Sono strane le giornate di vigilia ! Sono eccitanti per i bambini più
fortunati. e coinvolgono talvolta molto concretamente in gioiosi
preparativi.. Si sente il bisogno e, a volte, l’obbligo di rendere
tangibile l’affetto, con scambio di doni, ma spesso si sottovalutano
quei gesti spontanei e gentili che dovrebbero scaldare l’anima nel corso
della quotidianità. E poi, ci sono i degenti negli ospedali e gli
operatori, medici, infermieri e altri, che si attivano per rendere accettabile
anche il dolore. E poi ci sono gli ultimi, i dimenticati, i miseri che
dovrebbero – in questi giorni di vigilia – stimolare quella generosità
partecipe che potrebbe spronarci a “dare una mano” compensandoci con
quella insostituibile sensazione di fratellanza capace di dare un senso
compiuto al nostro esistere. Un pensiero grato va a chi si adopera per
rendere meno penosa la solitudine, la miseria e la sofferenza. In
queste giornate di vigilia mi piace sottolineare che “Chi ha la capacità
di amare, non si sentirà mai solo ! “
----------------------mercoledì 23 dicembre 2015
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