Lo sfogo di un ragazzo innamorato, mi ha riempito di amarezza . Lui è davvero innamorato, ma i suoi genitori non approvano la sua scelta e ritengono che sia stato irretito. Ed è così che si rivela un atteggiamento non raro.
I nostri ragazzi meritano stima, soltanto se si adeguano ai nostri desideri ? E solo in quel caso meritano considerazione? Se invece fanno scelte autonome, siamo pronti a ritenerli fragili e irretiti da artificiose manovre femminili ?
Ma, talvolta, sono ragazzi che trovano continui ostacoli alla loro personale maturazione. E qualche incauto genitore arriva a pronunciare la frase odiosa e ricattatoria “Con tutto quello che ho fatto per te!” dimenticando che diamo ai figli ciò che (in genere) abbiamo ricevuto dai nostri genitori e che i nostri ragazzi daranno ai loro figli.
Non ricordano, questi genitori, di aver fatto – a loro volta – alcune scelte autonome ? Siamo sicuri che amare significhi spianare il percorso dei figli o addirittura predisporlo ? Maturare significa anche scegliere, sbagliare, cadere e rialzarsi e io vedo il compito dei genitori svolgersi al meglio, nell’amore e nella comprensione.
Anche mio figlio ha lasciato presto il nido e questo non rientrava certo nei miei desideri, ma mi sono subito chiesta “perché?”. In seguito ho cercato mia nuora, negli occhi di mio figlio. Il suo sguardo sereno mi illustrava il loro rapporto, più di ogni parola.
Facciamo sapere ai nostri ragazzi che le nostre braccia e il nostro cuore sono pronti ad accoglierli sempre. E se capita che non approviamo le loro scelte, restiamo comunque al loro fianco con il nostro amore intatto. Perché e così che l‘amore rivela tutta la sua intensità.
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6 commenti:
E' bello quello che scrivi muccina, trovare negli occhi di un figlio l'amore e la serenità è la più grande aspirazione di un genitore. Oggi è difficile, forse di più, questo compito, ma se il detto è giusto..chi semina raccoglie ed a volte anche se non si semina bene può esserci un buon raccolto..la vita insegna, matura, dà il sentiero da percorrere sbagliato o giusto che sia, non sta a noi "raddrizzarlo", ma sarà il percorso stesso..I genitori non dovrebbero mai intromettersi nella vita privata dei figli, le scelte devono giustamente essere loro...
Un bacio e buon fine settimana:-)
Sottoscrivo tutto, per poterlo chiamare Amore per l'altro deve essere incondizionato.
E poi l'individuo si costruisce con la fiducia, la stima nei propri processi di discernimento, nell'accettazione e la comprensione dei possibili sbagli, nel valorizzare gli autonomi percorsi positivi.
Altrimenti il genitore saprà solo tradire le proprie paure ed esprimere il riflesso del suo egoismo... se non peggio.
Ma trasmettere equilibrio, può venir solo da persone che ne abbiano, anche solo un minimo, purchè intellettualmente onesti verso se stessi !
Ciao Renatuzza :-)
Ciao RIRI, tema impegnativo questo e, come affermi giustamente anche tu, il rispetto dell'individualità E' SACRO "! uN BACIO.muccina
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LUCIGNOLO ! Non avevo dubbi sulla tua totale condivisione. Ho già avuto modo di constatare che il tuo incondizionato altruisma si esprime sempre.....a prescindere !
Ti abbraccio forte. renatuzza
Questa è la "sfida" quotidiana di chi tenta, cerca, impara ogni giorno ad essere genitore. E' e sarà difficile ma non per questo meno meno bella :)
un abbraccio forte.
Ale
Cara Alessandra, forse dovremo imparare a rispettare i nostri figli, in quanto individui, dopo averli aiutati-con tutto il nostro impegno - a diventarlo. BACIO.
E' esattamente ciò che sta succedendo a me in questo periodo. Ho 31 anni e ho conosciuto un ragazzo che, a giudizio dei miei, non va bene per me. E' la prima volta che mi avvicino così tanto ad un ragazzo al punto da portarlo a casa e farlo conoscere ai miei genitori. Non l'avessi mai fatto...improvvisamente per la mia famiglia (e in special modo per mia madre)sono diventata una debole, rammollita, incapace di valutare le situazioni e le persone...io mi sento diventare pazza:vorrei vivere con gioia e semplicità questo sentimento meraviglioso che non avevo mai conosciuto e invece sto vivendo un incubo, siamo arrivati al punto che non possiamo neppure telefonarci (riesco solo a mandargli qualche sms clandestino). Vorrei avere modo di conoscerlo meglio e di rendermi conto di come è lui, invece questo diritto mi viene negato, visto che all'improvviso sono diventata un'imbecille...è mai possibile che io debba scegliere tra l'amore per la mia famiglia e l'affetto che ho per lui? non mi sento di fare una cosa simile, sarebbe una coltellata che i miei non si meritano...non serve a nulla cercare di farli ragionare:per loro sono io quella sbagliata...vorrei stampare le considerazioni sull'"Amore ostacolato" e farle leggere a mia madre, ma penso che continuerà a non capire...
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