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La grande finestra della mia camera mi consente di affacciarmi sul mondo, quello della quotidianità che mi fa sentire i caldi raggi del sole o mi trasmette l’umida percezione della pioggia o rende palpabile la soffice atmosfera della neve che imbianca, ovattandolo l’intero panorama.
Vedo i ronchi, le collinette che adornano Brescia, splendidamente ubicata tra i laghi e le colline e guardo con amarezza il grande edificio di cristallo rosa che si erge sullo sfondo.
La destinazione originaria lo collocava tra gli alberghi preposti all’accoglienza dei turisti, manager, uomini d’affari e gente interessata al patrimonio culturale che privilegia la nostra città. A lavori ultimati si è potuto ammirare il prestigioso edificio..... che non ha mai iniziato la sua attività.
Per ragioni che non conosco sono passati anni di preoccupante silenzio ed è iniziato il degrado.
Sono stati danneggiati gli ingressi, alcune vetrate sono state rotte o danneggiate e si presume che all’interno qualche randagio a quattro o due zampe vi sostasse abitualmente. E gli anni si sono aggiunti agli anni.
Ad un tratto si è visto all’opera personale addetto a murare gli accessi ai non autorizzati e poi e tornato il silenzio. L’elegante edificio di cristallo rosa è lì silenzioso e inattivo a ricordare che “chi bene incomincia...non sempre termina dignitosamente l’opera.”
Altri anni si sono assommati e altri ancora ne passeranno. Sudori, soldi, speranze buttati in braccio al degrado. A un senso tutto questo ?
Vedo i ronchi, le collinette che adornano Brescia, splendidamente ubicata tra i laghi e le colline e guardo con amarezza il grande edificio di cristallo rosa che si erge sullo sfondo.
La destinazione originaria lo collocava tra gli alberghi preposti all’accoglienza dei turisti, manager, uomini d’affari e gente interessata al patrimonio culturale che privilegia la nostra città. A lavori ultimati si è potuto ammirare il prestigioso edificio..... che non ha mai iniziato la sua attività.
Per ragioni che non conosco sono passati anni di preoccupante silenzio ed è iniziato il degrado.
Sono stati danneggiati gli ingressi, alcune vetrate sono state rotte o danneggiate e si presume che all’interno qualche randagio a quattro o due zampe vi sostasse abitualmente. E gli anni si sono aggiunti agli anni.
Ad un tratto si è visto all’opera personale addetto a murare gli accessi ai non autorizzati e poi e tornato il silenzio. L’elegante edificio di cristallo rosa è lì silenzioso e inattivo a ricordare che “chi bene incomincia...non sempre termina dignitosamente l’opera.”
Altri anni si sono assommati e altri ancora ne passeranno. Sudori, soldi, speranze buttati in braccio al degrado. A un senso tutto questo ?
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7 commenti:
Muccina Chi ha costruito quell'edificio è fallito e le banche che lo avevano costretto ad indebitarsi ne sono entrate in possesso: c'è un processo in ballo , ma la giustizia nel nostro paese ha tempi lunghi
Lo sapevo, o lo intuivo, cara Luigina....ma che malinconia!
Un abbraccioe buona nanna.
Tutto resta sospeso, qui, in italia. Le cause durano così tanto che spesos dimentichiamo anche il motivo per cui siamo in tribunale, o siamo troppo stanchi.. è successo a me, nella mia famiglia, di essere chiamati a testimoniare per un fatto che neanche ricordavamo più.... come con le persone, anche con gli oggetti l'italia è lasciva.
..e si parla di crisi.
Crisi c'è per chi è povero, che diventerà sempre più povero.
Ciao Muccina, è triste tutto ciò, sì, penso alla mia bellissima scuola elementare con un parco enorme dove addirittura facevamo corsa campestre..ora è lasciata in balia di se stessa...ed è una SCUOLA!!!!
Ti abbraccio
Ps. ho postato una ricettina di patate piccanti, se ti gusta:-))
Cara Renata,
intanto grazie mille per il passaggio tra i miei rovi.
Mi piace come racconti le cose... inizi in modo poetico e quasi trasognato.. per poi entrare in un problema reale...
brava
un abbraccio
Daniel
la speculazione ... credo sia la malattia più grande di questi anni... la nostra rovina.
E' proprio l'Italia degli sprechi, delle cattedrali nel deserto. Ciao
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