Stamattina, dopo la carezza del profumo di
caffè, ho rivolto l’ attenzione alle mie mani.
Agili, duttili, pronte,
coadiuvanti, mi supportano in ogni disparata necessità ed incombenza. Mi
piacciono le mie mani quando, aperte, si offrono e porgono, quando accarezzano,
consolano, si congiungono in preghiera, indicano, aiutano, nascondono il
pianto, sfiorano altre mani, si pongono - col gesto - al servizio del pensiero.
E stamane il mio pensiero grato, gratissimo, è per loro.
Due mani, un solo miracolo.
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