tra le lettere de LA STAMPA - Forum - del 26 gennaio 2008
tra le lettere - Bresciaoggi del 4 febbraio 2009
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“La maestra di una terza elementare di Torino ha invitato gli alunni a votare la più bella della classe.” La notizia, estrapolata dal testo di un articolo stilato da Massimo Gramellini, noto giornalista de LA STAMPA mi ha lasciata basita.
Anche volendo attribuire l’idea del giochino, alla leggerezza di una sprovveduta insegnante, il fatto gravita comunque nell’àmbito dell’assurdo.
In una scuola elementare non si invita a premiare il merito, ma l’esteriorità, senza valutare l’effetto, anche frustrante, che una scelta del genere è destinato a produrre.
In terza elementare l’età si aggira intorno agli otto anni e già si dà valore all’esteriorità anziché all’impegno? Quanta amarezza davanti a tanto squallore. Come potrà radicare l’ autostima nelle bambine non particolarmente dotate fisicamente? Non dovrebbero essere tutte (belle, insignificanti o bruttine) spronate a dare consistenza a valori meno effimeri ?
A discriminare in base all’aspetto ci pensa purtroppo e frequentemente la vita, ma che si inviti ad una valutazione effimera e non sostanziale in una scuola elementare è vergognoso e delinea un panorama piuttosto triste e misero, davvero.
Mi auguro, almeno, che l’insegnante venga spronata a riflettere sull’importanza del suo ruolo e trovi il modo di rivalutare il merito. Resta immutata e si rafforza, la stima che meritano i molti “insegnanti” veramente degni di fregiarsi dell’alto, meritorio titolo di “educatori”. r.m.
Anche volendo attribuire l’idea del giochino, alla leggerezza di una sprovveduta insegnante, il fatto gravita comunque nell’àmbito dell’assurdo.
In una scuola elementare non si invita a premiare il merito, ma l’esteriorità, senza valutare l’effetto, anche frustrante, che una scelta del genere è destinato a produrre.
In terza elementare l’età si aggira intorno agli otto anni e già si dà valore all’esteriorità anziché all’impegno? Quanta amarezza davanti a tanto squallore. Come potrà radicare l’ autostima nelle bambine non particolarmente dotate fisicamente? Non dovrebbero essere tutte (belle, insignificanti o bruttine) spronate a dare consistenza a valori meno effimeri ?
A discriminare in base all’aspetto ci pensa purtroppo e frequentemente la vita, ma che si inviti ad una valutazione effimera e non sostanziale in una scuola elementare è vergognoso e delinea un panorama piuttosto triste e misero, davvero.
Mi auguro, almeno, che l’insegnante venga spronata a riflettere sull’importanza del suo ruolo e trovi il modo di rivalutare il merito. Resta immutata e si rafforza, la stima che meritano i molti “insegnanti” veramente degni di fregiarsi dell’alto, meritorio titolo di “educatori”. r.m.
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12 commenti:
Forse hai colto nel segno, gli insegnanti hanno perso ormai il vero significato del ruolo che rivestono, fregiandosi della pomposa nomea di "insegnante" se non addirittura "professore", si dimenticano che il loro reale ruolo, innanzitutto è quello di EDUCATORI. Per fortuna, qualche sparuto gruppetto di obsoleti educatori insegnanti si aggira ancora nei corridoi delle scuole italiane, ma si dice che siano destinati ad una imminente estinzione.Sarà il caso di promuovere al wwf una campagna di sensibilizzazione per salvare la specie??????
Che la tua domenica scorra serena.
Il caso della maestra in questione è paradossale oltre che sintomatico di una professionalità quasi assente, se non scarsa.
Per quanto scrive Mistral nel suo commento vorrei aggiungere solo una nota, giacchè l'argomento mi tocca, visto che sono "insegnante, professore, docente ed educatore", e chi più ne ha più ne tolga!!!
Io non sarei così catastrofico nel dire "gli insegnanti".
Ce ne sono di capaci e di incapaci. Nel liceo dove insegno mi sforzo di instillare quotidianamente il valore dello stare insieme, prima di quello dell'istruirsi a vicenda.
Mi domando: lo iato esistente tra chi ha studiato prima in un clima culturale diverso e questi ragazzi che, nella maggior parte dei casi, sono figli della rivoluzione tecnologica e di genitori assenti o latitanti, è sempre e solo a svantaggio di chi insegna?
O gli insegnanti - nella maggior parte dei casi - sono visti e considerati come i derelitti di una società in cui essi sembrano essere l'oasi nel deserto di una possibile educazione?
Sono domande, lanciate lì.
Un abbraccio, Renata.
Cara Renata, ti ringrazio per aver riportato e commentato così bene questa notizia che, insieme a tante altre, è un "segno dei tempi", della cultura di tristezza e vacuità che si diffonde sempre più. E' vero, la cosa grave è che anche la scuola arrivi a veicolare superficialità e culto dell'apparenza. Però è confortante che ci siano tante "sentinelle" della civiltà e che ognuno di noi trovi in luoghi come questo l'opportunità per confrontarsi, per scambiare delle opinioni e anche per sentirsi meno solo!
Buona domenica, Renata, ti mando un abbraccio affettuoso.
Ops, non avevo firmato il mio post! Ciao, Renata, così ti abbraccio di nuovo, Livia
L'insegnante avrà fatto domanda di partecipazione a uomini e donne, come minimo...
Cioa Renata
Già la competizione ha qualcosa di nefasto in sè, figuriamoci per le bellezza esteriore...
Non mi piace la competizione, sono per la collaborazione, nell'ambito della quale lo scopo è di tutti e chi più ne ha, più ne metta.
La competizione è nata insieme al capitalismo, sembra così innata nell'uomo, ma è indotta e se ne potrebbe fare tranquillamente a meno, anzi...
quanta superficialità, spero che leggendo articoli del genere i genitori si rendano conto della responsabilità che hanno rispetto ai figli e che smettano di delegarne l'educazione. L'uomo è prezioso per crescere vuoto di valore o per essere riempito di sciocchezze.
Cara muccina ti saluto, buona domenica A
Cara MISTRAL, sono da sempre ostile verso l'uso del plurale. In ogni campo, fiori e gramigna convivono, ma quello che conta è non permettere che la gramigna tolga vitalità ai fiori.Ma anche nel caso in esame il veleno è alla fonte. C'è preparazione negli individui ai quali vengono affidati i fiori del nostro giardino ? Chi sa ! Buona nanna, Mistral
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Viandante e Prof. Tu lo sai bene quanti docenti dedicano vita e pensieri al loro lavoro, considerandolo una missione !Educare, insegnare non significa solo istruire. Coltivare il rispetto e il valore della dignità umana comincia in famiglie e solo successivamente può essere portato avanti con l'ausilio della scuola e degli educatori. Ma il questo lavoro "a catena" ognuno deve operare bene...o il risultato sarà deludente.Famiglia, scuola, società in cooperazione. Che bel sogno!Buona notte a te.
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LIVIA ! Certo si deve arginare questa tendenza a valorizzare il disvalore. Sarà dura, ma sono sicura che qualcuno riprenderà coscenza e continuerà la buona semina. Sono ancora molti quelli che ci credono. Avanti, dai e non perdiamo la speranza.Buona domenica cara Livia---------------------------------------------------
Certo caro Pietro la votazione ha coinvolto maschietti e femminucce, Con votazione segreta e premiazione. Era una cosa seria...o no ! Ciao Pietro.
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Cara Pia sulla competizione, sportiva o di altro genere ci sarebbe molto da dire proe contro.
Ma qui è il tema che è a dir poco sconveniente. Buona notte cara Pia
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ALIZA. problema centrato. Sarebbe bene piantarla di delegare e colpevolizzare. Ma dalla culla alla scuola c'è già tempo per una buona semina che deve transitare dalla scuola alla società in costante collaborazione. Invece....
Che dire muccina? Rimango basita e sconcertata.
Vero che abbiamo già capito che di fatto già si stà concretizzando una società del "vuoto" che, peraltro, ci vuole tutti ignoranti, ma sentire che si è toccato un nuovo fondo, ti mette sconcerto..... ed anche un po di paura. Io in questo mondo ci devo vivere!!!!!
Mil besitos mi queridisima amiga :-))
Querida Zahxara, non lo sapevi che la stupidità circola in percentuale altissima ? Come non incontrarla ? Capita. Ecco perchè ai figli bisogna anche insegnare che nessuno è infallibile e ognuno deve dare un personale apporto intellettuale ai fatti. Parlare con i figli e soprattutto...ascoltarli. E sperare SEMPRE. Che altro possiamo fare ? Ti abbraccio. muccina.
Bell'esempio, questa maestra! :-(
Assente per malattia, ora sono di nuovo qui..
EDUCARE significa TIRARE FUORI, far uscire da chi si ha di fronte il meglio che possa avere. e già siamo fuori strada, se parliamo di insegnanti, educatori..
Non basta, poi, miss italia, il gf, e tutte le letterine veline calciottine e stupidine che girano in tv.. ora farenno anche le "alunnine", le più belle alunne di età compresa tra i 6 e i 10 anni! Sono senza parole..
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