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Replica pubblicata sul giornale di Brescia del 4 aprile 2009.
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Una giovane donna ( forse un' adolescente) lamenta con una sua lettera al Giornale di Brescia l’incomprensione dei grandi e io –con complice affetto – le ho risposto :“”Ciao Alessandra Sofia, “i grandi” come li definisci tu riferendoti agli adulti, non sono tutti uguali ed evidentemente tu sei suscettibile alle critiche di alcuni di loro. Io, ad esempio (classe 1927) sono ancora interiormente giovane, amo i giovani e ne parlo e ne scrivo SEMPRE con solidale comprensione ed apprezzamento.
Ma ammetterai che nemmeno i giovani (di oggi, di ieri e di sempre) sono tutti uguali e ce ne sono parecchi che discreditano la categoria. I bulletti, i cafoncelli, quelli stupidamente spavaldi, quelli che pretendono di trovare tutto facilmente e subito, quelli normalmente maleducati..esistono, in contrapposizione a quelli che si mettono in gioco, ignorando gli ostacoli e combattendo con positività e coraggio la quotidiana battaglia del vivere.
Tu, che cerchi di infoltire la schiera dei migliori, proponiti di percorrere la tua strada ignorando i malevoli, quelli inaciditi dal tempo e coloro che magari hanno l’attenuante di frequentazioni di scarso spessore.
Non farti condizionare e ricorda che – nel bene e nel male - la vita è anche questo. Gli adulti fanno constatazioni spesso supportate da fatti deludenti e alcuni di loro fanno chiacchiere soltanto astiose. Anche questo passa il convento.
Ti abbraccio con tutto il vigore che riesco a racimolare, molto affettuosamente.””
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Una giovane donna ( forse un' adolescente) lamenta con una sua lettera al Giornale di Brescia l’incomprensione dei grandi e io –con complice affetto – le ho risposto :“”Ciao Alessandra Sofia, “i grandi” come li definisci tu riferendoti agli adulti, non sono tutti uguali ed evidentemente tu sei suscettibile alle critiche di alcuni di loro. Io, ad esempio (classe 1927) sono ancora interiormente giovane, amo i giovani e ne parlo e ne scrivo SEMPRE con solidale comprensione ed apprezzamento.
Ma ammetterai che nemmeno i giovani (di oggi, di ieri e di sempre) sono tutti uguali e ce ne sono parecchi che discreditano la categoria. I bulletti, i cafoncelli, quelli stupidamente spavaldi, quelli che pretendono di trovare tutto facilmente e subito, quelli normalmente maleducati..esistono, in contrapposizione a quelli che si mettono in gioco, ignorando gli ostacoli e combattendo con positività e coraggio la quotidiana battaglia del vivere.
Tu, che cerchi di infoltire la schiera dei migliori, proponiti di percorrere la tua strada ignorando i malevoli, quelli inaciditi dal tempo e coloro che magari hanno l’attenuante di frequentazioni di scarso spessore.
Non farti condizionare e ricorda che – nel bene e nel male - la vita è anche questo. Gli adulti fanno constatazioni spesso supportate da fatti deludenti e alcuni di loro fanno chiacchiere soltanto astiose. Anche questo passa il convento.
Ti abbraccio con tutto il vigore che riesco a racimolare, molto affettuosamente.””
3 commenti:
PECCATO ! E' capitato anche a me di sentire commenti mono/tematici nei confronti dei giovani. E purtroppo quasi sempre negativI. "" i giovani sono TUTTI maleducati, TUTTI fannulloni, TUTTI menefreghisti e questi concetti globali dimostrano che anche tra gli adulti c'é una diffusa tendenza al giudizio astioso che non rispecchia la realtà. PECCATO ! Davvero peccato !
..sì, orribile, ed è anche un segno di 'invecchiare male', anche se a dirlo magari sono dei quarantenni. E' la generalizzazione ad essere sempre dannosa, oltre a confermare l'atteggiamento comodo del non pensare, ma prendere in blocco una situazione o una categoria e dare il voto. Credo che molta della confusione dei nostri ragazzi sia il frutto della nostra confusione di adulti; è vero che molte qualità sembrano fuori uso, e trionfa il peggio. Ma non 'tutto' è il peggio!
stasera, Renata, sono invece un po' ad ali basse per aver ricevuto, da più di un'amica, e-mail molto sommesse, tristi, pessimiste. Messaggi depressi, di chi si trascina, e ammette comunque di star meglio di altri. Mi rattristano queste cose perchè so che anch'io ho vissuto e espresso atteggiamenti simili, in tante occasioni che in realtà non richiedevano che un occhio diverso, o un po' di coraggio. Giusto per smetterla di lamentarsi di qualcosa che si vive quando poi non si fa niente per modificarlo.
In questi ultimi anni, invece, davvero duri.. sia sentimentalmente che professionalmente, provo ancora e di più la voglia di scrollarmi di dosso pensieri che inquinano, atteggiamenti negativi. Non perchè le cose mi vadano tanto bene (anzi), ma perchè mi rifiuto di star ferma a subirle e lamentarmi. Vorrei avere le parole giuste per queste persone, perchè sono amiche care, vorrei che riuscissero a spostarsi di quel po' che serve per guardare in un'altra prospettiva. Ma che fare, ognuno ha il suo passo, vero? e chi sono io per invitare altri a modificare il passo?
così ti saluto, sono andata fuori tema vedi, e ti mando un abbraccio un po' pensieroso.
Manuela
Ciao Manuela, ho tentato di visitare il tuo blog, ma non c'è accesso. Mi aiuti ?. Per il resto ti rispondo privatamente.
Buona nanna. renata
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