E sempre più
frequentemente mi assale la voglia di mettermi in ginocchio davanti al sole, ai
miei gerani fioriti imperiosi e folti, agli alberi nel giardino condominiale. Sempre più spesso vorrei fermarmi per
cullare la gratitudine che tracima, verso la Natura generosa che ci circonda.
Guardo la mia Ketti e non posso evitare
di pensare all’Homo che maltratta gli animali e li stermina barbaramente con sadica determinazione! E penso a questa umanità che si comporta nel viaggio della vita,
in maniera tragicamente insensata.
In questo “viaggio”,
sempre troppo breve, c’è chi stermina i viaggiatori…per impossessarsi del treno
che, inevitabilmente lascerà e che non gli appartiene.
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