domenica 31 dicembre 2017

Nei piccoli gesti, un mare di bene.

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block notes di renata mucci
Giornale di Brescia, domenica 31 dicembre 2017.
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Si conclude  oggi un anno travagliato che ci ha coinvolti tutti e, tutti insieme, ci lasciamo alle spalle tristi eventi dolorosi e tragici.  Nell’imminente notte di San Silvestro si brinderà al nuovo anno, pieni di speranza in un futuro migliore, ma mentre ci inoltriamo nell’incerto futuro carichi di buona volontà è d’obbligo ricordare che è inutile che ci aspettiamo eclatanti eventi perché è soprattutto il costante buon comportamento di ognuno che porterà ad un futuro positivo cambiamento. 

L’esortazione “Comportati bene !” serve più alla società che al singolo individuo perché è imprescindibile che ognuno faccia la sua parte, con dignità, diligenza e determinazione. Anche il mare, nella sua imponenza, non è altro che un insieme di singole gocce che lo formano e lo rendono immenso, a allo stesso modo la società si compone di singoli individui che possono renderla forte e invincibile. 

Non lasciamo ad altri il compito di contribuire, ma impegniamoci personalmente con fermezza affinché ogni nostro gesto si ponga a sostegno del bene. Ognuno di noi ha la possibilità di posare un mattone per la costruzione di un solido edificio destinato a proteggerci tutti, isolando il male. Questo è ciò che possiamo e dobbiamo fare, singolarmente e insieme. ! Sono fermamente convinta che i buoni propositi debbano coinvolgerci ognuno, personalmente e  – a sostegno dei miei radicati convincimenti - mi appresto a concludere questo mio breve intervento, con le meditate parole di Gustav Le Bon che ci ricordano un importante mònito : 

“L’eroismo può salvare un popolo in circostanze difficili, ma soltanto un complesso di piccole, quotidiane virtù determina la sua grandezza.” (r.m.)

lunedì 25 dicembre 2017

albero di Natale - replay

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Tu
che
ne dici
se in questo
 giorno faccio un
 bell'albero dentro
il mio cuore e ci attacco
i nomi di tutti i miei
amici? Gli amici lontani e
vicini, gli antichi ed i nuovi,
quelli che vedo tutti i giorni e
quelli che vedo di rado, quelli che
                                        ricordo sempre e quelli che - alle volte -                                  
restano dimenticati, quelli
costanti e quelli intermittenti,
quelli delle ore difficili e quelli delle
ore allegre, quelli che  mi hanno fatto soffrire, quelli
 che conosco profondamente e quelli dei quali conosco
solo le apparenze, quelli che mi devono poco e quelli ai quali devo molto.
 I miei amici semplici ed i miei amici importanti.
 i nomi di tutti quelli che sono gia' passati
 nella mia vita. Un albero con radici molto profonde,
 perché i loro nomi non escano mai dal mio cuore, un albero dai rami
molto grandi perché i nuovi nomi venuti da tutto il mondo si
uniscano  ai
gia'   esistenti.
Un albero con
un'ombra molto
fresca affinché
 l’ amicizia sia
 un momento di
ristoro durante
  le lotte della vita.

domenica 24 dicembre 2017

Donare dà gioia.

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bloch notes di renata mucci
Giornale di Brescia 24 dicembre 2017
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In questi giorni di vigilia, dolcemente amarcord ! Io e mia sorella (di tre anni più grande) frequentavamo le elementari passavamo obbligatoriamente per recarci a scuola, davanti alla Chiesa delle Grazie, poco distante dalla nostra abitazione e notavamo quel paio di mendicanti che sostavano, accovacciati sotto il volto, intirizziti dal freddo.Spesso davamo loro un panino che acquistavamo, caldo e fragrante, nella forneria di fronte o lasciavamo qualcosa che portavamo da casa ma, nei giorni precedenti il Natale, davamo vita ad un rituale sempre uguale. 

Confortate dal sorriso e dall’approvazione della mamma, vuotavamo emozionate i nostri salvadanai e - che, per la verità non contenevano grandi capitali – e ne facevamo due mucchietti già mentalmente destinati ai soliti mendicanti. Non era sempre gli stessi, ma li vedevamo comunque per mesi sotto quel portico. Ai nostri pochi risparmi, la mamma aggiungeva qualche indumento smesso, suo o del papà e ne faceva un bel pacchetto infiocchettato. 

Ricordo che, al momento della consegna, uno dei due disse una volta “Che Dio ti benedica !” ed io fui molto contenta per quel saluto augurale. Poi venne la guerra, noi cambiammo casa e quel rito cessò ma, da allora, e sono passati più di ottant’anni . io continuo a destinare ogni anno a Natale una piccola cifra da regalare ad un paio di ragazzi di colore che – soli e lontani dalla loro terra d’origine e dalla loro famiglia -tendono la mano. Il loro grato stupore e il loro ampio sorriso mi ricordano quel “Che Dio ti benedica !” che era premio allora come oggi. Domani è Natale e io auguro a voi tutti, da questo spazio, tanta salute e tanta serenità, Che sia un Natale di gioia.(r.m.)



martedì 19 dicembre 2017

Quasi una favola.

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Tempo fa, tramite posta elettronica mi ha scritto un entusiasta cuinquantenne per congratularsi dei miei scritti della domenica sul Giornale di Brescia.. Chiariva, in quell'occasione di essere un pizzicagnolo con bottega nell'entroterra del Lago di Garda e che aveva preso l'amorevole abitudine di infilare - nei circa sessanta sacchettiu del pane che distriuisce ogni giorno - una copia del mio block notes della domenica che viene apprezzato e attesi.
Grata e compiaciuta ho iniziato con lui un'assidua, piecevole, affettuosa corrispondenza e ieri Claudio è passato a trovarmi con una immacolata bellissima orchidea, per porgermi gli auguri per Natale.
E' stato piacevolissimo l'incontro con questo virtuale nipote (senza portafoglio) che ha la mia stima e il mio affetto ! WOW !
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lunedì 18 dicembre 2017

Sono già passati due anni.

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18 dicembre 2015 replay

E' stato bello finchè è durato

Non sono mai stata attaccata alle cose ed ho sempre lasciato senza rimpianto, guardando avanti. Ma in questi giorni mi sono imposta di lasciare, non soltanto una cosa, ma un’epoca. Manderò a rottamare la mia gloriosa diciottenne Lancia Y e non rinnoverò la patente. Accetto l’evento che, nessuno mi impone, con serena gratitudine verso la vita che mi consente, ancora di scegliere. 

Rivivo la mia efficienza in città, sulle strade provinciali e in autostrada e apprezzo la fortuna di non avere mai avuto incidenti o problemi e di essermi sempre posta alla guida, con genuino piacere. Ma
I miei occhi malati, l’età rispettabile e il residuo buon senso, mi consigliano di lasciare dolcemente ciò che mi sta lasciando. 

Ma stavolta non è stato facile ! Perderò un po’ della mia autonomia che mi consentiva l‘accesso al supermercato, in farmacia e i piccoli spostamenti intorno a casa, utili e piacevoli considerando che le mie ex belle gambe non sono più così efficienti. Mi ascolto e mi sorprendo serena e grata con la capacità di ammettere che “è stato bello, finché è durato!”
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domenica 17 dicembre 2017

Dicembre in festosa attesa.

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Giornale di Brescia domenica 17 dicembre 2017
block notes di renata mucci
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Si, non v'è dubbio ! Dicembre è un mese un po' strano nel quale aleggia l'attesa. Un mese che conclude un anno, ma prima, festeggia il Natale e ci coinvolge tutti - speriamo - festosamente. Un mese che si veste a festa con addobbi luminosi e vetrine invitanti e per molti è un’occasione per programmare gioiosamente il tempo libero nelle molte festività 

Se poi c’è la neve a dare un tocco fiabesco al panorama ecco che il Natale è veramente come noi lo sogniamo e accontenta i giovani che poi si spostano in montagna per godere veramente la neve.
Ma io non dimentico la messa di mezzanotte, gaudiosa e suggestiva che – fino a quando ho potuto concedermela - mi ha emozionato sempre molto. E c’è il pranzo di Natale o il cenone a seconda delle abitudini, ma – in ogni caso – c’è il raduno conviviale della famiglia con i parenti più cari. Un bell’impegno per chi organizza in casa cercando di accontentare tutti e accoglierli con i profumi della buona cucina. Un rituale questo che ha luci e ombre perché a volte c’è una culla un più e a volte un posto vuoto. La vita è anche questo normale alternarsi di presenze e di assenze.

E poi c’è chi vive di stenti e sente in questo periodo riacutizzarsi il disagio. Pensiamo alla gente del centro Italia che passa i giorni con sistemazioni provvisorie e poco confortevoli e a tutti coloro che soffrono. Ma è innegabile che a trasportarci in un’atmosfera festosa è proprio il periodo di Natale e della notte di San Silvestro che conclude un anno travagliato e si apre ad un 2018 che speriamo sia migliore per tutti. Questo è l’augurio che sale dal cuore alle labbra e ci riguarda tutti. Buon dicembre agli amici lettori e al mondo intero ! (r.m.)
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domenica 10 dicembre 2017

Il riposo domenicale

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block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 10 dicembre 2017
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Il riposo domenicale

Il supermercato vicino a casa mia è aperto la domenica e io mi ci sono recata – per pura curiosità – domenica mattina verso le undici. Com’era nelle previsioni, ero la sola cliente a fronte dei cinque addetti alla vendita , alla cucina e al riordino. Io - che sono profondamente convinta del ruolo essenziale e positivo della famiglia nella società – mi sono immediatamente posta il problema che, con questa nuova norma, coinvolge un numero rilevante di individui (titolari e dipendenti).

Ma vale veramente la pena di togliere a molti lavoratori il diritto al riposo domenicale e alla simbiosi familiare ? Per quanto riflette il settore alimentare non è certamente indispensabile e anche chi lavora fino a tarda sera ha sempre il sabato per approvvigionarsi o può provvedere come ha fatto fino a ieri. Mi pare che questa novità porti soltanto nocumento a tutti i lavoratori del settore che si vedono privare del legittimo piacere di godere con i familiari di quello che è un sacrosanto e sancito giorno di riposo dal lavoro.

Tutto ciò che vale per la sanità, i vigili del fuoco, le farmacie, non è assolutamente applicabile al comparto alimentare che credo tragga pochissimi, irrilevanti vantaggi dall’apertura domenicale. Anzi, inserisce una serie di disagi nel panorama concorrenziale creando disguidi e malcontento in tutto il settore. Presumo che la pensi come me, tutta la gente che si lascia guidare dal buon senso e da un criterio di libertà e di doveroso rispetto per tutti.

Credo fermamente che – ove possibile, come nel caso in esame – sia giusto ed essenziale che il riposo festivo venga rispettato. E mi piace infine ricordare che, la domenica, anche Dio riposò ! (r:m:)

giovedì 7 dicembre 2017

Senza titolo.

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lunedì 4 dicembre 2017

D I A R I O .

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Ieri ho fatto un bel bagnetto a Ketti che adesso saltella ancora più bionda, spumeggiante e profumata. E' stata bravissima, come sempre e si è lasciata asciugare perfettamente con il fon. Missione compiuta.
Ho passato una buona domenica serena anche perchè mio figlio è venuto a trovarmi. Una bella chiacchierata col mio Mauro mi ha fatto molto piacere.
Mi sento benino e la settimana comincia sotto i migliori auspici.
Che sia una buona sottimana per tutti !..

domenica 3 dicembre 2017

La violenza che non ha ragioni.

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block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 3 dicembre 2017
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La cronaca recente ci costringe a riaffrontare il tema del femmimnicidio, deprecabile fenomeno che angoscia la società.  Come mamma e donna, provo a cercare – nella personalità di questi assassini – i bambini che sono stati e che, tenere piantine, dovevano essere opportunamente indirizzati e supportati con il dovuto impegno. 

Ci sono state carenze educative ? O forse l’ambiente sfavorevole ha influito ? Difficile districarsi perché questi assassini vengono dalle più diverse estrazioni sociali. E’ certo che, precocemente, anche il più lieve indizio di propensione alla prepotenza, all’ egoismo e alla violenza, deve essere prontamente dirottato verso il più rigoroso rispetto “dell’altro”. 

Ovviamente, non ci sono garanzie che un aiuto in tal senso, da parte della famiglia e della scuola possa essere determinante, ma d’altra parte – è l’unico  comportamento che rimane imprescindibile per chi è preposto alla formazione di qualsiasi individuo. Ma ciò sicuramente non basta e non fa testo. Uccidere per sancire il possesso di una donna e farlo, talvolta, senza un pensiero ai figli è talmente assurdo e inaccettabile che rende difficile, anzi impossibile, trovare una causa, che poi non sarà mai una sola. 

Resta il fatto che questi eventi si ripetono e lasciano soltanto sgomento. Sarà quindi affidato alla GIUSTIZIA il compito e il dovere di intervenire con punizioni drastiche ed esemplari, senza sconti o attenuanti, per confermare il doveroso rispetto verso le vittime e gli orfani che perdono entrambi i genitori, nel modo più imprevedibile e traumatizzante. Questo si aspetta la società tutta, coinvolta dal dilagare di eventi ingiustificati e soprattutto inaccettabili.
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domenica 26 novembre 2017

NON dimentichiamoli !

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Block notes di renata mucci
domenica 26 novembre 2017
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Freddo e disagi vari continuano a connotare i giorni per le vittime del terremoto nel centro Italia. E noi, nelle nostre case calde e confortevoli pensiamo ai nostri sfortunati compatrioti, con brividi di sgomento. Li sappiamo sofferenti ad affrontare, per il secondo inverno, gravosi impedimenti e restiamo purtroppo impotenti e anche sorpresi perché – a fronte di più di duecento case richieste in provincia di Macerata – nemmeno un mattone è stato posato a confortare chi è costretto a dormire in roulotte con difficoltà conseguenti (pensiamo alla pulizia personale, all’acqua calda che non c’è e ai tanti problemi correlati). 

Forse la solidarietà reale e concreta - posta recentemente in atto con l’ormai consueta possibilità di versare un contributo, anche modesto - tramite un sms che si spera venga attivato a questo scopo e reso noto al più presto – servirà ad attestare la nostra solidale vicinanza. E sarà certamente questo primo virtuale mattone a sostenere la speranza di chi soffre. La consueta generosità del popolo italiano, non mancherà di attestare la sua affettuosa e concreta partecipazione. Il centra Italia ha bisogno di fatti perché le parole non scaldano e non alleviano i tanti dolorosi disagi. 

Poniamoci “tutti assieme appassionatamente” per dare dare concretezza alle parole roboanti ed enfatiche alle quali, purtroppo, ha fatto seguito soltanto il silenzio. Con offerte anche modesta, ma numerose mostreremo l’affetto che ha sede nei nostri cuori. Questo è un auspicabile sforzo collettivo, in attesa che lo Stato mantenga le promesse espresse al momento del disastroso evento.
Perché di questo hanno bisogno le genti colpite dal sisma, non altro ! (r.m.)
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domenica 19 novembre 2017

Omaggio al sole !

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Giornale di Brescia - domenica 19 nov.2017
block notes di renata mucci
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Omaggio al sole

Con particolare attenzione in queste giornate brevi, io guardo a lungo il sole che cala, là in fondo, dietro i tetti delle case. Rosso, rovente e benefico, scompare lento al mio sguardo attento e affascinato.

Vorrei avere doti adeguate ad inneggiare all’astro infuocato che si regala e si cela, che riscalda e illumina. Ma molto è già stato detto e io arrivo umile e buona ultima ad esprimere il mio eterno, incantato stupore. Mi piace vederlo sorgere nelle albe chiare che mi seducono sempre con rinnovato incanto. Mi piacciono i mesi estivi, generosi e abbacinanti che onorano il sole e gli lasciano spazio nelle lunghe giornate a ricevere l’omaggio del mondo femminile, testimoniato dal fluttuare delle vesti leggere. 

E io, nel mio sereno e intenso sostare, evoco i tempi in cui il sole veniva spontaneamente adorato e penso che dovremmo ancor oggi amare adeguatamente e di più, l’astro che ci riscalda e ci illumina, indifferente alle nostre beghe, alla crudeltà umana, alla nostra stupida presunzione che , spesso, ci fa dimenticare la nostra stessa provvisorietà. E mi piace credere che voglia compensare l’esercito dei giusti e la folta schiera degli eroi silenziosi che con il loro costante e onesto operare, mantengono viva la speranza.

Mentre il pensiero corre a ritroso, mi scopro “adoratrice del sole” con pulsioni naturalmente grate verso il sole che è vita per tutto ciò che questa terra ospita, vegetale e animale che sia. SOLE ! Se fossi poeta gli dedicherei parole di lode, ma da insignificante viandante quale io sono, apro il mio cuore, mi scaldo al suo calore e gli dedico – in segno di tacito omaggio - il mio intenso, eloquente, ammaliato silenzio !
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mercoledì 15 novembre 2017

Pensiero del giorno

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Brescia si è svegliata con un bel freddo secco e con il cielo sereno. I miei stanno bene e anch'io sto benino. E' superfluo chiedere di più considerato che ho quanto basta.
In subordine, ma non secondariamente penso a voi amici carissimi e vi dedico il mio gioioso augurio, che sia davvero un buon giorno.WOW !
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domenica 12 novembre 2017

La violenza, le responsabilità, la rabbia.

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Block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 12 novembre 2017
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Sequestro e stupro per due quattordicenni adescate sul web. Il gravissimo fatto è avvenuto nel maggio scorso e se ne riparla in occasione del confronto con i due stupratori bosniaci (21 e 26 anni). Ammanettate e violentate in un’ora d’incubo sono state infine liberate con l’imposizione del silenzio. La notizia sgomenta e grava nell’anima di genitori, nonni e famiglie oneste che si trovano disarmate davanti a questi eventi brutali e profondamente angoscianti. 

Le vittime, poco più che bambine sono state oggetto di violenza fisica e sessuale premeditata ed eseguita con sadica ferocia ma, a noi che ne veniamo a conoscenza resta purtroppo soltanto lo sgomento e l’impotenza. Ci viene spontaneo augurare la pena più drastica per i due criminali, ma nella realtà siamo disarmati e impotenti. 

Possiamo soltanto sperare in una Giustizia ben determinata a far scontare il crimine con una pena esemplare e adeguata. A questi individui ottusi e violenti non può essere consentito di interagire nella società. Come mele marce devono essere tolte dal cesto e relegate in modo che non possano in alcun modo interferire e nuocere. 

Non devono esserci attenuanti per questi criminali vigliacchi e spregevoli.Le pene esemplari sono l’unica difesa e anche un valido deterrente per chi eventualmente covasse istinti brutali e perversi.La società tutta, si aspetta dallo Stato l’applicazione di una giustizia severa e giusta rapportata all’estrema gravità del crimine. La gente comune deve poter contare su difese rassicuranti a tutela dell’integrità femminile. Voglio ricordare in chiusura, che il Talmut ebraico recita testualmente “ Guai a far piangere una donna, che Dio conta le sue lacrime “(r.m.)
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giovedì 9 novembre 2017

Senza titolo

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Però, ci sono anche gli aspetti positivi ! Se sto ferma o seduta i dolori al braccio si attenuano e quindi il divano è il mio antidolorifico. E non ha controindicazioni. Una bella fortuna questa. Certo, quando mi vesto o compio qualche movimento involontario, qualche urletto mi sfugge ! Ma io accontento.

A tutti voi, amici carissimi baci, baci, baci !

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mercoledì 8 novembre 2017

Le news

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Un braccio dolente NON può compromettere l'andamento delle mie giornate. ECCHECAVOLO ! La storia è cominciata venti giorni fa con un forte disagio al braccio sinistro e il dolore è aumentato anche dopo le tre infiltrazioni di cortisone. In concreto NON si calma assolutamente e a me resta soltanto il problema di conviverci. Provo con la magneto terapia e con tanta pazienza e incoraggiante speranza.aspettando giorni migliori !
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domenica 5 novembre 2017

Se il menefreghismo insulta la bellezza.

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domenica 5 novembre 2017 Giornale di Brescia

Block notes di renata mucci



Sarà capitato anche a voi di sentirvi più propensi alla gioia, di sentirvi  super attivi e frizzantini, di aver voglia di abbracciare il mondo e di renderci conto che siamo circondati dalla bellezza. E mi chiedo perché lasciamo scorrere i giorni senza sentirci più frequentemente come Alice nel Paese delle Meraviglia ? 

Perché solo occasionalmente sentiamo lievitare la gratitudine ? Questa nostra Terra è ricca, generosa e splendida e veramente densa di meravigliosi panorami e risorse.  Boschi valli, laghi, praterie e poi spiagge e montagne. E    quando l’Homo le rivolge le sue cure e la sua rispettosa collaborazione diventa  madre e ci nutre ! Basterà infatti ricordare che “alla terra si comanda ubbidendole” . Non altro !. 

Tutti diciamo di amare la natura, ma se guardiamo una spiaggia, una valle, o un vasto tappeto erboso dopo i passaggio dell’uomo dobbiamo purtroppo ricrederci. Sacchetti, bottiglie vuote, e sporcizia di ogni genere attestano che l’uomo ha sostato senza preoccuparsi di lasciare il luogo come l’ha trovato. 

Negligenza, maleducazione, deprecabile menefreghismo e disinvolta superficialità insultano la natura. Poi. talvolta, una benvenuta presa di coscienza ci fa riflettere e apprezzare ciò che ci circonda, ed è in  giornate come queste che capita - per un rigurgito di consapevolezza - di sentirsi parte della natura così fragrante, possente,  cangiante e meravigliosa. In questi momenti guardiamo l‘alba, un fiore o l’ondeggiare delle foglie sui rami, come fossero fenomeni nuovi, inusuali e adescanti. E’ una sensazione che infonde gioia e pace ed è sempre opportuno  trattenerla a lungo nell’anima e, se possibile, condividerla. 

Buena vida amigos  (r.m.)
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sabato 4 novembre 2017

4 novembre 1918 Fine della prima guerra mondiale.

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Nell'accogliere questo 4 novembre sotto tono, sento lacrime brucianti rigare il mio volto. E penso a mio padre che la prima grande guerra l'ha fatta e sento tracimare la tristezza. Da festa nazionale al silenzio assoluto e nessuno ricorderà le migliaia di morti che si sono immolati dal 1915 al 1918.

Nemmeno un tricolore oltre quello che svntola sul mio balcone. E' una vergogna nazionale

venerdì 3 novembre 2017

La lingua italiana tradita in T.V. dalla volgarità

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Giornale di brescia 3 novembre 2017 - lettere al Direttore
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Domenica 29 c.m. è andato in onda su RAI 1, un breve pre/serale dal titolo "La vita è una figata" Vorrei chiudere con un amareggiato No Comment, ma certamente non riuscirei ad esprimere tutta a mia amarezza.
L'importante emittente televisiva RAI 1 . in un pre serale - usa un titolo che esprime il degrado di uno strumento divulgativo qual è la Rai. Cosa dirò ad un bambino che afferma "La scuola è una figata"? Dirò che non si dice e non si pensa, ma lui sarà libero di fare una gran risata affemmando : "Figata lo dice anche la televisione"!
Che tristezza però, con un vocabolario ricco qual è il nostro, sforiamo nella volgarità con squallida disinvoltura,usando termini di fresco conio e di nessun pregio.. Mi auguro di non essere la sola a provare questo senso di disagio, ma mi piacerebbe saperlo. Cordialmente renata mucci - Brescia
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domenica 29 ottobre 2017

I figli vanno e la coppia scoppia !

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Block notes di renata mucci
Giornale di Brescia domenica 29 ottobre 2017
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I figli vanno e la coppia (a volte) scoppia !

Quando anche l’unico o ultimo cucciolo di casa lascia la famiglia d’origine si apre, in casa, un panorama strano, diverso. C’è più ordine più silenzio. L’orario del pranzo e della cena si svolgono in una diversa atmosfera e può darsi che si cerchi lo sguardo del partner per trovare risposte a tacite domande.
E se si innesta una maggiore attenzione l’uno per l’altro con una più matura consapevolezza. può succedere che la brace ancora calda dell’affetto lasci scaturire qualche nuova, piacevole scintilla e questo ritrovarsi può sancire l’inizio di una dolce fase nel rapporto di coppia. Si ha più tempo da dedicarsi reciprocamente e per rivivere il passato, programmando il futuro. Bellissimo avvio da centellinare con gioia.
Al contrario e malauguratamente - se nello scorrere degli anni ci si è lasciati assorbire e distrarre dal ruolo genitoriale a scapito di quello di coppia - può succedere che ci si accorga di aver perso quel solido contatto di comunicazione e di intimo scambio. I protagonisti si guardano, ma non si ritrovano e, nel deprecabile e peggiore dei casi ci si sente estranei l’uno all’altro. Si insinua e si instaura così la depressione e il malcontento. O ci si separa o si continua un malinconico tram, tram non certo augurabile. Ipotesi molto triste comunque, ma non rara purtroppo.
Ma io guardo alla soluzione più normale che si verifica quando il nido è vuoto. Guardo alle unioni stabili e mature che sanno accettare gli eventi e, rimanendo affettivamente legati a figli e nipoti, vivono la nuova esperienza con la più augurabile e concreta naturalezza. A loro, che sono fortunatamente la maggioranza auguro, con solidale compiacimento “buena vida”!buena vida”! (r.m.)
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venerdì 27 ottobre 2017

Risveglio.

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Mi accompagna stamane la dolcissima sensazione dello svegliarsi. Bellissima e dolce percezione che arriva alla mente come una carezza e poi alle labbra pronte al sorriso.
Dolcemente, i pensieri si affacciano e - tra essi - l'affetto amicale che a voi mi conduce.

Che sia un buon giorno amici !
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giovedì 26 ottobre 2017

domenica 22 ottobre 2017

La foresta che cresce

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Block notes di renata mucci
Hiornale di Brescia domenica 22 ottobre 2017

La foresta che cresce


“Fa più rumore un albero che cade, che un’intera foresta che cresce “ Scrisse più di duemila anni fa il saggio e indimenticato Lao Tzu. Alla luce di questa riflessione torno col pensiero al terrorismo attuato da pochi individui fanatici e pericolosi e mi rendo conto che l’enfasi martellante dell’ informazione attuata da stampa e televisione è altrettanto temibile. Li rafforza e li rende paradossalmente potenti e quasi invincibili. 

A cosa serva tornare una, due, dieci volte sullo stesso trucido argomento ? Serve soltanto ad attribuirgli potenza Meglio sarebbe – oltre che partecipare al dolore per le vittime innocenti - ricordare l’operare silenzioso della gente comune, dei tanti individui comuni che operano su larga scala in tutto il territorio, di chi offre costantemente ottimi esempi di rettitudine e di collaborazione. 

Come per la foresta che cresce e si rigenera, a questa moltitudine andrebbe riservata maggiore attenzione e dovrebbe essere costantemente alla ribalta, proprio per contrastare la crudeltà  ottusa di pochi. Dopo le stragi rischiamo che il panico travolga le nostre vite ed è proprio questo che si propongono questi spregevoli assassini. Non assecondiamoli. Restando uniti e operando per il bene comune, attivando una compatta, costante forma di altruismo, infoltiremo  l’Esercito dei Giusti pronto a contrastare il male. 

Gli Organi d’informazione dovrebbe dare maggior risalto a questa “foresta che cresce” e non, invece, rimestare continuamente nel terrore.  Occorre molto coraggio per dominare la paura e prendere le distanze dal terrore che ottunde la mente, ma è questa l’unica arma che può contrastare questo pericolo incombente. Non dimentichiamolo ! (r.m.)


domenica 15 ottobre 2017

La terra (forse) non è il Paradiso

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Giornale di Brescia domenica 15 ottobre 2017
block notes di renata mucci

IL GIORNALE del 15 ottpobre 2017

La terra, forse non è il Paradiso, ma avrebbe potuto esserlo ! C'erano fiumi limpidi e mari dai colori intensi e limpidi, c’erano boschi e foreste immense. Ma, specialmente in quest’ultimo secolo abbiamo agito con insensata avidità, disboscando e inquinando acque e aria. 

Comunque un intervento a favore è ancora possibile specialmente se sapremo ricordare che abbiamo ricevuto in prestito dai nostri genitori ciò che di bello ancora rimane, per poi consegnarlo ai nostri figli. Invece, abbiamo usato i fiumi come discariche, abbiamo inquinato i mari e disboscato zone verdeggianti distruggendo risorse immense. E lo sappiamo bene che sradicando alberi (le cui radici danno stabilità al terreno) la terra frana e trascina con sè persone e cose. Abbagliato dal luccichio effimero del denaro l'Homo è diventato incosciente e pericoloso per se stesso e per l’ambiente. 

E mi chiedo dove attingo la mia insopprimibile fiducia nel futuro dell'umanità. Forse nelle migliaia di persone come me e negli individui generosi come Gino Strada e nei suoi collaboratori, nel medici senza frontiere, nei volontari sulle ambulanze e nei i tanti eroi del quotidiano.Mi danno speranza gli alpini che si sono radunati sempre e tempestivamente, nelle zone terremotate o dove la natura si è ribellata agli interventi insensati dell’uomo. E ritrovo la forze della speranza nella gente operosa che transita sulla strada ancora percorribile dell'onestà, nello sguardo limpido e fiducioso dei bimbi per i quali vale ancora la pena di lottare ! E se il cielo è pieno di nubi minacciose è giusto sperare in una nuova alba perché dopo qualsiasi temporale, torna sempre il sereno, seguito spesso dall’arcobaleno.(r.m.)
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venerdì 13 ottobre 2017

Dedica

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Mi hanno dedicato una breve poesia che mi ha fatto sorridere grata :

" Se la vita ti ha beffata o ti senti un po' sfigata
potrai dirti fortunata se vedrai donna Renata "


Grazie ancora.
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giovedì 12 ottobre 2017

Applausi assurdi.

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Giornale di Brescia 12 ottobre 2017
Lewttere al Direttore
Penso che molte persone rimangano, come me perplesse davanti all’assurdità di alcuni comportamenti. Mi riferisco a spettacoli e quiz televisivi nel corso dei quali i concorrenti applaudono e si applaudono continuamente. 

Per ogni risposta giusta applausi e ugualmente dopo ogni risposta sbagliata. Come scimmiette ammaestrate applaudono sempre e comunque. Ed a ciò aggiungo le risate isteriche che suscitano perplessità. Ogni volta che viene espressa una risposta sbagliata, giù a ridere, a lungo, stupidamente. 

Non credo di essere sola a restare sgradevolmente basita davanti e tali comportamenti. semplicemente ripetitivi ed assurdi. Sbaglio ? – renata mucci - Brescia
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domenica 8 ottobre 2017

Il profumo del fiore non colto.

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Giornale di Brescia domenica 8 ottobre 2017
block notes di renata mucci
IL GIORNALE del 9 ottobre 2017

il profumo del fiore non colto.

Il fiore che non colsi ! E’ forse il titolo di un romanzo oppure di un film ? Non so e non ricordo, ma la frase ben si attaglia alle occasioni perdute, alle rinunce consapevoli , ai - più o meno volontari – atteggiamenti di rifiuto o di prudente cautela.
Guardo i miei fiori non colti, appassiti e riconosco la mia rinuncia allo studio. Quel fiore bagnato dal mio pianto è morto soffocato dall’amarezza vicino a quell’altro fiore che è la mia rinuncia, volontaria, a riprendere a nuotare, dopo uno spavento. Avrei dovuto reagire, avrei dovuto lottare per realizzare i miei sogni.
Fiori non colti e sempre rimpianti, lasciati inaridire forse per colpevole inerzia. Ma non voglio fare qui un elenco dei “no” più o meno motivati che hanno comunque cambiato il corso degli eventi che mi riguardano.
Chiedo a voi se ricordate quel fiore che non avete colto, che avete lasciato appassire, forse coraggiosamente o, al contrario, colpevolmente. Un solo fiore – non colto – merita una carezza lieve, consapevole e grata. Non colto per rispetto, per amore per non sciupare qualcosa di particolarmente delicato. Ed è questo il caso in cui il ricordo sfiora con gentilezza l’orgoglio per aver ben agito e sommuove nell’anima un profondo, gratificante, compiacimento. I
o credo che ci sia in ogni percorso un fiore appassito al quale sorridiamo nel ricordo, un fiore dal profumo speciale che sa di malinconia. La rinuncia a un amore sfiorato, il rifiuto a un invito intrigante, l’aver girato le spalle ad un’occasione sono fiori non colti per paura, per prudenza o istintivamente lasciati sfiorire. Fiori che forse non meritano il rimpianto ma, certamente meritano un ricordo e un sorriso (.r.m.)
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domenica 1 ottobre 2017

L'elogio dell'autonomia.

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block notes di tenata mucci
Giornale di Brescia domenica 1° ottobre 2017
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L'elogio dell'autonomia.
L'autonomia è la cosa più bella che ci sia ! Se poi viaggia fianco a fianco con l'efficienza - che sott'intende buona salute e intelligenza - siamo quasi al punto più alto delle più appaganti emozioni . Ma, per contro, pare che siamo destinati ad apprezzarla, quando cominciamo a perderla. 

Credo sia così per tutti, ma – con maggior competenza - parlo per me. Per me che ho avuto la fortuna d’invecchiare e riesco ad accettare serenamente tutto ciò che è appannaggio di una normale vecchiaia. Sto utilizzando roba usata che risente dell’usura e sto arrivando ad un’alta gradualità di dipendenza. Però, difendo con tutta me stessa l’ambito strettamente personale e riesco a gestirlo alla grande, lasciando anche spazio ad una residua civetteria alla quale sorrido con solidale comprensione. E traggo vantaggio dal fatto che, certe manchevolezze si traducono in piccoli vantaggi
 
Per fare un esempio, ci vedo poco quindi mi specchio – senza che il sorriso si spenga. Ma ci vedo bene almeno per quanto riguarda il mio rapporto con gli altri perché quello che non vedo…"lo sento" ancora chiaramente e profondamente. Care pantere grigie e volpi bianche (uomini e donne) siamo arrivati dove volevamo arrivare, quindi rigettiamo la teoria del lamento e sostituiamola con qualche sorriso. 

Quando ho deciso di trovare nuovi interessi, ho trovato utilissimo l’uso del computer, ma ben venga qualsiasi attività che aiuti la vivacità mentale a vivere la vecchiaia, serenamente. prendendosi cura della propria efficienza. E’ così bello stare in panchina e guardare gli altri giocare la loro partita. Facciamolo con serena consapevolezza e ne trarremo motivo di gioia. Garantisco ! (r.m.)
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giovedì 28 settembre 2017

28 settembre

  1. ------------------------------------------
  2. Settembre si sta concludendo in maniera trionfale. Le giornate scorrono luminose con una temperatura ideale e invitano a dirottare l'attesa verso i colori affascinante dell'autunno. Dolcemente, le stagioni combiano, si evolvono o si involvono cambiando il panorama.. 
  3.  
  4. Che ne dite di godere assieme ogni attimo con animo grato ?.
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domenica 24 settembre 2017

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Giornale di Brescia domenica 24 settembre 2017
Block notes di renata mucci
IL GIORNALE venerdì 28 ottobre 2017

Oltre il nido . Lasciamoli volare



  Dipanare la matassa, ovviamente attorcigliata attorno all’amore genitoriale, non è facile. Riandando alla mia esperienza di figlia, comincio con ammettere di aver provato sentimenti di insofferenza nei confronti dei miei genitori. Ed è capitato a tutti di cullare il legittimo desiderio di procedere in maniera autonoma a cominciare dal periodo adolescenziale, mentre cerchiamo di affermare - anche a sproposito - la nostra presunta autonomia. Oppure, quando facciamo scelte che ci riguardano direttamente e rivendichiamo il nostro diritto all'errore. Oppure, quando "mettiamo su famiglia".  Oppure, ed è un caso frequente, quando già dobbiamo mediare tra le esigenze del partner e quelle dei figli e anche la più affettuosa interferenza ci crea soltanto ulteriori disagi. Insomma...càpita ed è inevitabile se consideriamo che siamo forse l'unica specie che ambisce a partecipare eternamente al divenire dei figli. Ma viene momento in cui dobbiamo restare in disparte senza interferire. E questo chiedono i figli ! A quel punto, basterà ammettere che - ciò che offriamo ai figli - l'abbiamo a nostra volta, già ricevuto dai nostri genitori, parlo in generale, ovviamente. Ma ho sentito affermare "Però, quando hanno bisogno d'aiuto vengono da noi!" E dove dovrebbero andare? Non è bello, rimanere disponibili, contribuendo alla loro serenità ? Dobbiamo soltanto ricordare come eravamo. Loro, come noi, vogliono volare...vogliono librarsi da soli per cercare altri lidi, altri compagni e se sapremo sorridere guardando il loro volo, ci riserveranno un angolo privilegiato dei loro cuori, per sempre. Di questo, ritengo di poter essere certa, ma quando è il momento…lasciamoli volare ! (r.m.)
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