giovedì 31 dicembre 2009

Eccolo qui, il 2010 !

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Gli auguri sono spesso doverosi e formali, ma qui, nello spazio virtuale, non esiste l’obbligo dell’esternazione doverosa dei sentimenti.

Qui, si fa strada spontaneamente la bella, timida, esigente, spesso insoddisfatta voglia di tenerezza. Da dare e da ricevere.

Voglia di coccole ? Che male c’è? Diceva Leo Buscaglia che nessuno è troppo grande, per un abbraccio.

Il mio è stritolante ed affettuoso.

martedì 29 dicembre 2009

L'eccezione e la regola. B.Brecht.

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-.. Quello che succede ogni giorno non trovatelo naturale. In questi tempi di sanguinoso smarrimento, ordinato disordine, pianificato arbitrio, disumana umanità, di nulla sia detto " è naturale". Così che, forse, nulla valga come cosa immutabile."

(Die Ausnahme und die Regel ) B.Brecht.

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domenica 27 dicembre 2009

Armi improprie.

Pubblicato da Il Giornale - lettere del 29 dicembre 2009
MISTER no - cesare@lamescolanza.com il 28/12/2009
Giornale di Brescia lettere - del 4 gennaio 2010------------------------------------------------
facebook 16 giugno 2013
Droga, alcool e incoscienza
Quando penso alle vittime della strada, mi chiedo se c’è in me l’incapacità di accettare la realtà o se c’è, nella realtà, qualche anomalia di troppo.
Non ha senso, tanto per chiarire, che venga definito “omicidio involontario” quello perpetrato da un ubriaco o da un drogato alla guida di un’automobile. Un individuo che, armato di pistola uccide, rischia l’ergastolo e un altro che sale sulla sua autovettura, parte velocemente e investe in pieno una donna e fugge...se viene arrestato, gode di assurde attenuanti.
Perché? Si tratta di incoscienza colpevole e assolutamente volontaria. Sappiamo tutti che un’autovettura deve essere guidata con perizia e che ci si deve mettere alla guida perfettamente sobri.
Lo sappiamo tutti, che perfino la sonnolenza è colpevole, quindi nel momento in cui uno accosta alle labbra un bicchiere o un secondo bicchiere di una qualsiasi bibita alcolica o peggio ancora sniffa qualche sostanza che lo limita nelle sue facoltà, lo sa di essere un potenziale pericolo pubblico.
E’ inutile girarci intorno. Lo sa e se ne infischia! E sarebbe proprio il caso di cominciare a rendere esemplari le pene conseguenti ad un omicidio quale che sia l’arma usata. Sia essa un pistola o l’alcool, o la droga o l’indifferenza colpevole, dannosa e deprecabile.
Credo fermamente che soltanto pene esemplari siano l’auspicabile deterrente. E voi ?
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sabato 26 dicembre 2009

Il dubbio.

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Il dubbio è il padre delle massime virtù dell’uomo:

La Curiosità e la Tolleranza.

Il Dubbio è un buon amico che bussa gentilmente alla tua porta e chiede di essere ascoltato. Espone le sue idee, ma è anche pronto a cambiarle non appena qualcuno gli dimostra che sono sbagliate.

Socrate.

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mercoledì 23 dicembre 2009

Le feste di Elena Alberti Nulli.

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Trascrivo per voi la lettera della poetessa Elena Alberti Nulli
evidenziando le perle che costellano questo suo cielo di Natale.
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Quella tavola apparecchiata per quattordici

Giornale di Brescia lunedì, 21 dicembre 2009

Meno male. Non ne poteva proprio più. Le "Feste" andavano bene quando lei era una ragazzina con il manicotto di pelliccia e i suoi quindici anni passavano per corso Goffredo Mameli sotto la neve che cadeva abbondante a stelle, a farfalle, a cristalli e la Pallata aveva la fontana coi candelotti che erano guglie di una cattedrale a testa in giù. La neve non mancava mai e scendeva a dondolarsi e sciogliersi sulle sue guance di primavera. Allora il Natale era santo e le cantava dentro con la voce degli angeli e dei pastori.

Lei ricorda benissimo le Feste nel grande palazzo, la sua casa nella Brescia antica, il giardino nascosto che le appariva, come un miracolo, ogni volta che apriva il portone. "I bresciani sono come la loro città - recitava a sé stessa - la Brescia dura del ferro che nasconde, dietro i portoni, la leggerezza allegra dei giardini". E a Natale il suo giardino, tutto bianco e luminoso nel riverbero dei lampioni, si spalancava agli zampognari d'Abruzzo "Astro del Ciel / Stille Nacht / Tu scendi dalle stelle" suoni e canti che erano chilometri di tenerezza da portarsi dentro per tutta la vita.

Le Feste toccavano il cielo con le dita quando "lui" arrivava a sussurrarle buon Natale amore mio e improvvisamente il pavimento della stanza diventava gommapiuma, prato, tappeto. Erano innamorati e i loro ginocchi si sfioravano sotto la tovaglia mentre le campane del Duomo, della Pace, di Sant'Agata e di San Faustino suonavano tutte insieme, solamente per loro, la gioia infinita di essere in due su questa terra.

Era bello a Natale il peso sacro dei figli, i camicini ricamati, i golfini sferruzzati con la lana rossa, soffici e corti tanto così, da mettere sul presepio vicino a Gesù perché li benedicesse. Non c'è niente da dire, era bello.

È così la vecchiaia? Le Feste adesso le danno sui nervi. I posti vuoti. Tutti i posti vuoti. Le viene voglia di gridare, di cadere, di andarsene chissà dove, ma non può né gridare, né cadere, né andare chissà dove. Lei, finché ha la testa a posto, deve dire Tutto bene. Tutto occhèi. Ci mancherebbe. I suoi "ragazzi" ne hanno già abbastanza di mogli e mariti e figli e cellulari. Ci mancherebbe che anche lei, vecchia signora, non consentisse ai figli di passare il Natale dove vogliono, con chi vogliono. Ci mancherebbe.

Ma quest'anno si è divertita a giocare con le Feste. Ha preparato nella sala grande, quella con il poggiolo che sorveglia corso Magenta, una tavolata tutta oro giallo, tovaglia oro giallo, tovaglioli oro giallo, fiori oro giallo. Posate d'argento, candelieri d'argento. Quattordici posti. I tovaglioli, piegati come canne d'organo e aperti a ventaglio nel bicchiere (non è di classe ma è un colpo d'occhio di estrema dolcezza) dondolano buffi e felici. Lei ogni tanto li tira su se si afflosciano da una parte o dall'altra. A centro tavola si accende una marmitta di arance.

Le amiche, la portinaia, il fiorista e il prevosto restano a bocca aperta:- Ma che meraviglia!

- Sì, stasera li ho qui tutti. Dalla Vigilia all'Epifania Lei li ha "qui" tutti.

- Nei prossimi giorni, sparecchiare sarà una sciocchezza, niente da lavare, niente panni stesi, solo un colpo di ferro ai tovaglioli. Che meraviglia.

Elena Alberti Nulli - Monticelli Brusati

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domenica 20 dicembre 2009

Babbo Natale. Ti scrivo anch'io!

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Caro Babbo Natale,

vuoi per una volta ascoltare la preghiera di chi è stata bambina tanti, tanti anni fa ? Non ti ho mai scritto perché non ostante tutto, penso che la vita sia stata buona con me, ma adesso – pensando serenamente che le occasioni di scriverti potrebbero non essere molte, ti chiedo qualcosa di importante per i bambini di tutto il mondo.

Non giocattoli, ma doni essenziali per un’esistenza serena. Dobbiamo già confrontarci con le malattie, con la morte e con tutto ciò che è inevitabile, ma mi piace pensare che i bimbi di oggi possano evolversi veramente ! La mia voce è debole, ma appassionata e – per quel futuro che non mi riguarda – ti chiedo , caro Babbo Natale, aiuta l’umanità a ritrovare un po’ di buon senso. Siamo tutti stanchi di ucciderci tra di noi per motivi talvolta incomprensibili.

Morire in molti per la volontà di pochi, non mi è mai sembrato giusto. I soldati sono adesso, tutti volontari, ma i civili che vengono coinvolti e che quando non muoiono rimangono invalidi, non hanno scelta. Sprona "i grandi della terra" ad intraprendere la strada della diplomazia. Ti sto pregando, caro, Grande Vecchio.

E poi vorrei che i costruttori di abitazioni, ospedali e scuole pensassero che li dentro potrebbero trovare dimora i loro figli, i loro nipoti e si liberassero della squallida, colpevole esosità che li porta a costruire con materiali inadatti e su terreni instabili o franosi.

E poi vorrei che ti adoperassi per ottenere che i notiziari non si limitassero ad annunciare che l’aria è densa di veleni, ma che annunciassero che si sta facendo il possibile per renderla respirabile.

E poi, e poi, provaci tu a ricordare a tutti che per andare avanti bisogna, talvolta, fare qualche passo indietro. Tornare ai passi lenti, alle gioie semplici. I miei occhi ricordano i tempi della parsimonia, dell’avversione verso lo spreco e rivivono i disagi di ore tristissime, di guerra, di freddo e di privazioni, i tempi dell’odio, che non dovrebbero tornare. Mi piace pensare che ti impegnerai e farai da intermediario, caro Babbo Natale, perché nella tua postazione vicina a Dio, dovrai chiedere il suo aiuto, se vorrai veramente realizzare i miei sogni.

Io credo ancora, sai, a Babbo Natale e - sottovoce aggiungo – credo ancora nell’amore e negli uomini . Con immensa fiducia mi firmo renata mucci da Brescia

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Inoltro,per conoscenza, la mia letterina, all'amico Ermanno Frassoni che spero voglia ospitarla nel suo spazio ed esprimo il mio sincero apprezzamento al giovane direttore de L'Angolo del Webmaster che propone il giornalismo verità, in una nicchia speciale, impegnata e colta, offrendo un intrattenimento culturale piacevole e vario.

Visitate l'Angolo del Webmaster

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venerdì 18 dicembre 2009

Rapporti pre matrimoniali.

su facebook 27 luglio 2013
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Sono contrario ai rapporti sessuali prima del matrimonio.
Fanno arrivare tardi alla cerimonia” Woody Allen
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mercoledì 16 dicembre 2009

La magia del disincanto.

Giornale di Brescia del 18 dic. 2009
su facebook e Piemonte Over 40 il 26 luglio 2013
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Ho avuto modo di affermare, recentemente (su Corriere Forum) che “Un laborioso, tenace percorso di autodisciplina, mi ha permesso di assaporare,....il disincanto. Ed ho aggiunto che Io e le mie emozioni abbiamo imparato a guardarci da da pari a pari e non ci inganniamo più... da molto tempo. “ Una gentile corrispondente mi chiede “Ma come hai fatto ?”. E io, ho tentato di essere esauriente, ma so quanto è difficile dar voce alle sfumature dell’anima. :
L'incanto emozionale, fortemente coinvolgente che - specie in amore - impedisce la visione reale, l'abbiamo sperimentato tutti almeno una volta nella vita ! Può però lasciare il posto al disincanto, quando cerchiamo di gestire le emozioni per amare senza esaltazione, profondamente, nella consapevolezza dei limiti nostri e del partner.
Ed è una sensazione stupendamente serena.
Mi chiedi perentoriamente "Come hai fatto!" ma, la risposta non può essere altrettanto chiara e immediata. E' successo, forse ho lavorato su me stessa, probabilmente ho messo un mattoncino ogni giorno, per costruire le mie difese senza privarmi delle emozioni.
Perché le emozioni sono irrinunciabile nutrimento, ma con tenacia mi sono semplicemente impegnata per arginarle.
- Si tratta di una conquista lenta che matura nella sofferenza. Quando il dolore prevarica si adottano tattiche di difesa tra le quali, ottimale, è la cautela. Moderati gli impulsi, tenere sotto controllo le emozioni diventa possibile. Faticoso, ma possibile.

So che è successo, mi sento serena nel mio sognante disincanto e mi mantengo fiduciosa !

"salvo prova contraria".
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lunedì 14 dicembre 2009

Il buonsenso,

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Il buonsenso è la misura del possibile;

è composto di esperienza e previsione;

è calcolo applicato alla vita.

Henry Frédéric Amiel

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sabato 12 dicembre 2009

Signori, in carrozza !

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Parlavamo tra amici e con nostalgia dei nostri giovanili spostamenti in treno. Prima, seconda, terza classe. Ordine e accoglienza negli scompartimenti che ci trasferivano da un capo all’altro della nostra bella Italia.

Il Capo stazione, i passaggi a livello, il fischio del treno e improvvisa, la perentoria esortazione : “Signori, biglietti!” e il personaggio obliterava allontanandosi poi, con un sorriso. Chiacchiere, pisolino e il paesaggio scorreva veloce dietro il finestrino.

L’ingresso in galleria con un rumore assordante e poi, di nuovo, il chiarore. Nuovi incontri, esperienze, dialogo. Non so come si viaggia oggi su rotaia, ma sento di ritardi, di scioperi, di sporcizia, di maleducazione. E osservo l’afflusso convulso di autovetture, tir, mezzi pubblici.

Non so se funzionano ancora i “treni merci”, ma osservando i mezzi pesanti che ingombrano strade e autostrade deduco che il trasporto su gomma é prevalente. "La debacle delle Ferrovie dello Stato –affermavo anni fa, intenzionata a fare dello humour – servirà a favorire l'industria automobilistica!" Ma, mi pare che sia proprio questo che si è verificato.

Recentemente ho sentito parlare di maggior attenzione verso le rotaie e privatizzazione delle Ferrovie. Se è vero, ben venga la competitività in un settore che potrebbe decongestionare il traffico e ripristinare socievolezza, risparmio e confort.

Sono quindi in fiduciosa attesa degli eventi, pronta ad infoltire la schiera dei tanti sognatori che non rinunciano a sperare.
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giovedì 10 dicembre 2009

Il contributo di ognuno, per il bene di tutti.

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Chilometri di marciapiede saranno transitabili...se ognuno spalerà la neve davanti alla sua soglia! E pianure immense si manterranno verdeggianti, se ognuno coltiverà - con amore- il suo orticello!

per la serie “fai la tua parte”.

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martedì 8 dicembre 2009

Lager e gulag !

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Trascrivo per voi due interventi di assidui lettori de LA STAMPA.
Mi pare siano meritevoli di attenzione. Che ne dite ?

I giovani conoscono i lager ma non i gulag
In Italia c’è un grave deficit culturale con possibili equivoci storici che incidono negativamente sulla mentalità dei giovani. Per esempio, mentre si sa quasi tutto sui crimini del nazismo, incluso l’elenco dei lager - come Treblinka, Auschwitz, Buchenwald, Dachau ecc. - quasi nulla è noto dei gulag comunisti in Russia. I giovani hanno spesso atteggiamenti di solidarietà esotica verso l’Africa e altri Paesi lontani, ma ignorano i propri genitori e nonni. Sarebbe utile organizzare visite alle case di riposo, dove sono «rinchiusi» coloro che hanno lavorato perché le attuali generazioni possano godere di libertà e benessere.
Deviati da ideologi da strapazzo, alcuni giovani non sanno far altro che protestare. Con preoccupante frequenza le città italiane sono percorse da cortei di giovani manipolati da chi, tra ignoranza e malafede, li strumentalizza.
MAX MONTI

Ma nei locali non c’è il divieto di fumare?

Sbaglio o in Italia è in vigore una legge che vieta di fumare nei locali? Dove sono finiti i buoni propositi? E i controlli? Ospite di amici a Torino, decidiamo di passare la serata in una discoteca: è sabato e nel locale c’è una one-night gay-oriented. Entriamo e siamo accolti subito dalla puzza di sigarette. Si fuma dappertutto. Mi chiedo se non abbiano creato delle zone all’aperto per fumatori. Mi risponde un buttafuori dicendo che fuori fa freddo, una sigaretta dura solo qualche minuto, quindi se dovessero stare dietro a tutti quelli che fumano... Aggiunge che se però mi dà fastidio il fumo posso uscire io a prendere una boccata d’aria, e che è sempre meglio l’odore del fumo a quello delle ascelle.
Sono sconvolto. Pensavo che la mia città di origine avesse ancora un po’ di rispetto per la gente, e i locali dei loro clienti. Come sei cambiata Torino...
FABIO
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sabato 5 dicembre 2009

Non è farina del mio sacco !

su Piemonte oiver 40 il 26 luglio 2013

Lo ripropongo da anni, ogni anno, perchè è bellissimo !
Tu
che
ne dici
Signore
se in questo
mese faccio un
bell'albero dentro
il mio cuore e ci attacco
invece dei regali
i nomi di tutti i miei
amici? Gli amici lontani e
vicini, gli antichi ed i nuovi,
quelli che vedo tutti i giorni e
quelli che vedo di rado, quelli che
ricordo sempre e quelli che - alle volte -
restano dimenticati, quelli
costanti e quelli intermittenti,
quelli delle ore difficili e quelli delle
ore allegre, quelli che mi hanno fatto soffrire, quelli
che conosco profondamente e quelli dei quali conosco
solo le apparenze, quelli che mi devono poco e quelli ai quali devo molto.
I miei amici semplici ed i miei amici importanti.
i nomi di tutti quelli che sono gia' passati
nella mia vita. Un albero con radici molto profonde,
perché i loro nomi non escano mai dal mio cuore, un albero dai rami
molto grandi perché i nuovi nomi venuti da tutto il mondo si
uniscano ai
gia' esistenti.
Un albero con
un'ombra molto
fresca affinché
l’ amicizia sia
un momento di
ristoro durante
le lotte della vita.

Amore, amor !

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La noia nuoce alla coppia più delle avversità.
Che ne dite ?
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giovedì 3 dicembre 2009

Per conoscenza !

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Il vertice di Copenhagen si fa con i gesti quotidiani.

Il Dott:Mario Calabresi su La Stampa del 3 12 2009

Rispondo da Copenhagen dove tra pochi giorni si aprirà il vertice Onu sui cambiamenti climatici. L’attesa è grande, la città si prepara a ricevere il mondo per due settimane di discussioni, dibattiti, proteste e happening.
Le facciate dei palazzi del centro sono già coperte di grandi manifesti: mostrano iceberg che si sciolgono, inondazioni, grandi pianure desertificate.


I danesi, che speravano di legare il nome della loro capitale a uno storico trattato sul clima, non si fanno più illusioni ma sono convinti che si arriverà almeno a un accordo politico capace di sbloccare quell’immobilismo che ormai da anni paralizza la pratica «riduzione delle emissioni».


Il sentimento prevalente però somiglia di più alle parole della sua lettera:

i danesi, che sfrecciano in bicicletta anche mentre nevica, parlano di un nuovo modello di sviluppo a cui ogni cittadino del mondo è chiamato a partecipare.
Si tratta sempre più - al di là delle partite politiche planetarie - di ridurre gli sprechi individuali, di riciclare, di fare attenzione ai nostri gesti quotidiani.


Il vertice di Copenhagen può essere un successo se ognuno lo prenderà sul serio a casa propria, anche solo per pochi minuti, per esempio ragionando in famiglia su come impegnarsi davvero ad abbassare la bolletta energetica e l’inquinamento.mario calabresi

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martedì 1 dicembre 2009

Fiero di saper stirare.

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A Stefano Masino 36 anni, geometra di Asti è stato riservato dal quotidiano LA STAMPA, l’editoriale dei lettori del 24 nov.2009.

Ne ne propongo – con vivo compiacimento – uno stralcio :

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È la seconda volta, in poco tempo, che mi sento dire: «Sei il classico uomo da sposare». Solo perché so gestire una lavatrice, un forno. E un ferro da stiro.

Raccontavo infatti a delle mie amiche di essere in grado di gestire con una certa competenza la lavatrice (a seconda dei capi: numero di operazione «14» o «9»; temperatura zero per i «colorati» e i «delicati»; ammorbidente, «lip» o sapone Marsiglia da versare nel cassetto giusto, eccetera), stendere la biancheria, stiracchiare un po’, girare il «nodo» alla cravatta, fare la spesa al supermercato, cucinare un piatto di pasta e di verdura, mettere in forno una pizza congelata.

…………………………omissis………………………..

Conclusione. Da buon romantico irriducibile continuo a credere nella forza di condivisione e dell’amore fra uomo e donna (allargato poi anche ai figli).

Naturalmente mia mamma stira e cucina sempre meglio di me; però è anche vero che, nel mio piccolo, sono fiero d’essere sufficientemente autonomo nel gestirmi (almeno per qualche mese) la vita.

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Io applaudo. Qualcuno vuole unirsi a me ?

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domenica 29 novembre 2009

Buona domenica.

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Due magnifiche smaglianti, dorate betulle mandano - dal giardino condominiale - verso le mie finestre... barbaglii biondi e mi invitano a sorridere al nuovo giorno mentre mi avvolge il profumo del caffé e il calore dell'amicizia!
Buona domenica da renata !
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sabato 28 novembre 2009

Thomas Szasz

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Lo sciocco, non perdona e non dimentica;

L’ingenuo, perdona e dimentica;

Il saggio, perdona, ma non dimentica.

(Thomas Szasz)
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giovedì 26 novembre 2009

Olindo/Rosa e il rovescio della medaglia.

Gente - settimanale di attualità n. 48/2009
Libero - posta prioritaria del 23/11/2009
Mister no -La mescolanza del 18/11/2009
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Facendo testa o croce con la medaglia della giustizia, troviamo – da un lato - Olindo Romano che riceve ogni 15 giorni la visite in carcere della moglie Rosa.

E, pensando ai due sposi che hanno mostrato raro affiatamento mi chiedo se l’ambiente sia adatto alla sublimazione dei loro sentimenti. Ci sarà un divano per consentire loro di stare “vicini,vicini”? E la musica in sottofondo ? Insomma, Lo Stato, la Giustizia, non sarà davvero così insensibile !

Dall’altro lato della stessa medaglia troviamo , un ragazzo di nome Cucchi che muore in carcere senza che si riesca a sapere come e perché. Anche se alcune foto, forniscono indizzi talmente chiari, da far rabbrividire l’anima.

Nient’altro per oggi se non il far capolino di una tenue, ostinata, inestinguibile speranza, che non vuol morire.

martedì 24 novembre 2009

E io, continuo a non capire !

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Dopo avere interagito per anni con lucide, normali capacità, mi ritrovo adesso , a non capire cosa succede intorno a me.

Ci dicono che le carceri sono sovraffollate, che mancano le risorse economiche e poi giunge notizia che Erika De Nardo ha studiato in carcere, sostenuta da psicologi comportando costi notevoli ma, fin qui possiamo essere gratificati dal fatto che la ragazza verrà restituita alla società in tempo per ricostruire la sua vita.

Sappiamo che un giovane trovato in possesso di droga viene “assicurato” alla giustizia e che successivamente è morto in carcere. Lo fotografano pieno di lividi di provenienza inequivocabile e non si riesce a venire a capo degli insoluti perché. .

Ci comunicano che l’aria è irrespirabile e lo fanno quotidianamente con particolari allarmanti con lo stesso spirito con cui si mettono i cartelli che avvertono “caduta sassi”. E noi ascoltatori impotenti, noi viaggiatori occasionali, cosa possiamo fare ?

Quattro bulletti seminano il panico tra gli studenti e il Giudice, li redarguisce “Su, su, andate a casa e fate i bravi!”. Il branco, marchia a fuoco il braccio di un ragazzino e non si sa come saranno giudicati “i minori” .

E ancora una cupa notizia ci raggiunge e si tratta di un suicidio in carcere. Giovanni Lo russo, 41 anni, nell’agosto 2008 aveva rubato uno zaino in spiaggia a Rimini. Era libero da una giorno, ma in carcere si erano dimenticati di dirglielo. E lui – ignaro – si è tolto la vita con il gas del fornellino, nella sua cella.

E io, continuo a non capire.

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domenica 22 novembre 2009

Quando l'inerzia,diventa colpevole !

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" Il mondo è quel disastro che vedete, non tanto per i guai combinati dai malfattori,ma per l'inerzia dei giusti che se ne accorgono e stanno lì a uardare".

(A. Einstein)

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venerdì 20 novembre 2009

Razzismo attivo.

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Dopo aver letto sui giornali dell'operazione "White Christmas", messa in atto dal sindaco di Coccaglio (BS.) che consiste nell'individuare, casa per casa, tutte le persone straniere non in regola e cacciarle, in vista del "Santo" Natale, mi resta dentro soltanto amarezza.

Per come siamo, per come ci perdiamo, mentre tragedie e deterioramenti climatici ci minacciano in maniera preoccupante e perché dimentichiamo l' imprescindibile necessità di sentirci uniti in questo piccolo, insignificante, disastrato mondo.

Oggi, ricordando coloro che razziavano in Africa per impadronirsi di uomini da rendere schiavi, trascrivo parole dal significato rabbrividente, ma talvolta condivisibile : "Io non domando di che razza è un uomo; basta che sia un essere umano; nessuno sa essere qualcosa di peggiore." Mark Twain.

Per fortuna, vera al 50%, ma terribilmente emblematica.

E in chiusura, ripenso al non lontano 1492. ricordando che in breve, questa terra sconosciuta è diventata il gigante che conosciamo. Forse, proprio in nome del suo essere multirazziale. Conquistata, voluta e costruita da irlandesi, spagnoli, scozzesi, italiani, portoghesi e altri. Quello che è oggi, l'America lo deve alla più massiccia immigrazione che la storia ricordi. Fa pensare, no?

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giovedì 19 novembre 2009

A, come amore.

su Piemonte over 40 - 27 luglio 2013 

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Quel sentimento che non sente ragioni e che scegliamo di chiamare amore ha quasi sempre le connotazioni della passione, ma chi l’ha provata, vissuta, assaporata, con i suoi impeti, con i suoi languori ...difficilmente si è reso conto “in corso d’opera” che la passione non regge agli insulti del tempo.
Cambierà con noi, perché siamo noi a mutare, noi nel fisico che dimentica i vecchi richiami, noi nell'anima che segue le esigenza di nuovi, diversi stimoli.. Ci vuole forza per collocare la passione nell'ambito che le compete, riuscendo a trasformarla in amore.

E allora l’amore si adatterà alle nostre fragilità e sarà paziente, complice, tollerante, tenero, incoraggiante e solidale.
Ed è meraviglioso credere che, se saprà davvero adeguarsi al percorso, conserverà intatto anche il profumo della passione.
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martedì 17 novembre 2009

Previsioni.

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Agli amici che hanno superato la cinquantita raccomando
"obiettività, calma, serenità e distacco dagli eventi" perché
il nervosismo non paga, ma se non ci riuscite vi assicuro che :

"Tra cinquant'anni, saremo comunque tutti più... distesi! "

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domenica 15 novembre 2009

Pensierino della notte

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I miei 38 anni - che l’anagrafe si ostina a capovolgere- tentano di offuscare il mio ostinato ottimismo.

Però, quando sono di fronte allo specchio, mi sorge il dubbio che abbia ragione lei. Ma subito mi consolo : “non ci sono più gli specchi di una volta !” (;-)

Poi, penso che posso riavviare il computer e trovare l'affetto che mi regalate ogni giorno. Mi mando un bacio, soffiato dal palmo della mano…...e vi sorrido.

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sabato 14 novembre 2009

Autunno !

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Amici !

Li fate, ogni tanto, due passi a piedi nei viali di un parco e in qualche viale alberato ?

Questa stagione esibisce atmosfere smaglianti,avvolgenti, intense, e molto, molto eloquenti.

Le foglie, prima di lasciare gli alberi vibrano cangianti, dal giallo al color ruggine con gradazioni imprevedibili. Passeggiate piano intanto che la temperatura sta al gioco, mite e piacevole.

Non perdetevi ciò che nel teatro della natura è alla ribalta in queste magiche giornate. Tirate il freno, fermatevi, sostate, e vi riempirete gli occhi e l’anima. Parola mia !

giovedì 12 novembre 2009

Qualcuno urla, dalla Somalia.

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Nessuno si batte davvero per fermare le lapidazioni !

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Mi ritengo privilegiata perché riesco a fruire, ancora in tarda età, di una fervida lucidità mentale in continuo produttivo fermento.

Ma davanti a ciò che sto per riportare tutto in me…..tace.

Leggo che un uomo di 33 anni,colpevole di adulterio, ha confessato la sua colpa davanti a una corte islamica ed é stato giustiziato tramite lapidazione, davanti alla folla, in Somalia. Urlava mentre il sangue usciva a fiotti fuori dalla testa, durante il lancio delle pietre e solo dopo sette minuti ha smesso di muoversi. Sette minuti! Sette minuti! Sette minuti di ferocia inarrestabile? E la sua giovanissima amante, incinta, subirà la stessa sorte,ma solo dopo aver dato alla luce il bambino.

Nel mese scorso altri due uomini sono stati uccisi a colpi di pietre nella stessa città dopo essere risultati colpevoli di spionaggio da una corte islamica.

Nella città meridionale di Kisimayo lo scorso anno un ragazzina di 13 anni e stata massacrata a colpi di pietre per adulterio. E pensate che pare sia stata violentata. Questo afferma il gruppo di difesa dei diritti umani, un comunicato di Amnesty International.

Questa la cronaca! E questa ho trascritto. Ma, i sentimenti? Sento tutto attorcigliato in me con una voglia irrefrenabile di scappare da questa “cronaca” terribile, crudele, che nell’anno 2009 ancora vige ed è tollerata.

Davvero, riesco solo a pensare alle vittime, alle loro madri che dopo la gestazione li ha amati e accuditi per vederli impotenti e indifesi, morire sotto il lancio di tante pietre lanciate da tanti suoi simili che si ergono a giustizieri. E non ho altri commenti, né altre parole.

Forse,la Corte Europea dei Diritti dell'Uomo (Strasburgo). che si preoccupa del Crocifisso, non ha competenza per occuparsi di questi episodi fin troppo frequenti?

Chi dovrà farlo? Ci saranno efficaci interventi in merito o continueremo a guardare da un’altra parte ?.

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mercoledì 11 novembre 2009

L'indifferenza dilaga.

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Mi ha stupita la scarsità di commenti sull’esecuzione di Napoli, avvenuta per strada, in pieno giorno, documentata da agghiaccianti immagini. Scarsi commenti a fronte dei numerosi espressi sul caso Marrazzo.

Cosa significa ?

Scappiamo davanti all'orrore ? Non troviamo parole adeguate ? Ci sentiamo impotenti ? Siamo più o meno assuefatti ? Mi piacerebbe capire cosa c'è dietro questo vuoto che sgomenta.

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sabato 7 novembre 2009

Perplessità a luci rosse

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Qualche volta penso che, anche il proliferare dell'omosessualità, sia il prodotto della nausea provocata dall'eccessivo mercificazione del sesso e all'oscurantismo della vera femminilità.

Quando una coscia sbirciata di straforo faceva sudare un ragazzo, quando un scollatura appena osé faceva fare "cattivi pensieri", quando i maschietti facoltosi dovevano andare a Parigi per vedere svelato il nudo femminile....forse, allora la virilità veniva diversamente sollecitata.

Oggi sono incalzanti le esposizioni, le immagini ma, credo che l’eccessiva offerta non sia davvero stimolante. Specie se citiamo casi in cui la donna è spavaldamente esigente, quasi aggressiva.

Parlo di alcune ragazze che, se non vengono buttate sul letto alla seconda uscita si ritengono offese nella loro femminilità.

E, purtroppo ci sono alcune madri che spingono le figlie a mostrare la merce e danno anche il buon esempio ! Mentre, per contro, capita che siano gli uomini, oggi ad avere stati depressivi per "carenza di prestazione".

Quasi quasi, lascio spazio alle parole del Pascoli che ne l’Aquilone affermò un giorno : "C'è qualcosa di nuovo oggi, nel sole, anzi d'antico" perché penso che, sotto, sotto, tutto è cambiato senza mutare !

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giovedì 5 novembre 2009

Uno splendido, intenso slogan.

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DIAMO UN FUTURO AL NOSTRO PASSATO !"

E’ lo slogan del FAI che la comune amica Jasna Paola

Zanzottera, mi ha recentemente ricordato . Grazie Jasna.

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martedì 3 novembre 2009

Influenza A.

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Vi aggiorno sui miei interventi in tema

Il primo, inoltrato a La Stampa oggi 3 ott.2009

Come sempre conforta la pacata disamina del problema e anche in questa circostanza confidiamo nell'aggiornamento concreto, corrispondente alla verità dei fatti. E' vero però e merita particolare allerta, che a morire sono adesso i bambini e ciò aggiunge angoscia alla preoccupazione. A loro dobbiamo pensare TUTTI. Organi d'informazione compresi che hanno il sacrosanto dovere di porsi a stretto contatto con la verità. r.m.

Il secondo,a Gramellini nello spazio del suo “Buongiorno” su La Stampa oggi 3 ott. 2009

Caro Gram, c'è tanta rabbia nelle sue parole che nemmeno lo humour riesce a velare. Si, sembra dire oggi "il nostro". Buttiamola in caciare, ma sempre melma rimane. Troppa incertezza, troppi "stale calmi" mentre la gente ha bisogno di maggiori notizie vere e meno esortazioni alla calma. Qui sono coinvolti i bambini e dobbiamo unirci e pretendere qualcosa di desueto: La verità. r. m.

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domenica 1 novembre 2009

Verità rubata

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Sono pochi i fiumi che nascono da fonte copiosa,
la maggior parte di essi si arricchisce grazie agli affluenti...

Scippata all'amica Iris Le Piane che l'ha postata su facebook.
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sabato 31 ottobre 2009

Perché non istituire il "servizio civile" ?

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IL GIORNALE – lettere 18 ottobre 2009

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A fronte di notizie amare e destabilizzanti, rimbalzano (consolatorie) le news sul volontariato. Migliaia di persone si adoperano nel settore dell’assistenza domiciliare, dei malati terminali, sulle ambulanze, nell’aiuto ai terremotati, dei disabili e ovunque sia utile mano-d’opera e sentimento fraterno.

Persone intimamente predisposte al bene, generose, altruiste. Encomiabili! Questo dimostra che il supporto a talune carenze dello Stato è indispensabile e già al tempo in cui si è attuato l’esonero del “servizio militare”, mi sono chiesta perché non si è pensato di istituire , in alternativa, un periodo di “servizio civile” almeno in ambiti in cui i nostri giovani fossero in grado di operare.

Sento già le obiezioni: “Per il volontariato ci vuole predisposizione!” Giusto e allora mettiamo a disposizione i ragazzi dell’ipotetico “servizio civile”, diverse possibilità d’impiego. Ci sarà chi preferisce pulire i giardini e gli argini dei fiumi, chi si sente portato verso i disabili, chi sulle ambulanze e questi squadroni di giovani volonterosi potrebbero servire la Patria creandosi un importante e significativo bagaglio di esperienze molto più preziose e nobili di quelle che acquisivano durante il “servizio militare”.

Io penso davvero che quello che “se po’ fa, s’ha da fa”! E voi ?
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giovedì 29 ottobre 2009

Autunno.

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Aprite la finestra su questo autunno morbido, lento e amabilmente tepido che ci inonda con i suoi colori caldi e pieni di fascino. Guardate il giallo intenso delle foglie, che coprono quell' albero con un mantello dorato, per attenuare i brividi dell’addio. Fermatevi ragazzi e lasciate andare come aquiloni i pensieri, dolcemente. Vi sentirete – per un attimo - leggeri e felici. Ve lo prometto. Renata

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mercoledì 28 ottobre 2009

Una vera signora.

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E' una vera signora colei che è considerata tale
...dalla sua cameriera. r.m.
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domenica 25 ottobre 2009

Morire di freddo a 6 anni !

Bresciaoggi -lettere - 30 ottobre 2009
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Dopo una notte inquieta, agitata da mille pensieri, apro gli occhi e accarezzo con lo sguardo i contorni del mio spazio ordinato e rassicurante. Rincuorata, lascio le coltri e sollevando la tapparella m’incanto davanti all’eterno spettacolo di un’ alba che si annuncia sullo sfondo rossastro di un cielo presago di sole.

Ma, improvvisi, si riaffacciano i tanti perché, che hanno disturbato la mia notte. E si ripropone la vicenda del bambino morto per le esalazioni di un braciere che doveva sostituire il calore di cui era stato brutalmente privato. Non era stata pagata la bolletta all’Ente preposto che si è immediatamente avvalso delle facoltà contrattualmente previste.

Ma mi domando perché non vengono allertati i servizi sociali nei casi di morosità, presumibilmente imputabili a scarsa disponibilità di denaro ? Sarebbe bastato un veloce sopraluogo e il successivo attivarsi al fine di evitare la tragedia. Perché non viene seguito questo semplice iter che consentirebbe ai servizi comunali di intervenire? Perché? Si danno sussidi ai drogati e si lascia nell’indigenza ingestibile un bambino che muore nel silenzio?

Si corrispondono compensi esageratamente pingui ai politici che si prendono la libertà di non presenziare a eventi importanti come la votazione di una legge. Si pagano in maniera esagerata i vari Vespa, Santoro, Fazio e altri esponenti dello spettacolo (si parla di un compenso di un milione e seicento euro l’anno per bruno Vespa). Si spendono cifre stratosferiche per interventi in video di personaggi dello spettacolo e poi….lasciamo che si verifichino eventi vergognosi per tutta l’umanità.

Non vorrei sentir dire che parlo di settori del tutto indipendenti, perché in questo mondo disastrato e splendido si deve interagire, si deve porgere ascolto oppure…ammettere che niente si evolve, niente ci esorta a migliorare. E si contrappone così - alla bellezza abbacinante di questo nuovo giorno - la miseria morale di alcuni degli individui che lo popolano e questo non è accettabile ! Alla parte buona della società, che opera senza clamorose discese nelle piazze. con generosità e altruismo affido la mia insopprimibile speranza per il mondo di domani.

Quel mondo che lasceremo ai nostri figli, ai nostri nipoti, ai bambini di oggi che hanno negli occhi – intatta – “la fiducia”.

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sabato 24 ottobre 2009

L'indignazione!

bresciaoggi del 23 ottobre 2009
libero del 24 ottobre 2009
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Mamma mia, come siamo indignati! L’Italia pare finalmente unita di fronte all’insultante uso pubblicitario dell’inno nazionale. Una ditta di calze da donna sussurra sull'aria dell'inno di Mameli "Fratelli d'Italia" la pubblicità delle calze fraseggiando in musica, "Sorelle d'Italia".

Si, d’accordo, se ne può parlare, anche disapprovando, ma l’indignazione andrebbe riservata a ben altre cause. A quel bimbo morto di stenti a Napoli, con i polmoni resi asfittici dalle esalazioni di un piccolo braciere unica fonte di riscaldamento per tutta la famiglia.

Aveva sei anni ed è morto con la testa appoggiata al grembo della madre agonizzante. Voleva fare l’ingegnere, era bravo e ordinato, dicono di lui le maestre.

Oppure potremmo indignarci perché un ragazzo passa tre mesi in carcere per aver rubato un filone di pane e, per contro, otto ragazzi dopo aver stuprato a turno una dodicenne, rovinandola nel corpo e nell’anima, ricevono trattamenti offensivi per tutta l’umanità.

Magari, potremmo riservare la nostra indignazione per gli sprechi che «i governanti» fanno del denaro pubblico. O per l’astio di cui sono permeati numerosi interventi che la televisione ci propina, o perché la volgarità da caserma fa scompisciare dalle risate un pubblico sempre più vasto.
Insomma, e purtroppo, ragioni vere per indignarci, ce ne sono veramente tante.

Basta scegliere.!

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