domenica 30 luglio 2017

Agli allevamenti intensivi diciamo " NO "


Giornale di Brescia 30 luglio 2017 - lettere
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  Non so se questo mio appello troverà ospitalità tra le lettere al Direttore, ma lo spero, lo spero tanto ! 

Io resto angosciata e basita ogni volta che penso agli animali che l’Homo sfrutta massicciamente e senza pietà. Tanto per fare un esempio parlerò delle mucche che vengono ingravidate, private del loro cucciolo ( che sarà ucciso per farci gustare la sua carne tenera  e per permetterci di  usare il suo latte per altri scopi nutrizionali). Poi suaranno di nuovo ingravidate e il macabro rito si ripeterà fino a quando la mucca terminerà, esasta, la sua misera vita. 

  Rabbrividisco al pensiero che questo sfruttamento avviene a seguito della vasta richiesta di carne di vitello  che, per pietà, dovrebbe essere limitata al massimo. 

  Ma noi non veniamo informati e questo iter si ripete all’infinito. Sarebbe giusto invece, orientare le nostre scelte in modo diverso a tutela proprio della vita di questi poveri animali. E questo è soltanto un esempio, ovviamente. Poi possiamo spostare l’attenzione sugli allevamenti intensivi che sono strumenti di tortura per la NON vita di povere bestie che non possono difendersi. Vogliamo provare noi ad aiutarle consumando meno carne ? 


Proviamoci almeno ! renata mucci- Brescia
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