Libero ...........................................12 giugno 2009
Giornale di Brescia........................ 15 giugno 2009
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Mi può parlare della gravidanza ? Me lo chiede un uomo con uno sguardo attento e pieno d’amore. Vuole sapere cosa prova la mamma in attesa per condividere le sensazioni di sua moglie che aspetta il loro primo figlio.Dovrebbe essere facile, ma non lo è.
La prima gravidanza ha come componente anche l’inquietudine. Talvolta anche un po’ di paura. In seguito alcuni veli cadono e ci si preoccupa più di quel seme, che di sé.
Frugo tra sensazioni sopite e rivivo gli attimi di quell’attesa lunga nove mesi. Ne seguo l’evoluzione e la costante metamorfosi che si sviluppa dentro di me. I pensieri si spintonano, mulinellano e sono dolcemente preoccupati che a “quel cosino” non accada nulla di spiacevole.Sarà come il suo papà, avrà i miei occhi, maschio, femmina ...fino a quando la prima ecografia illumina angoli bui.
Maschio ! Femmina! Cosa importa, la parola attesissima è “SANO ! “
Ed a quel punto insieme, attentamente si pensa al nome ci si lavora su a lungo, ma non si tiene conto che ormai l’assillo del giovani. è la brevità, la sintesi, il risparmio di tempo. In concreto poi, Emanuela diventerà... Manu! Sabina, diventerà...Sabi , Maria Giovanna sarà Marigiò e così via.
Si salverà Aldo, Marco, Mauro, ma soccomberà clamorosamente Gian Luigi che diverrà Giangi, ma andrà bene lo stesso.
Caro neo-papà non sarò esauriente, ma so che molto capirai guardando tua moglie che accarezza il suo grembo con amorosa delicatezza, o quando lei ti annuncerà: “si muove!”.
Se però vuoi fare qualcosa di utile, quando il suo corpo sarà molto cambiato, sussurrale ogni tanto “ Sei bellissima!”.
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Mi può parlare della gravidanza ? Me lo chiede un uomo con uno sguardo attento e pieno d’amore. Vuole sapere cosa prova la mamma in attesa per condividere le sensazioni di sua moglie che aspetta il loro primo figlio.Dovrebbe essere facile, ma non lo è.
La prima gravidanza ha come componente anche l’inquietudine. Talvolta anche un po’ di paura. In seguito alcuni veli cadono e ci si preoccupa più di quel seme, che di sé.
Frugo tra sensazioni sopite e rivivo gli attimi di quell’attesa lunga nove mesi. Ne seguo l’evoluzione e la costante metamorfosi che si sviluppa dentro di me. I pensieri si spintonano, mulinellano e sono dolcemente preoccupati che a “quel cosino” non accada nulla di spiacevole.Sarà come il suo papà, avrà i miei occhi, maschio, femmina ...fino a quando la prima ecografia illumina angoli bui.
Maschio ! Femmina! Cosa importa, la parola attesissima è “SANO ! “
Ed a quel punto insieme, attentamente si pensa al nome ci si lavora su a lungo, ma non si tiene conto che ormai l’assillo del giovani. è la brevità, la sintesi, il risparmio di tempo. In concreto poi, Emanuela diventerà... Manu! Sabina, diventerà...Sabi , Maria Giovanna sarà Marigiò e così via.
Si salverà Aldo, Marco, Mauro, ma soccomberà clamorosamente Gian Luigi che diverrà Giangi, ma andrà bene lo stesso.
Caro neo-papà non sarò esauriente, ma so che molto capirai guardando tua moglie che accarezza il suo grembo con amorosa delicatezza, o quando lei ti annuncerà: “si muove!”.
Se però vuoi fare qualcosa di utile, quando il suo corpo sarà molto cambiato, sussurrale ogni tanto “ Sei bellissima!”.
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6 commenti:
Argomento davvero affascinante che provoca sensazioni difficilmente trasferibili.
Però che emozioni indimenticabili sono quelle che vengono condivise tra i due protagonisti !
Forse sarebbe bello ricordarle, insieme.....frequentemente !
Si, sarebbe bello.
Sei fantastica Muccina:-)
Anch'io ricordo quei momenti, poi tutto mi è stato utile quando la mia amata nuorina mi diceva con un pancione grande e rotondo.." com'è dura la pancia, senti...ora si muove.." la prima volta è sempre così, poi vedi questi teneri papà sempre trepidanti..adesso assistono tranquillamente al parto, sono partecipi, fanno ginnastica con la mammina e tutto sembra più semplice.
Il nome, una cosa terribile quando si abbreviano, si storpiano...però è la moda....
un abbraccio
ciao,un bacio da un vecchio padre felicissimo di esserlo e di essere anche nonno,ciao un abbraccio
Assolutamente partecipare a tutte le fasi del parto.
Assolutamente essere molto presenti anche subito dopo e nei mesi a seguire, inventarsi senza paure per essere mammi.
Nessuna donna è mamma senza dubbi e paure, anche se c'è un invisibile percorso di naturalezza che è già tracciato, noi uomini dobbiamo essere lì,
pronti a supportare nei pensieri e nei fatti, perchè non esiste niente altro di tanto travolgente nella vita.
Dei due parti a cui ho assistito mi sono rimasti, l'emozione stordente, la gratitudine infinita per la mia donna, (ma anche per il genere donna/mamma), ed un senso di impotenza nell'aiutare la mia compagna.
In base alla mia esperienza credo che la gravidanza sia affascinante e distante per noi uomini; quando apparirà l'esserino le cose saranno molto più facili, questo neo papà si scoprirà ad aspettare l'interazione, verso i tre anni, gli uomini secondo me concretizzano meglio il rapporto con i figli, forse perchè siamo un poco troppo pratici.
Ma dormire col ranocchietto sulla pancia assieme alla tua donna sulla spalla resta l'emozione più dolce, quando senti che sei completo, quando realizzi un nuovo nucleo familiare, quando hai amore su amore.
I figli per la coppia sono un duro banco di prova, occorre molta cura per il rapporto due... come sempre in tutta la vita del resto.
Insomma, scambio costante di parole e sensazioni, presenza e nessuna regola che non sia, affrontare le paure assieme.
Siamo tutti inadeguati, fai il meglio delle tue possibilità novello papà, la tua compagna ti è al fianco e ti regala la vita, nessuno mai ti darà miglior occasione !
Dolcissimo... io ricordo mio marito con tenerezza... credo mi abbia ividiato molte volte...per quanto un futuro papà si sforzi di immaginare cosa si prova ad aspettare un bimbo non lo saprà mai con certezza... ma fortunatamente i tempi sono cambiati e la maggior parte degli uomini ora è attento alla gravidanza della propria compagna. Partecipando alle ecografie, e alla crescita di quel meraviglioso contenitore che è il grembo materno.
io appoggiavo spesso il mio ventre alla schiena del mio lui per far si che anch'egli assaporasse il gusto dei calci sul suo corpo. mi sono sempre sentita speciale e bella anche perchè lui mi faceva sentire così... Ricordo delle meravigliose serenate al pancione con la chitarra classica ... che il pupo apprezzava. ma alla fine la cosa più importante è esserci... perchè la vita si da in due è la gravidanza anche se vissuta sulla pelle della donna puà essere vissuta anche da un uomo essendo presente ai cambiamenti di quei lunghi nove mesi .
RIRI - Cara RIRI, sempre partecipe e gentile. Basta un grazie ? ma io aggiungo un abbraccio caldissimo.
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JENGISKAN - Già nonno, così giovane? Hai bruciato le tappe anche tu, vero? Però sento che ne sei felice e....condivido.A presto
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LUCIGNOLO - ecco, dovevi parlare tu col giovane papà. Tu gli parli da padre che conosce le emozioni e la VERA partecipazione! Io sono senz'altro inadeguata. Grazie, caro Luca. Riveli sempre una sensibilità intensa. Un abbraccione.
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JASNA ! Parlare a te di gravidanza, sarebbe improponibile perchè l'hai vissuta e la rivivi nella sua particolarità sofferta ed entusiasmante. Grazie Jasna. Un bacione.
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