sabato 4 ottobre 2008

Il sovvertimento dei valori !

pubblicato sul Giornale di Brescia l'8 ottobre 2008
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“Proverò a chiedere a “Chi l’ha visto ?” Chiederò semplicemente “Avete visto, per caso, da qualche parte la logica ? L’ultima volta è stata vista in compagnia della coerenza, anch’essa scomparsa !

Leggendo e ascoltando le “ultimissime”, mi è sembrato di cogliere qualcosa di preoccupante e sostanzialmente sconcertante.

Il professore non può dire “Fai attenzione, perché se non studi, ti boccio!”

E’ no ! Poveri ragazzi ! Questa è una minaccia E ad affermarlo è una sentenza della Cassazione che mi ricorda quei genitori che hanno regalato la vettura nuova al figlio che non aveva superato la maturità. “Era tanto avvilito, poverino!”
Posso anche capire che la sfortuna ci metta qualche volta lo zampino e in tal caso una certa comprensione è d’obbligo, ma se il ragazzo ha agito con superficialità, lo premiamo perché non pianga ?

Cosa sta succedendo in questa nostra disastrata società , dove sta prendendo stabile collocazione il sovvertimento dei valori ?! “Do ut des” dicevano i latini e “Do se dai” insegna costantemente la vita. Non scherziamo sulle cose serie !
Lo spauracchio della bocciatura è sempre servito, fin dai più lontani tempi come avvertimento e monito per superare prevedibili cedimenti. r.m.

12 commenti:

Andrea De Luca ha detto...

infatti, chiara minaccia

Renata ha detto...

Benvenuto ANDREW !
Grazie per la visita mattutina.

Anonimo ha detto...

Peccato che nessuna testata spieghi che detta sentenza (come tutte le sentenze) dovrebbe essere letta nell’ambito in cui viene emessa, pertanto vi invito a leggere la notizia riportata nel sito www.Ansa.it con il titolo
MINACCIARE BOCCIATURE E' REATO, CONDANNATO PROF
dove infondo in formato pdf viene riportata la sentenza...


Michela

Anonimo ha detto...

Ma per chi non ha molto tempo vi riporto alcuni pezzi dell'articolo:
" La Suprema Corte lo ha affermato, in sostanza, nella motivazione di una sentenza con la quale ha confermato il verdetto di colpevolezza per un professore che aveva detto ad una sua studentessa che "non aveva più alcuna possibilità di essere promossa" per 'vendicarsi' di un intervento fatto all'Assemblea dei genitori dalla mamma della ragazza che proponeva di rimuovere lo stesso docente per i suoi comportamenti scorretti emersi dopo una ispezione ministeriale"

inoltre pare che:
"professore del liceo vicentino sembra, dalle carte giudiziarie, davvero un caso limite: condannato, oltre che per quella minacciata bocciatura, per abuso d'ufficio (dava lezioni private a pagamento agli studenti della sua classe), violenza privata ai danni di suoi studenti (costretti a testimoniare il falso sul programma svolto e sul grado di preparazione loro e di loro compagni), tentata violenza privata ai danni della preside."
Michela

Renata ha detto...

Cara Michela, grazie per la documentata chiarezza della tua esposizione.

La condanna del comportamente di quell'individuo che (dalle motivazioni richiamate) risulta scorretto, doveva e poteva essere emessa senza il riferimento alla frase, ambigua, che i giornali hanno citato.

Il senso della mia esposizione può essere letto, mi auguro, nell'ottica di una moderata severità, comunque formativa, che è auspicabile, ma che è stata preclusa agli insegnanti.

Grazie cara Michela e resto nella convinzione che i nostri intenti siano identici. Quelli di desiderare la buona formazione degli individui.

Un caro saluto.

Renata ha detto...

ANDREW -la tua frase "Infatti, chiara minaccia!" vuol avere una connotazione ironica o consideri seriamente minacciosa la frase pronunciata dal prof.?
In quest'ultimo caso, se la tua ragazza ti sussurra "Se mi tradisci...ti lascio!" ti avverte o ti minaccia. Un avvertimento dovrebbe essere ben accolto, una minaccia è una intimidazione.C'è una bella differenza.

Nessuno ha detto...

Ciao cara Renata.
Sono Michele Giordano
Ho cambiato blog

Tu pensa che nel liceo classico dove insegno abbiamo fatto un collegio docenti straordinario in merito alla questione da te sottolineata.
Al di là del caso limite del docente vicentino, la minaccia è tale e fa giurisprudenza.
Per cui, non ne risponde la scuola in quanto istituzione ma il singolo docente di riferimento.
Penso che abitare il linguaggio sia il solo modo per comprendere se stessi e stare con gli altri.

Renata ha detto...

Ciao caro Michele sai che non ho capito se condividi il mio risentimento, ma mi auguro che la risposta sia un bel, deciso SI !
Perchè se togliamo ai docenti anche la possibilità di fornire decisi "avvertimenti" agli alunni.... siamo messi maluccio, non credi ?

Luigina ha detto...

Cara Renata, certe sentenze, ma soprattutto come vengono proposte da certa stampa fanno meditare amaramente. Ma quando un ministro di questa repubblica delle banane, diplomato col 6 politico, riesce a far invalidare gli esami del suo marmocchio bocciato alla maturità, cosa altro si può dire? Che la legge è uguale per tutti? Che di questi tempi lo sport preferito è il tiro all'insegnante?

Renata ha detto...

Cara Luigina, in Italia le leggi

per i cittadini, si applicano
per gli amici, si interpretano.

Amara realtà che trionfa DA SEMPRE.

Ma "il tiro all'insegnante" è un pericolosissimo boomerang.

Spero solo che chi può, se ne renda conto in tempo. A noi rimane...tanta amarezza.

Ishtar ha detto...

Ciao siamo in una società di eccessi, non esistono più le mezze misure, tutto è il contrario di tutto, mi sa che si è persa la giusta collocazione della testa, è sempre stata così bene sopra le spalle!
Ciao

Anonimo ha detto...

Sono d'accordissimo con te. E poi, se la bocciatura esiste, perché mai non dovrebbe essere una possibilità da evitare con l'impegno nello studio?