block notes di renata mucci
Giornale di brescia - domenica 22 gennaio 2017
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Mi
rendo conto di essere in contrasto con qualsiasi logica, e pure tento
di dare un senso all’incomprensibile. I temi che mi appassionano,
vertono su indulgenti atteggiamenti - noti e distruttivi - verso alcool,
droga e comportamenti compulsivi verso il gioco d’azzardo e le domande
si affollano e appassionano.
L‘intelligenza è una facoltà meravigliosa e
irrinunciabile, e una mente normale, non dovrebbe accettare nemmeno
l’idea di vederla offuscata e spesso annientata , E pure, molti
permettono – con l’’assunzione di sostanze che alterano le facoltà
mentali – che questo avvenga e perdono così il contatto con la realtà,
trascinando se stessi e intere famiglie in situazioni veramente
devastanti . Perché ?
Nei nostri giovani è, a volte, l’esempio che deriva da cattive compagnie, o la curiosità o, anche, la
constatazione che – l‘approccio con alcune sostante – dà ,in prestito,
quell’euforia e quella padronanza, caratterialmente carente. Sensazioni
che spariscono assieme all’effetto delle sostanze oppiacene e
allucinogene che lasciano scompensi e annientano la volontà.
Non basta
ovviamente questo spazio per un tema che ha mille sfaccettature, ma vale
la pena di suggerire la vasta possibilità di recupero che
oggi viene ampiamente offerta. Alcool, droga e gioco d’azzardo possono
essere contrastati chiedendo aiuto, senza falsi pudori a chi è in grado
di dare una grande mano per “ritornare a riveder le stelle” Perché come spesso mi piace ricordare, basta un po' di buona volontà per poter affermare :Yes we can ! Si possiamo !
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