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Gramellini - La Stampa - 27 gennaio 2009
La prima regola: mettersi nei panni dell’altro.
Il simbolo del «dialogo» non sono due lingue che si parlano addosso come nei talk show, ma due orecchie che ascoltano in silenzio le ragioni della controparte.
Ecco, «silenzio» resta una delle poche parole che si possono ancora adottare con tranquillità, sicuri che nessun politico smania dalla voglia di impossessarsene.
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martedì 17 febbraio 2009
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5 commenti:
bellaaa!! sarebbe proprio una cosa mai vista, hanno usato il silenzio come un urlo i politici, ti ricordi Pannella e la Bonino quando sono apparsi alla tv imbavagliati?? parecchi anni fa...è vero che saper ascoltare e parlare a tempo dovuto, sono le regole della buona convivenza a tutti i livelli.
Buona giornata muccina
Rispetto , rispetto , rispetto ...per le persone , le loro opinioni , le loro scelte . Quando sapremo ascoltare senza scannarci e indignarci ,pensando di essere il VERBO , allora ci potremo considerare CIVILI.
Siccome non uso il silenziatore e scrivo sui giornali, nei blog e nei forum di mezzo mondo, non lo invoco per gli altri.
Occorre invece raggiungere la stato ottimale di esternare sempre cose ispirate.
Allora anche il dialogo, non è più un fine ma un mezzo per comunicare
ciò che si ha dentro e condviderlo.
Cara Muccina condivido, il silenzio ed il rispetto nel dialogo e non solo, sono molto importanti, è chiaro che il silenzio è inteso come un momento di ascolto dell'altro (se ho ben capito) non certamente una sottomissione a chi ne sa di più e così via..Amo Massimo Gramellini, non condivido tutto quello che dice, ma lo trovo molto interessante come giornalista, per le parole che sa esprimere in modo semplice, poi anche quando parla, l'ho visto al salone del libro, è bello da ascoltare.
Ti abbraccio
a TUTTI - COME HO FATTO A NON RISPONDERVI ? pERDO I COLPI, QUALCHE VOLTA. sONO IMPèERDONABILE, MA PROVO UGUALMENTE A CHIEDERE SCUSA.
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aliza - Saper ascoltare è un'arte.
Grazie Aliza. Bacio.
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Paola - credo sia ancora lungo il cammino e impervio. Però ci spero sempre. Il traguardo è - come di ci - essere CIVILI.
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CLAUDIO, quando scrivi non interrompi nessuno. Il dialogo del quale parliamo è verbale ed è li che si manifesta la prevaricazione. Parlare assiene in due o più diventa soltanto una pagliacciata.Sono certa che condividi.
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RIRI. Io e te siamo un'anima sola.Gramellini è un ottimo giornalista e anche un'ottoma persona. Buoni sentimenti ed ottima capacità d'espressione. Ne vorrei molti come lui. Un bacione. renata
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