Giornale di Brescia - sabato 31 dicembre 2016
block notes di renata mucci
IL GIORNALE 2 gennaio 2017 : il vecchio e il bambino
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block notes di renata mucci
IL GIORNALE 2 gennaio 2017 : il vecchio e il bambino
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Nella bruma mattutina, su una bianca nuvoletta scorgo un vecchio
stralunato che volge lo sguardo verso una culla nella quale si agita un
neonato, che però è super dotato. Questo infante non vagisce, ma si
esprime forte e chiaro:
«Lasciami nella culla, vecchio 2016 ! » implora.
Ma la risposta è perentoria e immediata : «Ascoltami patatino, tu sei il 2017 e non puoi sottrarti, quindi ti esorto a reagire ! Guarda avanti e affronta il tuo percorso con grinta e determinazione. E non porgere il fianco a nemici pericolosissimi quali sono lo sconforto, l’indifferenza, l’atteggiamento rinunciatario, il pessimismo e il corrosivo avvilimento. Pensa sempre che puoi farcela, che devi farcela !»
Il piccolo tace, sembra riflettere e poi risponde : «Dici bene, ma io sono un elemento astratto e penso che questa sconvolta e provata umanità, debba assumersi la sua personale responsabilità nella coltivazione del suo orticello. Ogni verde pianura lussureggiante è formata da frazionate coltivazioni che concorrono, tutte, al soddisfacente risultato finale.»
«Lo farà, non temere.» risponde il vecchio, allontanandosi con passo stanco.
E io rimango basita a rimuginare con un forte desiderio di condividere, ma già prevedo che qualcuno dirà : «Belle parole, ma soltanto parole. » Vero, soltanto parole finché non le traduciamo in fatti concreti come sperano i nostri figli, i nostri giovani che aspettano da noi esempi, coraggiosamente improntati da una salda determinazione.
Chi pensa che questa sia utopia, forse dimentica che ogni grande impresa è stata preceduta da una intensa speranza, da un’idea, o da un sogno che ha permesso la traduzione in fatti concreti. La Storia insegna ! (r.m.)
----------------------«Lasciami nella culla, vecchio 2016 ! » implora.
Ma la risposta è perentoria e immediata : «Ascoltami patatino, tu sei il 2017 e non puoi sottrarti, quindi ti esorto a reagire ! Guarda avanti e affronta il tuo percorso con grinta e determinazione. E non porgere il fianco a nemici pericolosissimi quali sono lo sconforto, l’indifferenza, l’atteggiamento rinunciatario, il pessimismo e il corrosivo avvilimento. Pensa sempre che puoi farcela, che devi farcela !»
Il piccolo tace, sembra riflettere e poi risponde : «Dici bene, ma io sono un elemento astratto e penso che questa sconvolta e provata umanità, debba assumersi la sua personale responsabilità nella coltivazione del suo orticello. Ogni verde pianura lussureggiante è formata da frazionate coltivazioni che concorrono, tutte, al soddisfacente risultato finale.»
«Lo farà, non temere.» risponde il vecchio, allontanandosi con passo stanco.
E io rimango basita a rimuginare con un forte desiderio di condividere, ma già prevedo che qualcuno dirà : «Belle parole, ma soltanto parole. » Vero, soltanto parole finché non le traduciamo in fatti concreti come sperano i nostri figli, i nostri giovani che aspettano da noi esempi, coraggiosamente improntati da una salda determinazione.
Chi pensa che questa sia utopia, forse dimentica che ogni grande impresa è stata preceduta da una intensa speranza, da un’idea, o da un sogno che ha permesso la traduzione in fatti concreti. La Storia insegna ! (r.m.)
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