Giornale di Brescia 24 gennaio 2006
Bresciaoggi........ 10 febbraio 2006
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Davanti alla bancarella della frutta aspetto il mio turno mentre una giovane signora procede nei suoi acquisti e ad un certo punto esclama: ”Le clementine!. Me ne dia due chili. Ieri, non ricordo il peso ma, erano dodici e mio figlio (aggiunge divertita) se le è mangiate tutte senza che me ne accorgessi. Oggi spero di mangiarne un po’ anch’io. Faccia due chili per favore”
Sorridendo chiedo “Quanti anni ha suo figlio?” “Sette”. La signora rimonta in macchina ridendo e in me affiorano le ormai consuete considerazioni. Che bel lavoro educativo ha compiuto la signora in sette anni se il ragazzetto si permette di “far fuori” ciò che la mamma ha acquistato senza che gli sfiori il sospetto che anche gli altri membri della famiglia desiderino fruirne!
Certamente quasi tutto ciò che ha connotato la mia lontana fanciullezza è oggi disatteso e considerato superato perchè “i tempi sono cambiati”, ma a mio avviso, si sono anche parzialmente deteriorati. Naturalmente la questione clementine é pretestuosa, ma mi serve per formulare una domanda : è proprio positivo che un bimbo si gestisca in modo autonomo in ogni anche banale circostanza?
Penso che a sette anni sia già un po’ tardi per addestrare un figlio all’altruismo, e abituarlo a rivolgere alla mamma un doveroso “posso?”ma guardando ai suoi anni a venire - inevitabilmente improntati a considerare prioritaria ogni esigenza personale - provo una certa amarezza.
E ancora mi interrogo su cosa c’è di superato nell’impegno che la mia famiglia e io stessa ho posto in essere con un po’ di fermezza e calibrata severità? Alla prima, velata dimostrazione di egoismo, quello dell’età infantile che porta ad affermare con decisione già nell’àmbito del gioco :“E’ mio!” l’intervento potrebbe essere mirato ad instaurare nell’animo infantile il piacere della condivisione, dell’altruismo.
La famiglia, che rimane la fonte primaria nella formazione dell’individuo, si esprime proprio nella quotidianità e non avrei trovato né banale né superato un atteggiamento risentito da parte della mamma sulla questione delle clementine. Tra le braccia di ogni mamma, in seno ad ogni famiglia c’è una particella della società di domani.Sono i nostri figli! Cosa c’è di superato nel volerli consapevoli, forti e responsabili? r.m.
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Bresciaoggi........ 10 febbraio 2006
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Davanti alla bancarella della frutta aspetto il mio turno mentre una giovane signora procede nei suoi acquisti e ad un certo punto esclama: ”Le clementine!. Me ne dia due chili. Ieri, non ricordo il peso ma, erano dodici e mio figlio (aggiunge divertita) se le è mangiate tutte senza che me ne accorgessi. Oggi spero di mangiarne un po’ anch’io. Faccia due chili per favore”
Sorridendo chiedo “Quanti anni ha suo figlio?” “Sette”. La signora rimonta in macchina ridendo e in me affiorano le ormai consuete considerazioni. Che bel lavoro educativo ha compiuto la signora in sette anni se il ragazzetto si permette di “far fuori” ciò che la mamma ha acquistato senza che gli sfiori il sospetto che anche gli altri membri della famiglia desiderino fruirne!
Certamente quasi tutto ciò che ha connotato la mia lontana fanciullezza è oggi disatteso e considerato superato perchè “i tempi sono cambiati”, ma a mio avviso, si sono anche parzialmente deteriorati. Naturalmente la questione clementine é pretestuosa, ma mi serve per formulare una domanda : è proprio positivo che un bimbo si gestisca in modo autonomo in ogni anche banale circostanza?
Penso che a sette anni sia già un po’ tardi per addestrare un figlio all’altruismo, e abituarlo a rivolgere alla mamma un doveroso “posso?”ma guardando ai suoi anni a venire - inevitabilmente improntati a considerare prioritaria ogni esigenza personale - provo una certa amarezza.
E ancora mi interrogo su cosa c’è di superato nell’impegno che la mia famiglia e io stessa ho posto in essere con un po’ di fermezza e calibrata severità? Alla prima, velata dimostrazione di egoismo, quello dell’età infantile che porta ad affermare con decisione già nell’àmbito del gioco :“E’ mio!” l’intervento potrebbe essere mirato ad instaurare nell’animo infantile il piacere della condivisione, dell’altruismo.
La famiglia, che rimane la fonte primaria nella formazione dell’individuo, si esprime proprio nella quotidianità e non avrei trovato né banale né superato un atteggiamento risentito da parte della mamma sulla questione delle clementine. Tra le braccia di ogni mamma, in seno ad ogni famiglia c’è una particella della società di domani.Sono i nostri figli! Cosa c’è di superato nel volerli consapevoli, forti e responsabili? r.m.
9 commenti:
Buon giorno Renata, L'egoismo che è presente nelle nuove generazioni è purtroppo una realtà. Domenica scorsa mi e capitato il seguente fatto: in un contesto sociale mi sono trovato con 5 ragazzi di 13, 14 anni che cercavano in tutti i modi di provocarmi con battute molto pesanti sulla mia età; con molta calma ho respinto le provocazioni e le ho detto: ma voi lo sapete che se i vostri padri oggi hanno il sabato festivo e grazie alla mia generazione, lo sapete che oggi se i vostri padri quando si ammalano hanno la mutua pagata al cento per cento a grazie alla mia generazione e cosi via.
Si sono ammutolite e sono state ad ascoltarmi, poi ancora le ho detto: guardandovi vedo che voi non siete dei bulletti, ma certi vostri compagni che a scuola fanno i bulletti (per fortuna una minoranza) danneggiano sopra tutto voi ragazzi.
Ho voluto farti solo alcuni esempi, per dirti che purtroppo siamo in una realtà molto difficile. Penso che tu su questi temi potresti dire molto.
Ciao Salvo
Buon giorno carissima.
Questo è un altro dei fondamentali cardini purtroppo "scardinati" della nostra società.
Del resto, quando la nostra società ha intrapreso la corsa verso il disfacimento e l'abbrutimento? Quando si è smesso di insegnare ai figli il rispetto verso gli altri (e verso se stessi).
E non si dica che si generalizza dando la colpa sempre ai genitori: il primo educatore è la famiglia e l'educazione dell'individuo inizia dalla culla. Il relativismo dilaga mentre i genitori non si rendono conto che i nostri figli sono lo specchio di noi stessi e non pensano che domani se non oggi, come il caso della signora delle clementine, loro stessi saranno vittime del concetto di naturale e legittimo che ai loro figli hanno dato dell'egoismo.
Molta amarezza e tanta paura.
L'egoismo genera mostri.
Un abbraccio e a presto carissima Renata.
Salvo
Zahxara
rispondo ad entrambi perchè parlate e parliamo la stessa lingua. Io continuerò ad affermare che non si tratta di cambiamento ma, di degrado. Fortunatamente c'è ancora una folta schiera di ottimi genitori. Sono loro la nostra speranza.
Caspita e pensare che mi sentivo male ogni volta che rimproveravo la mia prole quando prendevano qualcosa senza permesso...
Il risultato? oggi sia figlia n° 1 che figlia n° 2 prima di prendere qualcosa chiedono il permesso... posso fare merenda? posso mettere avanti una cassetta (di cartoni animati), etc.
E pensare che mi sentivo demodé!!!
Un abbraccio rivalutato!!!
e una buona notte serena e spensierata!
ANGELO -
A te e ai tanti genitori che come te, EDUCANO i loro figli, un applauso fragoroso.
MERITATISSIMO ! Buona nanna.
Ciao Renata, oggi si è concluso l'anno della Università della Terza Età, non avevamo nessun docente, abbiamo festeggiato con dolci e bevande.
Poi abbiamo discusso sugli aforismi di: Kahlil Gibran e stato bellissimo e ci sono stati molti interventi.
Fra l'altro è interessante che dalla discusione e venuto fuori che se noi vedessimo la nostra vita come una paggina al giorno di un libro, la mia vita sarebbe un libro di 26645 pagine, prova a fare il conto delle pagine del libro della tua vita.
Ti auguro buona notte
Salvo
SALVO ! Ma come ?
Contrariamente a ciò che affermi nella tua scheda personale scopriamo che sei un universitario!
Che piacere, caro Salvo. Che grinta, che vitalità.
La tua voglia di cogliere le opportunità e di farne tesoro dice molto di te.
Complimenti !
P.S. Ho seguito il tuo suggerimento. 29.565 le pagine - scritte fin qui - del libro della mia vita.
Mi impegno con entusiasmo per rendere stimolanti....TUTTE le prossime che arricchiranno la trama.
Per la conclusione.....c'é tempo !
Caspita... ad oggi per me sono 13.248... praticamente un bimbo!!!
Angelo. Hai ragione: praticamente un bimbo !
Io invece ho detto senza volerlo, un "quasi verità":
30.000 pagine praticamente una bamba.
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