lunedì 17 novembre 2008

Ancora per Eluana Englaro.

Pubblicato su LA STAMPA del 17 novembre 2008.
(lettere)

pubblicato da "Mister no" di Cesare Lanza 20/11/2008
e su Bresciaoggi del 22 nov.2008

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Ascoltando ripetutamente sul tema, non sono riuscita a rimanere insensibile al grido di dolore di chi guarda a quest'ultima sentenza come ad una condanna a morte e Dio voglia che chi parla di ulteriori sofferenze per Eluana, abbia torto.
Ma quello che mi chiedo ancora è se prolungare quel tipo di sopravvivenza solo fisiologica (conquista dell'umana scienza e - checché se ne dica - innaturale) sia approvata da Dio oppure lasciata al libero arbitrio, assieme alle guerre e alle altre atrocità.
Domande angoscianti, intrise di un dolore in cui sono stata coinvolta al punto che non so più se sia giusto o meno il tristissimo epilogo.
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10 commenti:

  1. Nessuno sa se sia giusto in assoluto. Però possiamo pensare che sia quello che la ragazza avrebbe voluto, e quindi per lei è giusto.

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  2. mi son chiesta molte volte se come madre avrei accettato questo per mio figlio...
    comunque la si pensi, ritengo che sia Lei che per la sua Famiglia ci debba essere rispetto.

    un abbraccio caro
    Alessandra

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  3. Io non posso dire di essere felice della decisione, ma non sarei stata felice neanche della decisione contraria, da ualunque lato si guardi la cosa è sempre una sconfitta, e sempre una non vita, e quindi straziante. Ammiro il coraggio e la forza dei genitori e da convinta anticlericale disprezzo con forza chi si permette di giudicare decisioni che riguardano legami che gli ecclesiastici hanno SCELTO di non avere.

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  4. Credo che i mezzi d'informazione dovrebbero tacere e non fare del grande dolore di quei genitori spettacolo. Tutti dovremmo tacere e lasciare che loro possano decidere senza condizionamenti: solo Dio può giudicare.

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  5. Non so se sia giusto o meno, non credo che nessun medico possa, anche sulla base di un tracciato all'elettroencefalografico, o del monitoraggio dei parametri vitali di base.. affermare con totale certezza che un essere umano in quelle condizioni è "morto" biologicamente o, privo di sensazioni, sentimenti, capacità di provare dolore, fame o sete... non lo so... ma credo che sarebbe giusto "regolamentare" processi che possano garantire a tutti coloro che la desiderano, o dei loro cari che se ne fanno carico, la possibilità di avere una morte "dignitosa"... anche se, poi, mi chiedo... cosa c'è di più inaccettabile, soprattutto in alcuni casi, della morte? E allora... mi fermo, perchè davvero non ho una risposta...

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  6. Ho risposto con profonda partecipazione ad ognuno di voi, ma alla fine è sparito tutto.

    Sono certa che avrò la vostra comprensione se adesso rispondo con una sintesi.

    Penso che siamo tutti d'accordo con Maurizio che mi pare abbia bene interpretato anche i nostri sentimenti.

    Grazie a tutti. muccina.

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  7. se fossi io al suo posto, vorrei solo essere lasciato libero di volare, ho sempre odiato le gabbie e penso che a vedermi su un letto non penserei di essere propriamente vivo. Non so cosa ci sia dall'altra parte e non credendo molto non penso ci sia nulla, ma la non vita forse è anche è peggio, pur nondimeno, ciò che più mi rattrista maggiormente è l'uso del dolore per fini policiti come ne stanno facendo preti e politici. In questi casi penso occorresse solo il rispetto per il dolore di un padre. e non la paura di creare un "precedente".
    Notte cara muccina e scusa se sono stato poco presente, ma ho avuto problemi con il mio pc.

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  8. Quando vuoi passa da me per ritirare un premio...
    Dolce notte

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  9. Sono d'accordo con MasterMax...pero' anche vero che parlare al di fuori e' piu' semplice che viverle quelle situazioni...cmq grazie del passaggio si Paulo Coelho insieme a Pablo Neruda sono fra gli artisti che preferisco in assoluto!!!!!!

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  10. Ciao Mastermax, tu non sei mai "poco presente". Tutt'al più...non scrivi. E' diverso. Grazie per essere passato oggi.
    Un abbraccione.
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    MAURIZIO - grazie di cuore per il premio e per la motivazione. Buona giornata.
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    ILARIA - Le tue scelte nell'Eden della poesia sono eloquenti.

    Posso solo dirti grazie per quel tuo gentile porgere.
    Anche a te, buen dia cara Ilaria.

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