sabato 7 settembre 2013
Gelidi venti di guerra.
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L’8 settembre 1943 avevo 16 anni e una marea di sogni, cullati tra le bombe di una guerra infame che non favoriva i sogni, ma a 16 anni ci si sente invincibili.
E Oltre agli eventi bellici ecco gli italiani allo sbando, timorosi ,tra ordini e contrordini mentre chi doveva tenere saldamente le redini aveva abbandonato le briglie al vento.
La mia famiglia era sfollata in una cascina a Bagnolo Mella e quel giorno la mia mamma ha fatto 18 polente con poche patate in umido da offrire a ragazzi in fuga verso le loro case. Cercavano abiti borghesi per non rischiare la vita e noi abbiamo vuotato gli armadi, abbiamo dissetato e nutrito questi nostri militari confusi e impauriti. Dal cielo gli inglesi mitragliavano e bombardavano e al nostro fianco i tedeschi da alleati e nemici diffidenti e pericolosi. Difficile rivivere l’incubo ma altrettanto difficile dimenticare. E l’eco di un urlo riaffiora dall’anima di questa angosciata superstite : “ MA PIU’ GUERRE. MAI PIU’ ! renata mucci – Brescia
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