a tutta la nostra bella Italia contadina,
concludo con questa breve, allegra filastrocca che ascoltare ora vi
tocca ; « Gustiamo con gioia l’uva matura / con un grato pensiero per
Madre Natura. / Le bollicine nel calice alziamo /e senza indugio, lieti
brindiamo. / Ma, anche “fermo” un bicchiere di vin / può sempre spronare
a un gioioso “cin,cin” !
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