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Novembre, si annuncia come da copione. L’aria arruffa le foglie che giacciono a terra, vulnerabili. Pedoni infreddoliti transitano frettolosi e il ritorno al nido è più allettante. I profumi (prosaici ?) dei cibi che cuociono lenti, identificano un sottile adescante richiamo.
Una manciata di lucenti castagne e un foglia d'alloro nell'acqua salata bollicchiano piano e dalla cucina effondono un profumo che sa di nostalgia. Quella latente, insabbiata, voglia di intimità si fa imperiosa, si effonde, pervade. E’ novembre.
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8 commenti:
Gentile Renata, Novembre inizia con due giorni stupendi; dovrebbe iniziare con la più autentica interiorità. Il LORO ricordo, la LORO testimonianza...e noi che dobbiamo sempre rispondere: "Ne sono degno,ancora?".
L'atmosfera va conservata:è quella del fanciullino di allora. (Ieri sera tre ragazzini hanno suonato:dolcetto-scherzetto;a loro nessuno insegna quei due VALORI; domani cosa rimarrà?). A me non basta il "tuo" ottimismo.
Caro Umberto.
Non sono ciecamente ottimista, ma guardo da più parti e vedo bellezza, bontà e tanto altruismo che non fa notizia.
Vedo volontari sulle ambulanze e penso a Gino strada e ai molti che come lui aiutano e rispettano "l'altro".
La cattiveria è sempre esistita, ma non va enfatizzata. Siamo liberli di schierarci dalla parte giusta. FACCIAMOLO.
I due sacrosanti valori che tu ricordi vengono ancora tenuti presenti in tante belle famiglie, ma gli Organi d'Informazione ci informano costantemente, soltanto del peggio che avviene intorno a noi. Questo deve essere valutato, sempre.Pertanto :
“...Mi tengo stretto il mio cielo stellato sopra di me ,la legge morale dentro di me"
Spero che tu sappia,Renata, di chi è quella citazione che hai scelto.Bisogna partire da lì per poi poter puntualizzare quanto scrivi:"... ma guardo da più parti e vedo bellezza, bontà e tanto altruismo che non fa notizia... Siamo liberli di schierarci dalla parte giusta. "
Borowski,il biografo autorizzato di quella persona,scriveva:" Il padre desiderava un figlio laborioso e pienamente leale,la madre voleva anche un figlio pio...il padre esigeva laboriosità ed onestà, sopra tutto orrore della menzogna,la madre santità.".
Quando guardo la scena politica di oggi ( e non solo quella)rileggo le parole di quella persona ( puoi anche metterle come tua massima,la completa):
"Davanti ad un potente mi inchino,ma il mio spirito non si inchina (Fontanelle).Io posso aggiungere:davanti ad una persona di umile condizione,in cui colgo una dirittura di carattere,in una misura tale che io non ho coscienza di avere,il mio spirito si inchina:lo voglia io o no...".
Anch'io (Umberto)l'ho sempre condiviso,anche se mi sono sempre opposto all'ìncipit:davanti ad un potente io NON mi inchino. E chi è il potente,oggi?
“...Mi tengo stretto il mio cielo stellato sopra di me ,la legge morale dentro di me"
Non conosco l'autore della citazione.Ma la riporto frequentemente perchè mi piace.
Apprezzo molto quel tuo riconoscere il merito di un individuo, indipendentemente dalla sua estrazione sociale. Chapeau, caro Umberto.
In chiusura mi permetto affermare che "chi è potente oggi" dovremmo deciderlo noi. Tutti insieme, ma questa è utopia. E poi...chi ne ha veramente i meriti ? In questo concordo con te.
Cara Renata, mi accosto un po' prosaicamente - dopo aver letto i post tuoi e di Umberto, vi ho apprezzati e ho un sorriso per entrambi - al piacere di condividere il grigio di queste giornate, che hanno il loro fascino proprio nelle luci basse, nel profumo delle foglie bagnate, nelle strade lucide: tutte le case con le finestre illuminate che vediamo dalle strade la sera, sono più belle, in inverno. Tutte sembrano accogliere e quindi soprattutto in inverno puoi sentirti, anche per queste luci e odori che richiamano a una porta che si apre per te e poi si chiude, dietro di te, più solo. Il piacere (e la fortuna, piaccia o no) di camminare nel freddo ben imbaccuccati, con quel brivido sottile di quando facciamo scorrere la lampo, il naso rosso e i capelli negli occhi (parlo per me!) .. le nuvolette che escono prima delle parole.. E le caldarroste, i fumi della campagna, gli odori dei campi. Le arance fredde, comprate al mercato: si vede che sono della stessa regione di Umberto, e che ho tanti ricordi di un'infanzia vissuta 'anche' in campagna? Ho interrotto il filo di discorsi più serio.. solo per regalarvi qualche foglia d'autunno, come quelle che - facendo divertire qualcuno a cui dò un passaggio in macchina - raccolgo per strada e appoggio sul cruscotto. Grazie, un abbraccio, Manuela
Bentornata Manuela. Ti leggo sempre con piacere anche dalla Schelotto e seguo la tua quotidianità che affronti sempre con grinta e forza d'animo.
Grazie per il tuo gentile intervento e ti auguro una buona nanna serena, con affetto partecipe. muccina.
è sempre interessante rapportarsi e confrontarsi con altri punti di vista e qui da te è possibile ed arricchisce, se fosse necessario, quello che scrivi..Spesso si parla del brutto, dello squallore ecc..poco delle cose che succedono e cercano di migliorare situazioni di grave disagio (guerra,malattia ecc)..eppure basta guardarsi intorno, senza andare troppo lontano ed è tutto racchiuso nell'animo della gente che si incontra che è un nostro vicino e come te mi piace pensare positivo..
"speranza non è che tu venga, verresti e sarebbe speranza"
Baci muccina.
Ciao RIRI e....grazie.
Grazie per l'assiduità, per le affinità e per l'intelligente partecipazione.
Un bacio. muccina
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