Block noites di renata mucci
· Quando, più di un secolo fa, a cavallo o a piedi si circolava sulle strade del Bel Paese, unico ristoro per
l’anima erano le Santelle davanti alla quali si poteva sostare in
preghiera. Le Santelle sono piccole, isolate costruzioni che ricordano
con dolci dipinti, la figura della Madonna e altri richiami sacri. E non
mancava mai un fiore o una piantina fiorita ad attestate la dolce,
continua devozione. Molto opportunamente, sono state recentemente
definite “cattedrali del
viandante”!
Punti di sosta e di meditazione, ne vediamo ancora quando
con la nostra vettura, percorriamo le strade della Penisola e ne subiamo
il richiamo e il fascino. Quando capitava, nei bei tempi andati, di
incontrarne una mi soffermavo sempre con commozione e piacere Un breve
raccoglimento e un elevato pensiero, connotavano la breve sosta. Sono
tutte belle le santelle che ci ricordano la nostra esistenza non
soltanto terrena e ci fanno pensare alla mano devota che ha posato le
poche margherite nel vasetto in attesa. Ed è altrettanto bello vedere –
in un recipiente di fortuna – qualche fiore di campo, raccolto e posato
da una mano gentile.
Queste “cattedrali del viandante” hanno, per me e per molti un fascino che si rinnova ogni volta.
Nell’ultima occasione in cui ho visto una santella c’era davanti una
mamma che – con una bimba in braccio – faceva il segno della croce sul
petto della bimba ed è stato un gesto dolcemente commovente. Non rimane
che augurarci che queste santelle continuino a favorire un sorriso e un
gesto di spontanea devozione. Questo continuano a sperare tutti coloro
che riservano – alle pulsioni dell’anima – il posto privilegiato che
spetta loro, da sempre.
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