domenica 2 dicembre 2012

Una storia da libro Cuore.

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Una storia vera. Ho vissuto la mia infanzia in una famiglia ricchissima, che non aveva una lira e pure mi ha lasciato un patrimonio inestimabile di ricordi che ancora bastano al mio cuore.

Tra altro io e mia sorella Anna avevamo facoltà di invitare un povero per il pranzetto di Natale, rigorosamente impostato su agnolini in brodo e gallina lessata ripiena .

Lo sceglievamo con cura tra quelli che, sulla strada che ci portava a scuola, sostavano accovacciati nell’androne della Chiesa della Grazie. E il giorno di Natale i regalini erano per lui (o lei) Un fazzoletto pulito e profumato, una bustina di borotalco, saponetta e una collanina infilata da noi e se era un uomo una bottiglia “di quello buono”.

Che giorno fantastico era quello ! E oggi che riaffiora nel ricordo, asciugo col dorso della mano qualcosa di inaspettato. E’ una lacrima che non riuscirà ad arrivare al tremito delle labbra.

The end
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