" su Bresciaoggi 30 dicembre 2011
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Sono da sempre convinta della necessità che le donne siedano più numerose e determinanti, là dove si esercita il potere. Ottenere il 50% delle candidature politiche per le donne è traguardo degno del massimo impegno e introdurre al più presto - in ambito legislativo - tale criterio, è doveroso oltre che auspicabile. Fortunatamente si è ormai consolidato l’apprezzamento che le donne si sono meritate nell’interagire in ogni campo ed è innegabile l’apporto calmieratore che spesso gestiscono sia in famiglia che nel lavoro.
Oltre a ciò collocarci a fianco dei nostri uomini per condividere ogni sfumatura del vivere, compresa quindi la gestione di tutto ciò che è sociale, non può che aumentare il patrimonio di idee che supporta ogni azione. E’ quindi indispensabile introdurre modifiche ed integrazioni alle norme elettorali per assicurare alle donne il 50% delle presenze in tutte le consultazioni elettorali, dalle amministrative alle politiche, nel proporzionale e nel maggioritario.
Un progetto di legge popolare è stato presentato in tal senso alla Corte di Cassazione nel febbraio 2002 dalla Senatrice Elena Marinucci e dall’esperto di diritto costituzionale Vincenzo Cerulli. Ma il progetto si sé dissolto nel nulla, ma continuo a credere che la partecipazione attiva e massiccia delle donne consentirebbe di progettare, anche per i nostri figli, un futuro migliore.
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