La Stampa - 6 marzo 2010
Bresciaoggi - 11 narzo 2010
-----------------------------------------------
4 marzo 2010. Omar è uscito l’altro ieri dal carcere. Erika uscirà tra due anni. Convinti così di aver pagato il giusto prezzo per le coltellate letali, impietosamente inferte (soltanto nove anni fa) alla mamma e al fratellino di Erika.
Sono contro la pena di morte per gli assassini ma urlo ancora più forte quando la morte viene inferta a persone innocenti. La ribellione di fronte alla pochissima considerazione per le vittime è – nella fattispecie – intollerabile.
Giusto non infierire, giusto tentare il recupero di chiunque, ma nei tempi e nei modi che tengano in giusto conto il rispetto per chi non può essere recuperato.
Vite innocenti spezzate da una crudeltà davvero incomprensibile. No, c’è qualcosa di destabilizzante nella legislazione vigente, che si dedica ai colpevoli lasciando nell’oblio le vittime.
3 commenti:
Chissa come mai quando si posta argomenti scottanti come questo e altri ... la gente ha paura di commentare e di dire ciò che pensa.
Personalmente credo ... che in Italia la giustizia Non sia giusta , soprattutto per quanto riguarda le pene da scontare... ma come si può dare un valore alla vita ... se ala fine non c'è una legge giusta che punisca chi ha commesso un omicidio efferato come quello di O. e E. Nove anni per aver tolto la vita ad un bambino e ad una madre... Ma a quel padre e marito a cui è stata tolta la moglie e un figlio, a lui chi da giustizia? Non credo sia giusto , anche se O. ha percorso un percorso di recupero e si sia pentito per ciò che ha fatto. La punizione giusta? passare il resto della vita in carcere a disposizione di chi come lui ha ucciso, violentato... poi non sono un giudice e personalmente credo che oltre a salvaguardare il recupero di queste persone, bisognerebbe pensare ai familiari delle vittime , che sono obbligate a vivere con un fantasma assassino che se ne va libero per le strade come un cittadino modello.
Aspetto con preoccupazione il "processo breve" per constatare ancor più feroci ingiustizie.
Cara Jasna, niente da aggiungere al tuo commento.
Con una "giustizia" di questa mollezza, ci sentiamo tutti in pwericolo. La mancanza della punizione è diseducativa.
--------------------------------
Caro EDUCATORE, spero che tu abbia torto, ma temo che tu abbia ragione.
Posta un commento