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Il Giornale di Brescia, pubblica oggi SABATO, 28 APRILE 2012 il mio pensiero sul tema :
Seduta in panchina, ma affacciata sul mondo, anche attraverso il computer colgo nel confuso mondo sentimentale giovanile, l'ombra di un profondo disorientamento.
«Non si trovano facilmente ragazze affidabili! lamentano i giovani». «Gli uomini cercano solo l'avventuretta facile!» denunciano le ragazze.
Ma io penso che l'errore imputabile ad una parte dell'universo femminile è stato quello di lasciarsi scivolare fino al livello del maschio meno affidabile, mentre sarebbe stato meglio e più conveniente aiutare il maschio a qualificarsi come Uomo.
Invece, improvvisamente, gli è stata tolta la gioia della conquista e il sottile piacere del corteggiamento. Nello stesso tempo, l'aggressività della donna (di quel tipo di donna) ha generato nell'uomo ansia e sfiducia.
È inutile girarci intorno! Al modello della donna grintosa, che prende l'iniziativa l'uomo si adegua ma... Forse è il caso di rivedere, alla luce dell'esperienza, anche tra i risvolti di questa totale, imperiosa emancipazione femminile. Che ne pensano le signore? E i signori uomini ? r.m.
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sabato 28 aprile 2012
giovedì 26 aprile 2012
Un amore senza egoismo, si chiama AMICIZIA !
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E’ inutile sollecitare o stimolare la nascita di un'amicizia perché, come l’amore, é un'erba spontanea !
Nasce dal quel feeling che si evolve velocemente in simpatia e sfocia, senza sforzo, in confidenzialità .
A quel punto, l'embrionale amicizia per consolidarsi e diventare durevole, dovrà essere alimentata da lealtà, disponibilità, allegria, partecipazione, benevolenza, rispetto !
La vera amicizia ti consentirà di considerare istintivamente divertenti perfino le manchevolezze.
Perché l'amicizia é anche questo.
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E’ inutile sollecitare o stimolare la nascita di un'amicizia perché, come l’amore, é un'erba spontanea !
Nasce dal quel feeling che si evolve velocemente in simpatia e sfocia, senza sforzo, in confidenzialità .
A quel punto, l'embrionale amicizia per consolidarsi e diventare durevole, dovrà essere alimentata da lealtà, disponibilità, allegria, partecipazione, benevolenza, rispetto !
La vera amicizia ti consentirà di considerare istintivamente divertenti perfino le manchevolezze.
Perché l'amicizia é anche questo.
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mercoledì 25 aprile 2012
Rispettiamoli nel ricordo.
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25 aprile - Avevo 18 anni, quel giorno di tanti anni fa e ho vissuto l'anarchia, lo sbando, l'abbandono all'indivualità decisionale e l'ho vista inondarsi di sangue.
Sangue del patriota, del combattente, del fratello e posso dire chi sono stati I LIBERATORI ! Tutti quei ragazzi americani, bianchi e di colore che palmo a palmo riconquistavano la nostra terra e ce la restituivano. Lo ricordano...le numerose croci rimaste in questa terra straniera…. e sono stati dimenticati.
Rivedo quelli, tra loro, che sono sopravvissuti lanciare dai camion cioccolata, scatolette e viveri alla gente affamata e provata in ogni senso.
Io vorrei che fosse dato onestamente un duplice riconoscimento a chi ha reso indimenticabile quel 25 aprile. Assieme ai partigiani e ai combattenti per la resistenza, ricordiamo questi ragazzi d’oltremare che ci sono stati fratelli. Ricordateli sempre, specialmente quando io sarò andata “altrove” e nessun superstite potrà sollecitarvi a farlo.
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martedì 24 aprile 2012
Io c'ero !
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Domani é il 25 aprile che ne ricorda uno di tanti tanti anni fa. E in quel giorno, già diciottennte IO C'ERO !
Se ne parlerà, ovviamente, ma le dissertazioni sulle guerre risvegliano in me sopite angosce, confermando che l’uomo si è sempre tenacemente impegnato a nuocere ad altri uomini, nei modi più sottilmente sadici.
muccina
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Domani é il 25 aprile che ne ricorda uno di tanti tanti anni fa. E in quel giorno, già diciottennte IO C'ERO !
Se ne parlerà, ovviamente, ma le dissertazioni sulle guerre risvegliano in me sopite angosce, confermando che l’uomo si è sempre tenacemente impegnato a nuocere ad altri uomini, nei modi più sottilmente sadici.
muccina
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sabato 21 aprile 2012
I nostri soldi.
MASSIMO GRAMELLINI dedica il suo odierno"Buongiorno "al tema SOLDI NOSTRI .
Dice Bossi: quei soldi erano nostri, potevamo farci quel che ci pareva, anche buttarli dalla finestra. Se era un tentativo di migliorare la posizione della Lega agli occhi degli elettori, temo non gli sia riuscito troppo bene. La sua frase rivela semmai lo spirito della Casta e il morbo che ha devastato il rapporto fra partiti e cittadini.
Quei soldi, signor Bossi, non sono vostri. Sono nostri. Dei contribuenti che li hanno versati attraverso le tasse, spremendoli dal frutto del proprio lavoro. Sono un prestito che facciamo alla politica e che la politica è tenuta a restituirci con le sue opere e a documentarci con rendiconti precisi. Essendo soldi nostri, non solo ci interessa sapere come li spendete, ma saperlo è un nostro diritto. Altro che buttarli dalla finestra o negli stravizi del Trota.
In fondo è la stessa forma di rispetto che pretendiamo dal dipendente pubblico, quando allo sportello ci tratta da postulanti. Ma come si permette? Siamo noi a pagargli lo stipendio, perciò deve mettersi al nostro servizio: persino quando siamo insopportabili (a volte lo siamo anche noi). Così almeno diceva mio padre, impiegato statale.
È incredibile, ma forse no, come la Lega abbia mutuato dalla burocrazia di Roma ladrona i difetti che canzonava nei comizi delle origini. La visione proprietaria del bene pubblico e dei fondi della comunità. Quel pensiero molto italiano che ciò che è dello Stato non appartenga a nessuno e quindi chiunque ne possa approfittare. Invece appartiene a tutti: impariamo a difenderlo dai Bossi di oggi e possibilmente anche da quelli di domani. m.g.
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martedì 17 aprile 2012
Litigare é un'arte.
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Confrontarsi é una vivace prova d'amore.
Il silenzio prelude all'inutilità del confronto. .
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Confrontarsi é una vivace prova d'amore.
Il silenzio prelude all'inutilità del confronto. .
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venerdì 13 aprile 2012
Pensiero del giorno.
Postata da me anche sulla pagina PIEMONTE OVER 40 il 28 maggio 2013
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L'intelligenza può esprimersi egregiamente anche senza la cultura.
La cultura, senza l'intelligenza dà ben scarsi frutti.
muccina
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L'intelligenza può esprimersi egregiamente anche senza la cultura.
La cultura, senza l'intelligenza dà ben scarsi frutti.
muccina
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martedì 10 aprile 2012
Homo sapiens. Se ci sei...batti un colpo !
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Inquinamento e scarsa cura dell'ambiente dimostrano che la razza umana é stupidamente pericolosa per se stessa. Il ché é davvero imperdonabile, criminale e immensamente idiota.
muccina
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Inquinamento e scarsa cura dell'ambiente dimostrano che la razza umana é stupidamente pericolosa per se stessa. Il ché é davvero imperdonabile, criminale e immensamente idiota.
muccina
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venerdì 6 aprile 2012
domenica 1 aprile 2012
Cirano de Bergerac
La storia dell'infelice Cirano ha provocato le mie cocenti lacrime di fanciulla e oggi mi è tornato nitido alla mente un brano del colloquio tra Cirano e Rossana, il colloquio di quella notte, sotto quel balcone:
Cirano: Lo spirito ? In amor lo detesto! Questa schermaglia in amore é un delitto. Del resto viene immancabilmente il fatale minuto – e compiango coloro che non l’han conosciuto – in cui sentiamo che é in noi qualche nobile amore per il quale ogni gentil lenocinio é un dolore! -
Rossana : E quali mi direste, se venne tale istante per noi, quali parole?
Cirano: Oh quante, quante, me ne verranno al labbro, senza disporle in mazzo, gitterovele in fascio. Ecco: io v’amo. Si come in un sonaglio sta nel mio cuore il tuo nome, e poi che senza posa, l’anima mia vacilla, senza posa il sonaglio s’agita e il nome squilla. Oh Rossana! Tutto di te ricordo, tutto di te ho amato: io so che un giorno, il dodici maggio l’anno passato, tu mutasti la foggia dei capelli. E talmente ho preso per mio sole la tua chioma lucente che – come quando al sole troppo si é fisso il ciglio - si vede poi dovunque un gran disco vermiglio. E quando gli occhi distolgo dal sol di cui m’inondi, dovunque m’abbacinano gli occhi barbaglii biondi!
Rossana: codesto é dunque amore!
Cirano: Oh questo sentimento che m’invade terribile, geloso, violento é certo amore. Ma l’egoismo non ha, no, dell’amore. Per vederti felice io vorrei dare in cambio la mia felicità. Ogni tuo sguardo suscita una nuova virtù in me, qualche valore nuovo. Cominci tu finalmente a capire? Senti la derelitta anima che sale nella tenebra fitta? Ah, ma stasera é troppo dolce! Per una volta io le parlo d’amore: io le parlo...Ella ascolta! Troppo. Nella speranza anche meno modesta, io non avevo mai tanto sperato! I miei detti la fanno tremare tra questi verdi rami : sì – non m’inganno. Perché sì, voi tremate tra le foglie qual foglia! Perché tu tremi! Ed io sento, che tu lo voglia o no, della tua mano il tremito divino lungo i rami discendere di questo gelsomino.
Cirano: Lo spirito ? In amor lo detesto! Questa schermaglia in amore é un delitto. Del resto viene immancabilmente il fatale minuto – e compiango coloro che non l’han conosciuto – in cui sentiamo che é in noi qualche nobile amore per il quale ogni gentil lenocinio é un dolore! -
Rossana : E quali mi direste, se venne tale istante per noi, quali parole?
Cirano: Oh quante, quante, me ne verranno al labbro, senza disporle in mazzo, gitterovele in fascio. Ecco: io v’amo. Si come in un sonaglio sta nel mio cuore il tuo nome, e poi che senza posa, l’anima mia vacilla, senza posa il sonaglio s’agita e il nome squilla. Oh Rossana! Tutto di te ricordo, tutto di te ho amato: io so che un giorno, il dodici maggio l’anno passato, tu mutasti la foggia dei capelli. E talmente ho preso per mio sole la tua chioma lucente che – come quando al sole troppo si é fisso il ciglio - si vede poi dovunque un gran disco vermiglio. E quando gli occhi distolgo dal sol di cui m’inondi, dovunque m’abbacinano gli occhi barbaglii biondi!
Rossana: codesto é dunque amore!
Cirano: Oh questo sentimento che m’invade terribile, geloso, violento é certo amore. Ma l’egoismo non ha, no, dell’amore. Per vederti felice io vorrei dare in cambio la mia felicità. Ogni tuo sguardo suscita una nuova virtù in me, qualche valore nuovo. Cominci tu finalmente a capire? Senti la derelitta anima che sale nella tenebra fitta? Ah, ma stasera é troppo dolce! Per una volta io le parlo d’amore: io le parlo...Ella ascolta! Troppo. Nella speranza anche meno modesta, io non avevo mai tanto sperato! I miei detti la fanno tremare tra questi verdi rami : sì – non m’inganno. Perché sì, voi tremate tra le foglie qual foglia! Perché tu tremi! Ed io sento, che tu lo voglia o no, della tua mano il tremito divino lungo i rami discendere di questo gelsomino.
.....................omissis..................!