Una nota dell'aprile 2003, che rileggerei volentieri insieme a voi :
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Ti ho cercato
Ti ho cercato e ti cerco ogni giorno.
- ti ho cercato là dove potevi fermare la mano sacrilega che rendeva parricida un figlio;
- ti ho cercato dove un bimbo indifeso subiva attenzioni indesiderate, sporche, spregevoli;
- ti ho cercato accanto ad un uomo senza braccia che pur nella pienezza della maturità esibiva la sua menomazione mendicando;
- ti ho cercato dove si combatte, dove si soffre, dove si muore, dove si bestemmia, dove si odia, dove corpi a brandelli giacciono incompassionati;
- ti ho cercato dove un vecchio smarrito e fragile veniva sradicato dalla casa, dai ricordi, dagli affetti per essere affidato a mani mercenarie ed estranee;
- ti ho cercato dove una madre piangeva, straziata dalla perdita ingiusta, irreparabile;
- ti ho cercato dove regna il sopruso, la violenza, la prevaricazione, la falsità;
- ti ho cercato sgomenta nel reparto oncologico infantile dove bimbi incolpevolmente sofferenti eludono, con l'ingenuità dello sguardo fiducioso la loro tragedia personale.
E mi sono chiesta : Ma dove si posa il tuo sguardo? Dove? Vedi quello che vedo io? Vedi che a quel paradiso che ci è stato dato in sorte, vengono indirizzate ignobili e meschine finalità? Dove sta andando questa umanità composta da eroi, criminali, santi, intrallazzatori, geni, imbecilli, individui mediocri e persone eccezionali?
Quando la ribellione stava per cedere il posto alla sfiducia mi è parso udirti sussurrare: " Ti ho dato il libero arbitrio".
Ho creduto di capire e ho continuato a cercare. Poi, inaspettatamente ...
- ti ho intravisto sull'ambulanza che mi trasportava nell'emergenza ed eri negli occhi amorevoli di una sconosciuta che mi regalava conforto;
- ti ho percepito nella mano che stringendo la mia, mi richiamava alla realtà.
- ti ho trovato nel sorriso di un ragazzo che, in una casa di riposo, regalava gioiosamente il suo tempo a un’ anziana signora.
- ti ho visto a fianco dei City Angels che aggirandosi nella notte soccorrono i miseri e disadattati.
- ti ho incontrato nella generosità di chi si prodiga senza compenso nell'emergenza e nella quotidianità.
- - ti ho rivisto negli occhi di madri coraggiose.
- - ti ho riconosciuto nella disponibilità di un amico, nella dedizione di un insegnante, in chi lavora con onestà, in chi si sforza di praticare quotidianamente la tolleranza.
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Dio! Tu sai che la natura umana è debole, che i pensieri fluttuano nell'incertezza ! E' facile dimenticare che il sole sorge ogni giorno anche per noi; è comodo investire altri di responsabilità che ci competono; è confortevole costruire un guscio da cui estromettere il coinvolgimento. Ma finalmente ho imparato che dare spazio alla speranza e risollevarsi dopo essere finiti in ginocchio è possibile ed essenzialmente doveroso. Cercherò quindi di conservare la capacità di spaziare con lo sguardo senza mai dimenticare le inesauribili risorse di cui disponiamo e .......continuerò ad amare.
aprile 2003