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Alla lettrice che a mezzo e mail ha voluto precisare che la mia riflessione riferita a "Gente sradicata e sola" è collocabile nell’area del buonismo, ho risposto che mi gratifica il fatto di essere in buona compagnia. Questa, infatti, é l’ottica che ha ispirato Giuseppe Giusti quando – nell’ode “Sant’Ambrogio”- riferendosi ai tedeschi (che, all’epoca, avevano invaso la nostra Patria, con bellicosi intenti) li collocava tra “povera gente, lontana dai suoi, in un Paese qui che gli vuol male” costringendosi a raddrizzare il tiro della sua viscerale avversione.
Sarebbe troppo semplice poter distinguere il bene e il male con il tramite del colore della pelle o dell’appartenenza geografica, ma non é così ed é doveroso ricordare che anche noi (in quanto emigranti) abbiamo esportato genialità, tenacia e abnegazione assieme a tanta innegabile criminalità. E attualmente, pur vivendo nell’opulento occidente, non siamo esenti da deprecabili inquinamenti. Quanti nostri giovani eleganti, ben allevati e altrettanto bene istruiti deviano spavaldamente dalla via dei comportamenti corretti?
E quanti invece, tra i nostri ragazzi, meritano un grato riconoscimento perché praticano quotidianamente l’altruismo e operano nella normalità con dignitoso impegno? Pertanto non generalizzare è doveroso sempre. Quella che avevo inteso illustrare nel mio precedente intervento, altro non é che l’altra faccia di un difficile problema (ormai irreversibile) che forse poteva essere arginato quando si é affacciato nella sua fase embrionale, ma che adesso deve essere affrontato con proficuo e intelligente impegno.
E’ anche doveroso ricordare che Hina, la ventenne pakistana assassinata dal padre, attesta l’insopprimibile desiderio di integrazione delle nuove generazioni che vivono in prima persona il tormentato scontro tra le diverse culture. Auguriamoci che il suo sacrificio ci sproni ad aiutare davvero i giovani, di qualsiasi estrazione, a transitare in modo meno tribolato verso un futuro più equilibrato. r.m.
Alla lettrice che a mezzo e mail ha voluto precisare che la mia riflessione riferita a "Gente sradicata e sola" è collocabile nell’area del buonismo, ho risposto che mi gratifica il fatto di essere in buona compagnia. Questa, infatti, é l’ottica che ha ispirato Giuseppe Giusti quando – nell’ode “Sant’Ambrogio”- riferendosi ai tedeschi (che, all’epoca, avevano invaso la nostra Patria, con bellicosi intenti) li collocava tra “povera gente, lontana dai suoi, in un Paese qui che gli vuol male” costringendosi a raddrizzare il tiro della sua viscerale avversione.
Sarebbe troppo semplice poter distinguere il bene e il male con il tramite del colore della pelle o dell’appartenenza geografica, ma non é così ed é doveroso ricordare che anche noi (in quanto emigranti) abbiamo esportato genialità, tenacia e abnegazione assieme a tanta innegabile criminalità. E attualmente, pur vivendo nell’opulento occidente, non siamo esenti da deprecabili inquinamenti. Quanti nostri giovani eleganti, ben allevati e altrettanto bene istruiti deviano spavaldamente dalla via dei comportamenti corretti?
E quanti invece, tra i nostri ragazzi, meritano un grato riconoscimento perché praticano quotidianamente l’altruismo e operano nella normalità con dignitoso impegno? Pertanto non generalizzare è doveroso sempre. Quella che avevo inteso illustrare nel mio precedente intervento, altro non é che l’altra faccia di un difficile problema (ormai irreversibile) che forse poteva essere arginato quando si é affacciato nella sua fase embrionale, ma che adesso deve essere affrontato con proficuo e intelligente impegno.
E’ anche doveroso ricordare che Hina, la ventenne pakistana assassinata dal padre, attesta l’insopprimibile desiderio di integrazione delle nuove generazioni che vivono in prima persona il tormentato scontro tra le diverse culture. Auguriamoci che il suo sacrificio ci sproni ad aiutare davvero i giovani, di qualsiasi estrazione, a transitare in modo meno tribolato verso un futuro più equilibrato. r.m.
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Brava la mia Renata!
RispondiEliminaPur tenendo conto degli aspetti negativi che presenta purtroppo l'immigrazione (ma per questo forse una buona, grande quantità di colpe dobbiamo imputarla ad una cattiva o nulla gestione della sicurezza da parte di chi di competenza) e quindi dei sentimenti di diffidenza e chiusura che questi aspetti suscitano non dobbiamo mai dimenticare che dietro un volto, di qualsiasi colore, ci sono esseri umani che a volte, molto spesso, si portano dietro un bagaglio di dolore e rinunce. Vorrei ricordare solo poche parole dette da qualcuno molto, molto più in alto di tutti noi: "Ricordate che anche voi foste stranieri in terra d'Egitto".
Un abbraccio..... a tutti.
ZAHXARA - Hai ottimamente integrato il mio scritto al quale, evidentemente, ha dedicato molta attenzione.
RispondiEliminaE mi è giunta particolarmente gradita la conclusione. Un abbraccio .... A TUTTI (almeno virtuale) è già un buon inizio.
Un buen dia para ti! Y muchisimos besitos!
Muchisimos bss tambien para ti!!!!
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