Pubblicato da Bresciaoggi il 25 ottobre 2008
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L’ autunno tiepido che sa di fine estate invita anche me, che mi sono un po’ impigrita, a lasciare la tana. Sono uscita e mi sono recata, nel pomeriggio nell’accogliente parco che si distende invitante, vicino a casa. Quest’ampia zona verde confina con un asilo adiacente ad una scuola elementare e, al termine, ha sede una scuola media. Ovviamente, bimbi, e ragazzetti circolano numerosi, ma io sosto al parco giochi vicino all’asilo e ascolto i gridolini, il cinguettio e il vociare dei più piccini. E li osservo.
I loro occhi sono ancora fiduciosi, ma già preludono a quelli che saranno gli atteggiamenti successivi. Questi piccoli individui che si realizzeranno domani offrono indicazioni precise. Il più timido, raramente ammesso al gioco collettivo, si colloca in disparte mentre il prepotente dirige e dispone i suoi sudditi improvvisati. “Tu, là in fondo ! Voi due sull’altalena. Lasciate lo scivolo a mia sorella con le sue amiche “ Ordina con una lieve inflessione di compatimento. Femmine !
Piccole donne, infatti. Già maliziose, con innata civetteria osservano...i maschi che maldestri, irruenti e chiassosi, le ignorano. Sono le 16,30 e si scatenano dopo la lunga seduta sui banchi e per quelli che hanno frequentato l’asilo c’è la cronistoria da raccontare alla mamma. C’è la bimba petulante, e quella riservata, in disparte le due amichette confabulanti e tanti bimbi di ogni estrazione sociale. E mi rincuora vedere la naturalezza dei più piccini nel contatto con la cinesina e con il bimbo di colore.
Molte famiglie indiane gravitano nella zona e non è raro incontrare donne sapientemente avvolte nelle tuniche lunghe, colorate che accompagnano i loro bambini, davvero belli con i grandi occhi scuri e denti bianchissimi. Noto anche una piccina che sta accanto alla sua mamma che porta il foulard ben assestato in capo. Il mondo ! Questo campionario di umanità uguale e diversa con le stesse aspirazioni e gli stessi disagi, questo mondo vario che qui si inserisce serenamente mi ha trasmesso fiducia.
Peccato che gli adulti complichino la vita di questi fanciulli che si accettano con tanta naturalezza! Mi alzo e mi accingo a rientrare con il desiderio di descrivere questo pomeriggio qualunque.
Ma è davvero.....qualunque ?
I loro occhi sono ancora fiduciosi, ma già preludono a quelli che saranno gli atteggiamenti successivi. Questi piccoli individui che si realizzeranno domani offrono indicazioni precise. Il più timido, raramente ammesso al gioco collettivo, si colloca in disparte mentre il prepotente dirige e dispone i suoi sudditi improvvisati. “Tu, là in fondo ! Voi due sull’altalena. Lasciate lo scivolo a mia sorella con le sue amiche “ Ordina con una lieve inflessione di compatimento. Femmine !
Piccole donne, infatti. Già maliziose, con innata civetteria osservano...i maschi che maldestri, irruenti e chiassosi, le ignorano. Sono le 16,30 e si scatenano dopo la lunga seduta sui banchi e per quelli che hanno frequentato l’asilo c’è la cronistoria da raccontare alla mamma. C’è la bimba petulante, e quella riservata, in disparte le due amichette confabulanti e tanti bimbi di ogni estrazione sociale. E mi rincuora vedere la naturalezza dei più piccini nel contatto con la cinesina e con il bimbo di colore.
Molte famiglie indiane gravitano nella zona e non è raro incontrare donne sapientemente avvolte nelle tuniche lunghe, colorate che accompagnano i loro bambini, davvero belli con i grandi occhi scuri e denti bianchissimi. Noto anche una piccina che sta accanto alla sua mamma che porta il foulard ben assestato in capo. Il mondo ! Questo campionario di umanità uguale e diversa con le stesse aspirazioni e gli stessi disagi, questo mondo vario che qui si inserisce serenamente mi ha trasmesso fiducia.
Peccato che gli adulti complichino la vita di questi fanciulli che si accettano con tanta naturalezza! Mi alzo e mi accingo a rientrare con il desiderio di descrivere questo pomeriggio qualunque.
Ma è davvero.....qualunque ?
8 commenti:
Per i bambini è una giornata qualunque e proprio per quello speciale, senza pensieri, se non quello di giocare.
quanto sono belli i pomeriggi "qualunque". Senza ansie e dolori, trascorsi in serenità e pace, dove è possibile godere di tante cose che all'improvviso diventano palpabili. Il parco cittadino, il tepore dolce del sole, i colori dell'autunno e l'umanità con la quale condividiamo tutte queste cose. Bello il tuo post, pieno di vita e speranza, cara
muccina buona serata A.
Son passata anch'io di lì e non ti ho visto. Peccato avrei condiviso volentieri questo tuo bel pomeriggio qualunque. Ma forse è meglio così: mi son beccata da Gabriele una bella influenza e ti avrei contagiato.
Ti abbraccio e ti auguro una buonanotte con una carezza
Momenti intensi!!
Bellissima la descrizione del pomeriggio qualunque!! E poi è meraviglioso vedere che al giorno d'oggi almeno i bambini, anche se di diversa nazionalità, riescono a trovare quell'armonia che purtroppo al mondo manca.
Non è mai un pomeriggio qualunque, se si sviluppano pensieri profondi. Anche io resto sempre piacevolmente stupita di come per i bambini sia naturale accettare la "diversità" (rigorosamente tra virgolette, solo per farmi capire).
Ciao Pellescura, lo sai che ti leggo sempre con piacere.Anche tu ami l'essenza delle cose semplici.
Bisognerebbe guardare il mondo...con gli occhi dei bambini ! Buon fine settimana !
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ALIZA -E' vero, abbiamo bisogno di poco invece...siamo frastornati da necessità inutili che ci distolgono da ciò che conta veramente.
Ti auguro un bel sabato "qualunque". Bacio.
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LUIGINA ! Ti avrei incontrata con gioia! Comunque hai condiviso leggendo il mio sereno pomeriggio, ma mi spiace tanto del vostro malessere. Auguri a te e a Gabriele, col cuore. Bacissimi.
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ALEXSANDRO - Te lo dico sottovoce : io amo la semplicità del vivere, ma quando tento di descriverla...devo allontanare l'idea di annoiare. Invece... quanta condivisione ho trovato in voi ! Anche a te un abbraccio e un grazie dolcissimo.
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Ciao Alianorah, hai fatto centro. L'unico pensiero amaro che si è insinuato ieri nella mia mente, era proprio rivolto agli adulti che si impegneranno per inquinare ciò che per i bambini è pulito e naturale. Peccato. Buon fine settimana.
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ogni momento vissuto da un bambino ha in se qualcosa di magico, mai uguale a se stesso, nessun momento è da sprecare con parole come qualunque nella vita di un bambino, questo forse è il dono più grande che hanno, e noi dobbiamo imparare da loro a smettere di utilizzare la parola qualunque...ogni giorno ha in se qualcosa di speciale...tu hai il dono prezioso di saper cogliere le piccole sfumature che rendono la vita bellissima.
Un bacio Calendula
buon fine settimana, un saluto affettuoso.
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