Giornale di Brescia 4 marzo 2008
Povera Alice ! Si aggira in quello che potrebbe essere il reale paese delle meraviglie e si rende conto del degrado inarrestabile che la circonda. Vede un’altra petroliera versare in mare il suo carico, mari e fiumi inquinati, e avverte un sottile disagio anche mentre annusa l’aria. Problemi che la sgomentano, troppo grandi per lei e non le resta altro che chiedere aiuto, ma non ha risposta perchè chi potrebbe offrirglielo è da un’altra parte, non è interessato al problema! Sta esplorando il cielo...vuole toccare la luna...vuol sapere se c’è acqua su Marte e, nel frattempo Alice vede tante cose belle deteriorarsi, imputridire, sparire.
La guardo e anch’io continuo a porre domande e vorrei che chi è più dotato e più competente aiutasse Alice, me e altri come me...a capire. Perchè ci affanniamo tanto ad esplorare lo spazio se non riusciamo – prima - a risanare i nostri mari, a limitare l’inquinamento dell’aria che respiriamo, a conservare le foreste? Mi sembra che l’umanità si comporti in maniera dissennata. Se la mia bella casa, il mio giardino avessero bisogno di manutenzione e di cure io provvederei, prima di andare a vedere se vicino alla mia casa ci sono giardini più belli, con erbe che non conosco e che potrebbero, forse, essermi utili in futuro. Non esistono più le priorità? E’ sensato indebitarsi per avere un gioiello costoso se si hanno le scarpe rotte? Non si fa più il rapporto costo-beneficio? Il costo di tutte le ricerche interplanetarie è ormai incalcolabile e il beneficio – a lungo termine – soltanto probabile. Missili, uomini, energie, idee, genialità, risorse economiche, tutto al servizio della ricerca fuori casa!
E Alice? Continueremo a lasciarla piangere nel suo giardino che marcisce, davanti al suo lago che diventa una fogna? La abbandoniamo mentre non riesce più nemmeno a respirare? Io non riesco a perdere anche la speranza : mi siedo vicino alla dolce Alice e mi unisco a lei per chiedere aiuto e forse qualcuno ci ascolterà. O no? - Renata Mucci - Brescia
mercoledì 27 febbraio 2008
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4 commenti:
Grazie Renata per i tuoi spunti di riflessaione. La storia di Alice però, se non ricordo male, finisce che viene processata e condannata dopo aver testimoniato e prima che la decapitassero...si svegliò. Nel seguito della storia, forse meno conosciuto, Alice, sonnecchiando su una poltrona del suo salotto, si chiede cosa ci sia dall'altra parte dello specchio e con sua grande sorpresa, riesce a passarci attraverso ed a trovare una risposta alle sue curiosità.Io voglio sperare che le piccole Alice,sparse in tutto il mondo, non si limitino a piangere ma si rimbocchino le maniche per diventare le artefice del loro futuro nel rinnovato paese delle meraviglie.
Ciao Renata , ti leggo sempre volentieri da quando ho scoperto il tuo blog. Sempre ricco di novità e di notizie. Credo ti sia data la risposta da sola citando Oscar Wilde. Il superfluo è una necessità prioritaria. sono solidale con Alice.
@Jasna! Avevo notato il sito della mia amica Renata tra i tuoi preferiti, ma non leggevo nessun commento tuo e mi sembrava strano. Non le arrivavano le mail che lo segnalavano. Ora abbiamo sbloccato la situazione e tolto la moderazione dei commenti.
Fantastico! Ero un po' preoccupata, pensavo non le interessasse pubblicarli.
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